L’ombra di Donald Trump sui premi Pulitzer 2025 è evidente, con gli ambiti riconoscimenti per il giornalismo andati a testate critiche verso il discusso presidente degli Stati Uniti. Nella narrativa vince Percival Everett, già protagonista al Booker Prize – I particolari

L’ombra del ritorno di Donald Trump sui premi Pulitzer 2025 è più che evidente, con i riconoscimenti a testate giornalistiche critiche nei confronti del discusso presidente degli Stati Uniti: si va dai quattro Pulitzer al New York Times ai tre andati al New Yorker, passando per il riconoscimento per il servizio pubblico andato a ProPublica. Premiati, tra gli altri, anche l’agenzia Reuters, il Washington Post e il Wall Street Journal.

Percival Everett, credit Michael Avedon

Percival Everett nella foto di Michael Avedon

C’era attesa per il premio al “miglior romanzo”: il Pulitzer per la narrativa è andato a James (La Nave di Teseo) di Percival Everett, che ha riscritto un classico della letteratura come Le avventure di Huckleberry Finn, e che è stato già protagonista al Booker Prize 2024 (qui il nostro approfondimento sul libro vincitore, “un romanzo epico nel senso più avventuroso del termine, che fa uso della satira e del registro comico per gettare luce sulle grandi contraddizioni su cui è fondata la società (e la letteratura) americana…”.

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Nella poesia si impone New and Selected Poems di Marie Howe, nella categoria “memoir” la vittoria va a Feeding Ghosts: A Graphic Memoir di Tessa Hulls, nella musica trionfa Sky Islands di Susie Ibarra.

Fotografia header: Percival Everett

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