“Anime di seconda mano” è il seguito di “Un lavoro sporco” ed è, se possibile, ancora più ironico, assurdo e bizzarro. Che fine ha fatto Charlie Asher, il traghettatore di anime? È imprigionato nel corpo di un pupazzo dalla testa di coccodrillo e i piedi da papera…

A San Francisco sta decisamente succedendo qualcosa di strano: le persone muoiono ma nessuno raccoglie le loro anime. Qualcuno – o qualcosa – le ruba e nessuno sa dove siano nascoste. Che fine ha fatto Charlie Asher, il traghettatore di anime? In Anime di seconda mano (Elliot) Christopher Moore riprende la storia di Un lavoro sporco dove si era interrotta, con la stessa ironia e la stessa sfrenata immaginazione.

Christopher Moore

Charlie Asher è imprigionato nel corpo di un pupazzo dalla testa di coccodrillo e i piedi da papera, in attesa che la sua ragazza buddhista, Audrey, gliene trovi uno nuovo per potersi finalmente rimettere al lavoro. Nel tentativo di risolvere questa brutta faccenda, si riunisce un gruppo insolito di valorosi: il commerciante di morti Menta Fresca; l’ex poliziotto, ora libraio, Alphonse Rivera; l’Imperatore di San Francisco con i suoi cani, Bummer e Lazarus, e Lily, la sgraziata eroina del “telefono amico”.

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