Sergio Gerasi propone una Milano un po’ bohémien nel suo ultimo graphic novel “Un romantico a Milano”, in cui racconta la storia di un artista in crisi, ambientata tra gli angoli (e i locali) più belli della città, in compagnia dei grandi dell’arte del passato…

Ciò che è immaginario esiste forse meno di ciò che è misurabile empiricamente? Sergio Gerasi propone una Milano un po’ bohémien nel suo ultimo graphic novel Un romantico a Milano (Bao Publishing), in cui racconta la storia di un artista in crisi, ambientata tra gli angoli (e i locali) più belli della città.

Un romantico a Milano Sergio Gerasi BAO

Drogo Colombo è un illustratore in crisi: trascorre gran parte delle sue giornate a zigzagare per la sua città per ritrovare la perduta ispirazione, e intrattiene conversazioni immaginarie con poeti, artisti, scrittori del passato: Alda Merini, Dino Buzzati, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Bruno Munari. Con un segreto, che però Drogo non vuole rivelare a nessuno. E tra riflessioni sull’arte, sul senso dell’esistenza, della narrazione e un’ostinata ricerca di felicità, Gerasi, milanese classe ’78, torna al graphic novel intimista, con un racconto dolce e toccante di un protagonista che ha assaggiato il successo, e che ora convive con il ricordo, fattosi amaro, del suo passato effimero.

Un romantico a Milano Sergio Gerasi BAO

L’autore, dopo aver esordito come disegnatore per Lazarus Ledd, disegna per varie testate, come Jonathan Steele, Nemrod, Cornelio, e lavora per Sergio Bonelli Editore. Ha realizzato per ReNoir Comics G&G, omaggio a Giorgio Gaber, e Le Tragifavole, mentre con Bao ha pubblicato In inverno le mie mani sapevano di mandarino.

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