Passa il “decreto legge Cultura”: arrivano 4 milioni di euro per favorire l’apertura di nuove librerie da parte di under 35 e 25 milioni per il 2025 (e 5 per il 2026), attraverso l’acquisto di libri per le biblioteche – I particolari
A inizio novembre il ministro della Cultura Alessandro Giuli aveva annuncia “un decreto legge Cultura”, in cui avrebbe ripristinato il fondo di 30 milioni per le biblioteche. E il ripristino dei fondi, atteso dalla filiera del libro, è arrivato proprio alla vigilia di Natala.
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Il decreto legge con la firma di Giuli è infatti stato votato (non senza modifiche e polemiche) in Consiglio dei ministri. Quello definito da Giuli “Piano Olivetti“, porta complessivamente 44 milioni di euro: 4 milioni di euro per il 2024, per favorire l’apertura di nuove librerie sul territorio nazionale da parte di giovani fino a 35 anni di età; 25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per il 2026, attraverso l’acquisto di libri per le biblioteche, anche in formato digitale.
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Inoltre, 10 milioni di euro – come riporta il Sole 24 Ore -, sono destinati ad ampliare l’offerta culturale dei quotidiani in formato cartaceo “attraverso il potenziamento delle pagine dedicate a cultura, spettacolo e settore audiovisivo”.
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Quello che non è arrivato, è un ritorno del bonus cultura 18App. A questo proposito, a inizio dicembre, nel corso di Più libri più libri a Roma, il presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta aveva dichiarato: “Gli editori italiani si apprestano a chiudere un 2024 difficile non solo a causa della congiuntura, ma anche per il mancato rinnovo o la modifica di strumenti di sostegno alla domanda che bene avevano funzionato negli anni precedenti. Il ripristino dei finanziamenti speciali per le biblioteche annunciato dal ministro Alessandro Giuli è un primo segnale che arriva dal governo verso un necessario cambio di rotta. Ma chiediamo al ministro un ulteriore impegno, soprattutto sul fronte delle carte Cultura e del Merito per i neo-diciottenni, che non stanno funzionando come dovrebbero. E più attenzione proprio a chi più sente questo momento di crisi e quindi deve essere accompagnato e sostenuto con maggiore forza”.
LA REAZIONE DELLA FILIERA DEL LIBRO
“Il Decreto legge Cultura è un primo segnale concreto di attenzione al mondo del libro dopo il confronto avviato con tutta la filiera dal ministro Alessandro Giuli, che ringraziamo. Lo stanziamento di 30 milioni di euro per il fondo speciale destinato alle biblioteche per gli acquisti nelle librerie del territorio, così come i 4 milioni di finanziamenti per l’apertura di nuove librerie da parte degli under 35, sono segnali di un cambio di rotta del governo”. Lo dichiarano i presidenti delle sette associazioni rappresentanti di editori, librai e bibliotecari dopo l’approvazione di oggi: Innocenzo Cipolletta presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Andrea Palombi presidente della Associazione degli Editori Indipendenti (ADEI), Paolo Ambrosini presidente dell’Associazione Librai Italiani Confcommercio (ALI), Antonio Terzi presidente del SIL Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai Confesercenti, Crispino Di Girolamo presidente dell’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani (UELCI), Medardo Montaguti presidente della Federazione Nazionale Cartolai, Laura Ballestra presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB). “Dopo queste misure ci attendiamo che il confronto prosegua nel 2025, a partire dalle misure a sostegno della domanda di lettura da parte dei più giovani, con una auspicata revisione delle Carte Cultura e del Merito per renderle più efficaci e diffuse tra la popolazione. Nel più lungo periodo, a questo Paese serve una legge di sistema per l’editoria. Non chiediamo sovvenzioni, ma politiche industriali e culturali che ci permettano tutti assieme di far crescere il Paese”, dichiarano i sette presidenti.
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