Tra le novità dei palinsesti della stagione autunnale di La7, un nuovo programma di “approfondimento culturale”, di un’ora, la domenica alle 19, “dedicato alle scritture”. ilLibraio.it ne ha parlato con la conduttrice, Concita De Gregorio: “Daremo voce anche a scrittrici e scrittori che trovano poco spazio sul piccolo schermo, ma non solo. Ci saranno il teatro, il cinema, le serie tv, la musica e i podcast. Del resto viviamo in un tempo ibrido”. E ancora: “Vorrei dare agli ospiti lo spazio necessario per esporre un pensiero complesso… alla tv va restituito il tempo del pensiero, altrimenti davanti alla telecamera diventa tutto performance, e si smarrisce l’autenticità. Con questo programma vogliamo proporre qualcosa di vero” – L’intervista

Un nuovo programma televisivo di “approfondimento culturale“, di un’ora, tutto “dedicato alle scritture“.

Tra le novità dei palinsesti della stagione autunnale di La7, trova spazio quello che potrebbe chiamarsi In Onda – Libri (il titolo è ancora provvisorio), format settimanale condotto da Concita De Gregorio che darà molto spazio ai libri, ma non solo, come vedremo. La collocazione è quella della domenica, alle ore 19.

A ilLibraio.it, la giornalista, autrice e conduttrice spiega: “Abbiamo immaginato un unico blocco informativo, che parte la domenica alle 19, quando molte persone rientrano a casa, con un contenitore dedicato all’approfondimento culturale e alle diverse forme di scrittura artistica. Poi alle 20 ci sarà il tg e, al termine, l’appuntamento, confermato, con In Onda (che De Gregorio conduce con David Parenzo, ndr) e l’attualità giornalistica. Il pubblico di La7 è più attivo nei giorni feriali, e con questa proposta puntiamo a conquistarlo anche nel finesettimana”.

Abbiamo chiesto all’ex direttrice de L’Unità, che per tre stagioni, dal 2013 al 2016, su Rai3 aveva condotto Pane Quotidiano, maggiori dettagli sul nuovo programma. Per l’editorialista de la Repubblica e de La Stampa, autrice di numerosi libri, “non serve un contenitore sofisticato, non sono necessari effetti speciali, o un format complesso. Basta saper selezionare, saper accogliere e ascoltare, per proporre ogni settimana temi che stimolino una riflessione in studio e tra gli spettatori”.

Un programma dedicato “alle scritture”, dunque. “Del resto nel mio percorso non c’è solo la scrittura giornalistica o letteraria – continua De Gregorio -. Attualmente faccio molto teatro (con lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, ndr), e negli anni ho scritto, oltre che spettacoli, anche per il cinema, senza dimenticare che la mia prima formazione è stata musicale, avendo studiato al Conservatorio. Sono sempre stata affascinata dai diversi linguaggi”.

Al nuovo programma Concita De Gregorio e il suo staff hanno iniziato a lavorare da poco: “È un work in progress e anche il titolo non è definitivo“. “L’idea – argomenta la conduttrice – è di parlare di libri, dando voce anche a scrittrici e scrittori che trovano poco spazio sul piccolo schermo, ma non solo. Quando parlo di scritture penso anche al teatro, al cinema, alle serie tv, alla musica e ai podcast. Del resto il tempo in cui viviamo, anche a livello di offerta culturale, è un tempo ibrido, e la scrittura si può declinare in modi molto diversi, che meritano di essere indagati con più profondità. A questo proposito vorrei raccontare anche i mestieri della scrittura, e chi c’è dietro un libro, una serie, un film, un disco, uno spettacolo, un podcast…”. Non solo: “Attraverso i romanzi,i  saggi e le altre forme d’arte si ha la possibilità di parlare del mondo di oggi, e quindi di economia o ambiente, ad esempio, e dunque osservare l’attualità da prospettive diverse dal solito”.

La conduttrice prosegue soffermandosi su un altro dei suoi obiettivi con questo nuovo progetto: “Questo programma vorrei che desse l’opportunità, rara in televisione, di offrire calma, agli ospiti e al pubblico. Vorrei dare alle autrici e agli autori che coinvolgerò il tempo necessario per esporre un pensiero complesso, per esprimere un ragionamento non scontato”. Per Concita De Gregorio, infatti, diversamente da quanto accade solitamente, “deve essere il programma ad adattarsi ai tempi dell’ospite, non il contrario. Ecco perché ci saranno sicuramente rubriche e servizi, ma vorrei poter fare ogni domenica due lunghe interviste“.

L’idea del programma, nelle intenzioni, è ambiziosa, ma anche rischiosa. Va infatti in controtendenza rispetto a una programmazione televisiva sempre più veloce, e spesso urlata (se ne discute periodicamente da anni, ma il format del talk show non è mai stato così in discussione come nell’ultimo periodo). Chiediamo alla conduttrice se è preoccupata per l’accoglienza che potrebbe ricevere un contenitore che va in tutt’altra direzione: “Non penso sia un rischio proporre al pubblico contenuti di valore. Anche quando in Rai conducevo Da Venezia è tutto alcuni all’inizio si dimostravano prevenuti, ribadendomi che parlare di cinema in tv era rischioso, e invece poi era andata bene. Ripeto: anche in televisione c’è bisogno di più spazio per la riflessione. Alla tv va restituito il tempo del pensiero, altrimenti davanti alla telecamera diventa tutto performance, e si smarrisce l’autenticità. Con questo programma vogliamo proporre qualcosa di vero a chi sceglierà di seguirci”.

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