Con “Legends & Lattes” Travis Baldree firma un’avventura in salsa high-fantasy perfetta per il periodo autunnale, capace di mescolare gli elementi tipici del genere (ambientazioni cappa e spada, creature leggendarie e imprese soprannaturali) con una narrazione rassicurante e concentrata sulle piccole sfide di ogni giorno…

Stanchi della solita routine? Il tran tran giornaliero vi stressa e non vorreste far altro che dedicare un po’ di tempo a voi stessi? Se il gestire un’attività in proprio è da sempre un sogno nel cassetto e “il mollo tutto e cambio vita” è di gran lunga il vostro motto preferito, nel nuovo Legends & Lattes di Travis Baldree (al suo debutto in Italia per Mondadori, traduzione di Elena M. Battista) troverete la ricetta giusta per affrontare ogni sorta di stravolgimento, anche il più inaspettato.

La copertina del romanzo fantasy di Travis Baldree ambientato in una caffetteria

Gli ingredienti? Un’avventura in salsa high-fantasy ma dalla spiccata interpretazione romantica, in grado di mescolare gli elementi tipici del genere (ambientazioni cappa e spada, creature leggendarie e imprese di carattere soprannaturale) con una rappresentazione della realtà ai limiti dell’ordinario, e tale da avvicinarla più a un’opera slice-of-life (o cozy fantasy) che a un romanzo di pura fantasia.

E pensare che il prologo dell’opera tutto lascia presagire fuorché una narrazione di lento respiro; stremata dalla lotta contro la Regina Antromorfa e impossessatasi della gemma che ella stessa nascondeva – un manufatto che si dice in grado di esaudire i desideri di chiunque la custodisca – l’orchessa Viv comunica alla propria gilda la volontà di abbandonare il campo di battaglia per realizzare, dunque, il più incredibile dei progetti. Rilevare un taverna nella città di Thune e quivi occuparsi della rivendita del misterioso caffè, una bevanda dal gusto inconfondibile scoperta dalla protagonista durante i suoi viaggi nelle terre degli Gnomi.

Ma non sarà affatto facile per l’irruente Viv adattarsi al nuovo stile di vita; abituata a risolvere ogni tipo di problema tramite il ricorso alla sola forza bruta, l’imponente orchessa dovrà imparare ad affrontare le sfide del quotidiano – specie quella con la strozzina Madrigal – con una gentilezza che davvero non le appartiene, ma che imparerà ben presto ad affinare anche grazie al supporto dei suoi fidati collaboratori (dal timidissimo rattopino Spillo, infaticabile pasticcere del locale, al folletto carpentiere Cat, manutentore della caffetteria e genio indiscusso nell’arte dell’ingegneria taumica).

Su tutti, è però quello con l’affascinante Tandri il legame che più contribuirà alla maturazione dell’orchessa: iniziato come annuncio di lavoro per la ricerca di un assistente al banco, caffè dopo cappuccino il rapporto con la premurosa succuba si trasformerà in qualcosa di più intenso di una semplice amicizia, sciogliendo infine la coriacea Viv in una glassa di dolcezza e parole di cioccolata.

Ma proprio quando tutto sembrerà volgere per il meglio e la taverna pure ad affollarsi di clienti abituali, una minaccia proveniente dal passato metterà a dura prova la pazienza della locandiera, instillando nella stessa la più atroce delle domande: ma se la buona riuscita del Legends & Lattes – questo il nome della caffetteria – fosse dipesa solo dalla magia della gemma antromorfa, che cosa sarebbe successo se qualcuno se ne fosse appropriato? E ancora, davvero nessun merito avrebbe avuto lei stessa nella realizzazione del suo desiderio, nonostante gli infiniti sforzi e le tante emozioni vissute con i suoi amici di colazione (e con Tandri in particolare)?

Con un epilogo al bacio di succuba che non lascia spazio ad alcun dubbio – perché sì, questo è un libro che richiede un lieto fine – Travis Baldree firma per i lettori un romanzo dai sapori autunnali che benissimo si sposa con il termine cozy fantasy – o fantasy rassicurante – capace di intrattenere al mattino come pure di rilassare al tramonto senza mai apparire insipido né tantomeno stucchevole al palato.

E per chi non ne avesse ancora abbastanza (in fondo si sa, il macinato espresso crea dipendenza) sul fuori menu del romanzo si può gustare un capitolo prequel dal titolo Pagine da riempire, una storia di Legends & Lattes che ci racconta di quando Viv, assieme alla sua cricca di commilitoni, si mise all’inseguimento della mutaforma Bodkin e di come, una volta terminata la missione, assaporò qualcosa di sfizioso in una incantevole bottega della città di Azimuth: il suo primo caffè.

Intervistato, in calce al libro, per spiegare quali siano le ragioni che hanno determinato il successo del cozy fantasy nella narrativa di genere (e su TikTok), l’autore ha così concluso: “Credo che ci siano una serie di motivazioni ovvie legate all’isolamento e alla mancanza di senso della comunità che abbiamo tutti sofferto negli ultimi anni per via della pandemia e altri grandi eventi difficili che ci siamo trovati ad affrontare. Credo anche che ci sia una generazione di lettori cresciuti con il fantasy, che amano il genere ma ai quali comincia a interessare anche altro a parte trucidare draghi, trovare tesori e combattere guerre. Ritengo che Terry Pratchett l’abbia capito molto bene, e forse abbiamo semplicemente creato una nuova etichetta per qualcosa che già esisteva”.

Perché, da soli o in compagnia, un buon caffè è sempre un’ottima idea.

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