Nei primi mesi del 2022 il mercato del libro è in flessione rispettivamente del 2,5% a copie e del 3,7% a valore rispetto i primi quattro mesi dell’anno precedente. Pesano l’aumento del prezzo della carta (oltre il 50% rispetto al gennaio 2021) l’inflazione e il calo dell’indice di fiducia delle famiglie. Le librerie online frenano e quelle fisiche tornano a essere il canale dove si vendono più della metà di tutti i libri di varia. Prosegue il boom di fumetti e manga. Bene la narrativa straniera. Sempre più evidente l’effetto social e classifiche – Tutti i dati

“Il mercato del libro nei primi quattro mesi del 2022. Nuovi generi e formati, la rivoluzione dei canali e social network: dove va l’editoria”: se ne è parlato al Salone del Libro di Torino in Sala Blu.

Con la moderazione di Sabina Minardi (L’Espresso) e sulla base dei numeri presentati da Gianni Peresson (ufficio studi AIE) si sono confrontati sul due panel.

Il primo, composto da Sandro Ferri (Edizioni E/O), Renata Gorgani (Editrice Il Castoro), Giuseppe Laterza (Editori Laterza) e Stefano Mauri (GeMS),  sul tema “Il futuro dell’editoria: i canali di vendita e l’offerta editoriale nel post pandemia”.

Il secondo, composto da Lorenzo Armando (Lexis Compagnia Editoriale in Torino), Alessandra Carra (Giangiacomo Feltrinelli Editore), Antonio Sellerio (Sellerio Editore), Enrico Selva Coddè (Gruppo Mondadori), sul tema “Il futuro dell’editoria: nuovi generi, i formati digitali e la promozione in Rete”.

I dati in sintesi

Le librerie online frenano e quelle fisiche tornano a essere il canale dove si vendono più della metà di tutti i libri di varia (romanzi, saggi e manuali, esclusa l’editoria scolastica). Lo dicono i dati rielaborati dall’Associazione Italiana Editori su rilevazioni Nielsen BookScan e presentati al Lingotto, in collaborazione con Aldus Up, programma finanziato da Europa Creativa.

“L’editoria italiana ha ben superato gli anni della pandemia – ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – ma adesso affronta un contesto economico caratterizzato dall’aumento dei prezzi della carta, inflazione, caduta dell’indice di fiducia dei consumatori. Sul lungo periodo, la sfida è conquistare nuovi lettori giovani che vanno raggiunti attraverso i canali di comunicazione da loro più utilizzati e con un’offerta editoriale e culturale in cui possano sempre più riconoscersi”.

Il mercato e le difficoltà del contesto economico

Nei primi quattro mesi del 2022 sono stati venduti 32 milioni di libri nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione) per 469 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, in flessione rispettivamente del 2,5% e del 3,7% rispetto i primi quattro mesi dell’anno precedente. Ma rispetto al 2019 pre-pandemia sono state vendute 5 milioni di copie in più (più 17%) corrispondenti a 65 milioni di euro di valore a prezzo di copertina (più 16%).

Pesano sui risultati del 2022 l’aumento del prezzo della carta – oltre il 50% rispetto al gennaio 2021 – l’inflazione al 6,2% (dato di aprile) e il calo dell’indice di fiducia delle famiglie, passato dal 117,7 di dicembre 2021 a 100 di aprile 2022.

Crescono le librerie fisiche, frena l’online

Nelle librerie fisiche sono stati venduti libri per un valore a prezzo di copertina di 245,8 milioni, nelle librerie online 201,7 milioni di euro, nella grande distribuzione 21,6 milioni. Si interrompe così la crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019, mentre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno dopo il crollo nel 2020 a causa delle chiusure dovuta alla pandemia. A livello di quote, le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%.

I generi, la crescita della narrativa straniera e il boom del fumetto

Nel 2022 gli unici generi in crescita sono la narrativa straniera e i fumetti le cui vendite nelle librerie, dal 2019 a oggi, sono triplicate. L’esplosione della vendita di fumetti ha un peso rilevante nell’andamento del mercato: senza di questi la flessione del mercato rispetto al 2021 sarebbe del 5,3% e non del 3,7%.

Rispetto al 2019 pre-pandemia, senza i fumetti la crescita complessiva del mercato sarebbe stata del 10,8% e non del 16%.

Effetto social e classifiche

Secondo una rilevazione dell’Osservatorio AIE a cura di Pepe Research, gli acquirenti che nelle loro scelte dichiarano di essere stati influenzati “molto” o “abbastanza” da quanto letto, visto o ascoltato sui social network sono il 59% nel 2021, erano il 50% nel 2019. La crescita di questa influenza si rispecchia nella top 10 dei primi quattro mesi (vedi allegato). Ma la lista dei primi dieci libri più letti dà solo un’idea parziale di come si muove il mercato.

Le nuove classifiche del Giornale della libreria

Per questo il Giornale della libreria, in collaborazione con Nielsen BookScan e l’ufficio studi di AIE, fornisce ogni mese un nuovo servizio raggiungibile qui: la classifica generale dei 100 libri più venduti nel mese e le sei classifiche dei 100 libri più venduti divisi per generi. Narrativa italiana, narrativa straniera, bambini e ragazzi, saggistica, manualistica e fumetti. Per manualistica e fumetti in particolare è una “prima volta” che permette di puntare un faro su due generi fondamentali per studiare l’andamento del mercato nel suo complesso.

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