Come racconta il New York Times, una truffa di livello internazionale, che si sviluppa da almeno tre anni, colpisce autori e case editrici con lo scopo di rubare i manoscritti non ancora pronti per la pubblicazione. Tra le vittime non solo scrittrici e scrittori di rielievo internazionali, ma anche esordienti – I dettagli

Come riporta il New York Times, nell’industria editoriale è in corso da almeno tre anni una truffa a livello internazionale, che prende di mira autori ed editori con lo scopo di rubare i manoscritti non ancora pronti per la pubblicazione. Sono stati già in molti a essere colpiti, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Svezia, a Taiwan, in Italia e Israele.

La truffa si sviluppa sempre con questo schema: scrittori, editori o agenti letterari ricevono una mail che richiede di condividere l’ultima stesura di un particolare manoscritto. L’indirizzo mail del mittente è spesso fuorviante, perché presenta domini molto simili a quello di case editrici o altri operatori del settore: per esempio “penguinrandornhouse”, con le consonanti “rn” a sostituire la lettera m.

Le informazioni contenute nell’email, posta a fondamento della richiesta, fanno spesso uso di informazioni rese già pubbliche online.

Così per esempio è accaduto a James Hannaham, dopo che è stato reso noto che avrebbe pubblicato un romanzo con protagonista una donna transgender rilasciata sulla parola dopo essere stata in una prigione maschile. L’annuncio menzionava la casa editrice legata al progetto, Little, Brown, e il fatto che che l’editor sarebbe stato Ben George. Hannaham, pochi giorni dopo, ha ricevuto una mail da George con la richiesta del manoscritto, avendo però la fortuna di scegliere di rispondere con un altro indirizzo mail, utilizzando come destinatario il vero indirizzo di George.

Negli Usa quest’anno il volume di false email ascrivibili a questo schema è aumentato notevolmente, soprattutto intorno al periodo dell’importante fiera di Francoforte, che quest’anno, a causa della pandemia, si è dovuta svolgere online.

Come racconta il quotidiano americano, non è ancora chiaro chi ci sia dietro a queste truffe, e nemmeno quale sia lo scopo finale. È probabile, però, che ne faccia parte qualcuno che conosce bene il mondo editoriale, vista la dimistichezza con i termini che vengono usati nel settore (per esempio “ms” come abbreviazione di “manuscript” negli Stati Uniti), ma anche con le dinamiche professionali e le tempistiche che si sviluppano nella lavorazione di un nuovo libro, e quindi i personaggi e i ruoli del mondo editoriale che è probabile che richiedano di ricevere una copia del manoscritto.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, a esserne colpiti non sono soltanto le opere degli autori di successo, che potrebbero avere un valore se rilasciati illegalmente nel web prima della loro pubblicazione, ma anche i manoscritti di esordienti per cui non ci si aspetta ancora un interesse da parte dei lettori tale da giustificarne il furto. Per esempio sono stati colpiti autori di rilievo come Margaret Atwood, Ian McEwan, e Ethan Hawke, ma anche raccolte di racconti brevi e romanzi d’esordio.

Non sempre, però, queste truffe partono da informazioni già disponibili al pubblico: per esempio, la scrittrice Cynthia D’Aprix Sweeney nel 2008, ha ricevuto insistenti richieste da un indirizzo email simile a quello del suo editor, che contenevano informazioni come la scadenza per la consegna del manoscritto e i nomi dei personaggi.

Secondo le indagini svolte fin’ora, i manoscritti una volta rubati non finiscono nemmeno per essere diffusi illegalmente: sembrano infatti scomparire dopo essere stati rubati. Sembra che non vengano né pubblicati sui mercati del materiale piratato (un reato, la pirateria, che si stima sottrarre un equivalente del 23% delle quote di mercato), né resi disponibili ai fan sotto pagamento. La teoria più accreditata, al momento, stando al New York Times è che dietro a questa truffa si nascondano persone del settore che lavorano come scout letterari, cioè coloro che si occupano di contrattare i diritti di aquisizione per editori internazionali o per produttori televisivi e cinematografici; per questi ultimi accedere al manoscritto con largo anticipo potrebbe avere importanti risvolti a livello economico.

Libri consigliati

Abbiamo parlato di...