Romanzo filosofico con una protagonista quindicenne particolarmente acuta, “Il mondo di Sofia” ha reso il suo autore, Jostein Gaarder, uno scrittore di fama internazionale. In occasione del trentennale dall’uscita in Italia, la casa editrice Longanesi propone una nuova edizione. Quale occasione migliore per ripercorrere le pagine di questo romanzo così efficace nel fornirci un bagaglio storico e filosofico per affrontare il nostro presente?

Da quando è uscito per la prima volta nel 1991, Il mondo di Sofia non ha mai smesso di dare fama al suo autore, il norvegese Jostein Gaarder, ormai considerato tra gli scrittori più noti a livello internazionale.

In occasione del trentennale dall’uscita in Italia, la casa editrice Longanesi festeggia l’evento con nuova edizione cartonata, che propone sulla sovraccoperta il celebre Sposalizio della Vergine di Raffaello. Anche a distanza di tre decenni, Il mondo di Sofia, che leggiamo nella traduzione di Margherita Podestà Heir, non smette di stupire per la sua freschezza e riconferma il grande successo di critica e di pubblico che ebbe all’uscita (nel 1994 si aggiudicò il Premio Bancarella).

copertina del libro di filosofia per iniziare il mondo di sofia

Come recita il sottotitolo, l’opera è anzitutto un romanzo sulla storia della filosofia, che spera di offrire alla Sofia del titolo un “bagaglio storico tale che ti permetterà di orientarti da sola nella vita” (p. 489). Con estrema naturalezza, nelle prime pagine Jostein Gaarder ci fa conoscere la protagonista, la norvegese Sofia, che nel 1990 sta per compiere quindici anni. Curiosa del mondo e abituata a vivere lunghe ore da sola con i suoi animali domestici, Sofia si stupisce quando comincia a ricevere nella cassetta postale dei messaggi misteriosi. All’inizio, si tratta di semplici biglietti bianchi con una domanda esilissima, a cui però è difficile dare una risposta breve e concisa (ad esempio, come rispondereste al “Chi sei tu?”).

Poi, compaiono grandi buste gialle, in cui Sofia trova pagine battute a macchina, che propongono una semplice ma rigorosa storia della filosofia. Inoltre, Sofia riceve anche delle cartoline curiosamente postdatate e destinate a una certa Hilde Møller Knag da parte di suo padre: come potrebbe Sofia raggiungere questa sconosciuta che compie quindici anni a pochi giorni di distanza da lei? E perché dovrebbe essere proprio lei a farle avere questi messaggi?

Come è facile immaginare, la ricerca del mittente di queste lettere e della destinataria delle cartoline alimenta già due fili conduttori del romanzo. Il terzo, vera e propria anima del Mondo di Sofia, è costituito dalle lezioni di filosofia che un “egregio filosofo anonimo”, che poi si firmerà Alberto Knox, fa recapitare a casa di Sofia via via sempre più spesso dal suo cane Ermes. Benché le domande si affastellino nella mente della giovane protagonista, basta iniziare la lettura di quelle pagine perché la storia della filosofia inizi a risuonare in lei. Quelli che prima erano solo nomi sbiaditi di filosofi lontanissimi nel tempo e nello spazio diventano, invece, sempre più chiari ai suoi occhi. E, soprattutto, le loro teorie offrono utilissime chiavi di interpretazione della realtà circostante.

Non solo, dunque, Sofia si fa più erudita e i suoi compiti in classe ottengono valutazioni migliori; la ragazzina prende a interrogarsi sul mondo e spesso ipotizza risposte attraverso le dottrine che ha imparato a conoscere. Qualche volta, con un precoce e acceso spirito critico, prende le distanze da una teoria; talaltra stupisce tutti attorno a sé (e anche il lettore) per certe uscite brillanti, decisamente inattese. Sua madre, in particolare, fatica a capacitarsi di questa improvvisa e rapida maturazione di Sofia, e non basta la questione delle lettere a spiegare tali cambiamenti; anzi, semmai l’esistenza di un uomo adulto che scrive alla figlia minorenne impensierisce la donna.

Eppure il richiamo della conoscenza si fa imperativo, e nessuna raccomandazione può impedire a Sofia di incontrare di persona il suo strano insegnante di filosofia. Così, anzi, avrà modo di ascoltare il proseguimento della storia dalla sua stessa voce. E sarà accontentata, e così il lettore: in ordine cronologico, Alberto Knox affronterà gli snodi principali della storia della filosofia, mostrando ogni volta, oltre alla dottrina del singolo filosofo, i rapporti con le teorie precedenti. Inoltre, Alberto fornirà informazioni sulla ricezione degli insegnamenti appena riassunti e sulla possibile evoluzione del pensiero di un determinato filosofo.

Dal mondo greco, passando attraverso le tappe fondamentali del pensiero, si arriva a Marx, Darwin, Freud e Sartre, con ammirevole equilibrio tra l’esigenza di enucleare i principi fondanti delle teorie filosofiche e il desiderio di mantenere uno stile divulgativo accattivante.

Il tutto è accompagnato dalla curiosità narrativa di scoprire anche la vicenda di Hilde e di suo padre, su cui tuttavia si può anticipare molto poco. Basti sapere che i piani della narrazione a un certo punto arriveranno a incrociarsi, incastrarsi gli uni negli altri con un gioco di rifrazioni metaletterarie acute. E confermiamo parafrasando quanto leggiamo a p. 513: Il mondo di Sofia non è una storia che si possa “liquidare dopo una sola lettura”.

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