“Libri che si pongono come narrazioni sulla soglia, al confine tra i mondi, tra i generi letterari, tra l’oggi e il domani”. A maggio debutterà la nuova casa editrice Mercurio. Le anticipazioni sul progetto e sulle uscite in arrivo nel 2024
“Contemporaneità, emozioni, letterarietà: il genere letterario è una soglia, Mercurio è colui che l’attraversa”.
Nata da un’idea di Tiziano Cancelli, e fondata insieme a Matteo Trevisani, Antonio Sunseri, Leonardo Ducros, Simone Caltabellota e Francesco Pedicini, debutterà a maggio una nuova casa editrice, Mercurio, “nel segno di Hermes dai mille volti”. La linea editoriale? “I libri di Mercurio si pongono come narrazioni sulla soglia: al confine tra i mondi, tra i generi letterari, tra l’oggi e il domani”.
Un progetto a cui certo non manca l’ambizione. Mercurio, infatti, si spiega nella nota di presentazione, parte da una serie di domande: “quand’è stata l’ultima volta che abbiamo sentito il desiderio di smettere di fare quello che stavamo facendo per tornare alle pagine di un libro? Quando è stata l’ultima volta che abbiamo letto una storia capace di appassionarci e farci sentire vivi? Quand’è che abbiamo smesso di connetterci con le emozioni più semplici che la lettura può scatenare?”.
Venendo al piano editoriale, nel corso del 2024, i libri pubblicati saranno nove. Sono opere che “non possono essere identificate da un unico genere letterario”.
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La prima uscita sarà Maeve della scrittrice americana Cj Leede (3 maggio, traduzione di Gaja Cenciarelli): cinica, solitaria e disillusa, di giorno Maeve Fly lavora in un parco a tema travestita dalla principessa dei ghiacci preferita di ogni bambino; di notte, la ragazza scatena i suoi istinti più mostruosi.
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Poi saranno pubblicati Vorrei essere qui, “anti-memoir” di M. John Harrison (17 maggio, traduzione di Luca Fusari) e L’altra valle di Scott Alexander Howard (24 maggio, traduzione di Veronica La Peccerella), coming of age con elementi fantasy e fantascientifici.
A seguire arriveranno Città che ride (tradotto da Gabriella Tonoli), esordio di Temim Frutcher – un racconto intergenerazionale di quattro donne, intriso di elementi folkloristici yiddish, queer e spirituali – e Alla gola di Henry Hoke (tradotto da Valentina Maini), mito moderno e antispecista che segue la storia di un puma in fuga da – e verso – l’essere umano.
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Sarà poi la volta di Paradiso terrestre di Laura van der Berg (tradotto da Marta Olivi), romanzo con protagonista una ghostwriter che si ritrova al centro di una serie di eventi inquietanti.
In autunno, poi, l’uscita di punta del 2024 di Mercurio, Books of Love, il primo romanzo dell’autrice finalista al Premio Pulitzer Kelly Link (tradotto da Claudia Durastanti).
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