Crescono le adesioni al servizio di consegna “LibridaAsporto” (a titolo totalmente gratuito per la libreria e per il cliente, in quanto l’iniziativa è sostenuta economicamente dagli editori tramite una raccolta fondi). E intanto cresce la preoccupazione degli editori. Enrico Selva Coddé, ad di Mondadori Libri: “Il mercato del libro tende fisiologicamente a cali superiori al 50%”. Stefano Mauri (GeMS): “Se a maggio riapriranno le librerie molte aziende ce la possono quasi fare con strumenti ordinari, se si va oltre ci vuole la cura Draghi” – I particolari

Come abbiamo spiegato nelle scorse settimane, nelle settimane dell’emergenza covid-19 e dei negozi chiusi per decreto le librerie, stando alle indicazioni dell’associazione di categoria, possono svolgere attività di consegna a domicilio o in modalità drop presso gli esercizi commerciali aperti e questo in alternativa alla consegna tramite corriere. Il tutto, ovviamente, rispettando le disposizioni per la tutela dei lavoratori. Questa comunicazione da parte dell’Associazione Librai Italiani, come abbiamo precisato, è però “frutto di un’interpretazione che è stata data da Confcommercio sulla base delle faq del Governo”. A questo proposito l’Ali stessa consiglia di “prendere contatto con gli uffici del commercio del vostro comune“.

Nell’ambito delle consegne a domicilio c’è una novità: il servizio “LibridaAsporto”, che vede gli editori a fianco dei librai aderenti per combattere la chiusura imposta dal coronavirus: NW Consulenza e Marketing Editoriale, società di proprietà di Promedi Srl, “ha lanciato l’iniziativa con l’obiettivo di supportare le librerie indipendenti e non appartenenti a gruppi editoriali; librerie attualmente chiuse ma operative che potranno far consegnare i libri ai propri clienti senza spese di trasporto”, spiega la presentazione.

Semplicemente contattando l’indirizzo e-mail libridaasporto@ennew.it, le librerie indipendenti in possesso di regolare licenza di vendita per corrispondenza potranno aderire al progetto e richiedere a NW la consegna dei libri al cliente. NW metterà loro a disposizione corrieri che preleveranno e consegneranno dietro indicazioni delle librerie stesse.

Il servizio di consegna si intende a titolo totalmente gratuito per la libreria e per il cliente, in quanto l’iniziativa sarà sostenuta economicamente dagli editori tramite una raccolta fondi, e sarà garantito fino a esaurimento dei fondi raccolti. Il sostegno degli editori permetterà ai librai di mantenere il “filo virtuoso” con i loro lettori che in seguito, a emergenza rientrata, torneranno a frequentare i loro banchi.

“Siamo convinti che questa iniziativa sia di forte utilità, oltreché un servizio nuovo ed efficace, soprattutto di stimolo a confermare la presenza della libreria sul proprio territorio e a consolidare il rapporto tra editore e libraio”, ha dichiarato Enrico Quaglia, Direttore Generale di NW: “Crediamo che non ci si debba fermare: vogliamo creare con le librerie e con gli editori una concreta e vera comunità a sostegno della lettura e del libro”.

Sul sito Libridaasporto.it è disponibile l’elenco (in aggiornamento) delle librerie aderenti.

LA PREOCCUPAZIONE DEI PRINCIPALI GRUPPI EDITORIALI

Interpellati dall’Ansa, hanno parlato del difficilissimo momento per la filiera del libro i responsabili dei due principali gruppi editoriali italiani. Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS (editore de ilLibraio.it, ndr) ha spiegato che “il mercato ci ha rimesso il 35% nella settimana dalla chiusura delle librerie, due domeniche fa, il 15 marzo, ma è in grande peggioramento”.

Per Enrico Selva Coddé, ad di Mondadori Libri, “nella situazione attuale, con librerie e catene chiuse, la grande distribuzione fortemente limitata dai provvedimenti di legge, l’impossibilità di lanciare novità, e anche l’ecommerce in comprensibile affanno per sovraccarico logistico, il mercato del libro tende fisiologicamente a cali superiori al 50%”.

Per Mauri “i supermercati sono importanti perché sono l’unico punto dove puoi vendere i libri e comprarli, però l’offerta è limitata e la gente distanziata. C’è una capacità di fuoco più limitata di prima”. E ha aggiunto: “Se a maggio riapriranno le librerie molte aziende ce la possono quasi fare con strumenti ordinari, se si va oltre ci vuole la cura Draghi”.

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