In tante occasioni il mondo del libro ha chiesto al Governo Meloni il ripristino del bonus cultura 18App. Stando alla bozza della legge di Bilancio 2026, è in arrivo un’importante novità: si va infatti verso l’addio alle poco utilizzate “Carta Giovani” e “Carta del Merito”, legate anche all’ISEE; al loro posto una nuova “Carta Valore”, per chi si diploma nei tempi, e che non prevede né vincoli legati al reddito né al merito. Le associazioni di categoria salutato positivamente la possibilità. Peccato, però, che si debba attendere il 2027 per l’entrata in vigore… – I particolari

In tante occasioni, anche di recente, il mondo del libro ha chiesto al Governo Meloni e ai suoi ministri della Cultura (prima Gennaro Sangiuliano, poi Alessandro Giuli) il ripristino del bonus cultura 18App, che fu introdotto dall’ex ministro della Cultura Dario Franceschini e poi imitato da diversi altri Paesi (parliamo, lo ricordiamo, di un buono di 500 euro, destinato a tutti i i neo-diciottenni, da spendere in prodotti e servizi culturali, come libri, musica, cinema, teatro, giornali musei e corsi).

Cancellata dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la 18App è stato sostituita dalla cosidetta Carta della Cultura”, una carta digitale da 100 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 15mila euro, e dalla “Carta Giovani“.

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Il calo delle vendite di libri e “i ritardi nell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda”

Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione del Rapporto sullo stato dell’editoria alla Buchmesse di Francoforte, l’Associazione Italiana Editori ha evidenziato il calo in atto nelle vendite di libri in Italia: il solo mercato trade (libri di narrativa e saggistica a stampa venduti nelle librerie fisiche e online e nei supermercati) nei primi 9 mesi del 2025 è infatti sceso del 2% a valore e del 2,7% a copie, rispetto al gennaio-settembre 2024: nei primi 9 mesi di quest’anno, dunque, sono state vendute 1,9 milioni di copie in meno dell’anno scorso, pari a 20,7 milioni di euro di minori introiti.

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Tra le cause del calo delle vendite evidenziate dal presidente dell’AIE Innocenzo Cipolletta, “i ritardi nell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda”.

In particolare, tra le altre cose, per Cipolletta “(…) continua la riduzione degli acquisti con le Carte per i neo-diciottenni, dopo che l’erogazione è stata legata all’ISEE e al voto di diploma: al netto di questo calo, la dinamica del mercato è positiva, a dimostrazione del fatto che gli incentivi, negli anni scorsi, hanno funzionato e creato un’abitudine alla lettura. Chiediamo al governo una modifica dell’attuale regolamentazione, allargando il più possibile la platea e semplificando l’accesso, pur nel riconoscimento dell’impegno scolastico”.

Nella bozza della legge di Bilancio 2026 un inatteso ritorno, quello del ‘bonus cultura’ per i giovani

La risposta del Governo non si è fatta attendere. Come riporta il Corriere della Sera, fra le novità della bozza di legge di Bilancio 2026 approvata dall’esecutivo e bollinata dalla Ragioneria di Stato, infatti, “c’è anche un inatteso ritorno, quello del ‘bonus cultura’ per i giovani, che la stessa maggioranza aveva deciso di archiviare perché, come spiegava allora la premier Giorgia Meloni, non ha senso che tutti i neo diciottenni, ‘anche i figli dei milionari o dei parlamentari come me’, abbiano diritto a 500 euro di rimborso per comprarsi un libro, andare al cinema o per pagarsi un corso di inglese. Meglio concentrarsi su chi ne ha più bisogno, risparmiando così dei soldi dei contribuenti”.

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Addio alle poco utilizzate “Carta Giovani” e “Carta del Merito”

Così, dopo 3 anni di scarso utilizzo, il Governo si appresta chiudere l’esperienza della “Carta Giovani” e della “Carta del Merito”. Al loro posto, non il ripristino di 18App, ma una nuova “Carta Valore”, che non prevede né vincoli legati al reddito né al merito.

Tra l’altro, al momento il governo “ha fissato solo il budget complessivo: non più di 180 milioni di euro, ma non è ancora chiaro se l’ammontare del bonus sarà sempre di 500 euro o meno”.

Peccato, però, che si debba attendere il 2027 per l’entrata in vigore…

Rispetto a 18App, però, per avere diritto alla nuova carta bisogna avere in tasca il diploma di scuola superiore. Al tempo, stesso, sarà necessario diplomarsi senza ritardi, “non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età”.

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I primi commenti (positivi) delle associazioni di categoria

In attesa di maggiori dettagli, nei giorni scorsi le associazioni di categoria hanno salutato positivamente il possibile debutto della Carta Valore. In un comunicato dell’Associazione Italiana Editori, si legge che AIE “sostiene con forza la decisione del governo, qualora fossero confermate le anticipazioni, di introdurre, nella Legge di bilancio, la Carta Valore per promuovere gli acquisti in cultura di chi si diploma. Il nuovo strumento – sottolinea Innocenzo Cipolletta – andrebbe a sostituire la Carta della Cultura e la Carta del Merito con una dotazione annua di 180 milioni, nella direzione voluta dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ringraziamo: allargare cioè il più possibile il perimetro dei beneficiari delle Carte, eliminando intoppi burocratici e continuando a premiare il merito. È importante adesso che la norma sia approvata dal Parlamento così da essere resa effettiva nel più breve tempo possibile, nell’interesse dei giovani e della promozione della lettura in prima battuta, ma anche nell’interesse delle imprese culturali ed editoriali in particolare. L’utilizzo di questi fondi, insieme a quelli per le biblioteche, potrebbe permetterci di voltare pagina”

Per la presidente ADEI Della Passarelli, “a fronte dei sempre più preoccupanti dati sulle competenze di lettura, è più che mai necessario che la lettura venga sostenuta con provvedimenti che ne riconoscano l’importanza per il Paese e la sua vita democratica. La Carta Valore, per la quale si prevederebbe una dotazione annua di 180 milioni, andrà a beneficio dei giovani diplomati (ampliando peraltro la platea prevista dalle precedenti, analoghe iniziative), ma anche di tutta la filiera del libro…”.

Dal canto suo, Paolo Ambrosini, presidente Ali Confcommercio, plaude alla proposta del ministro Giuli di istituire la Carta Valore “che va nel segno di rafforzare le misure a sostegno dei consumi culturali e dei libri in particolare”.

 

 

 

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