Torna in libreria, con la nuova prefazione del critico Gian Paolo Serino, “Il compromesso” di Elia Kazan, testo del 1967 incentrato sulla storia di Evangelos Arness, un uomo di mezza età che conduce una doppia vita, e attraverso il quale il regista anticipò la rivolta contro i valori borghesi contestati poi negli anni ’70
Pubblicato nel 1967, Il compromesso (scritto dal regista, sceneggiatore greco naturalizzato statunitense Elia Kazan) anticipò con grande lucidità la rivolta contro quei valori della media borghesia che sarebbero stati contestati poi negli anni ’70, smascherando la natura e la sorte del sogno americano, ormai ridotto a incubo in technicolor.
Tornato ora in libreria per Mattioli 1885, con la nuova prefazione del critico Gian Paolo Serino e nella traduzione di Ettore Capriolo, il testo racconta infatti la storia di Evangelos Arness, un uomo di mezza età che conduce una doppia vita.
Con lo pseudonimo di Evans Arness è un giornalista intransigente che lancia critiche severe alla società, mentre col nome di Eddie Anderson lavora in una grossa agenzia pubblicitaria e, mentendo con slogan commerciali, garantisce un tenore di vita decisamente borghese alla sua famiglia.
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Questo “compromesso” sembra funzionare a meraviglia, finché l’incontro con la giovane Gwen lo costringe a uscire dagli schemi e dalle ipocrisie per guardarsi finalmente allo specchio: tra piccole tragedie domestiche, sbronze colossali, provocazioni e gesti liberatori, Evangelos/Evans/Eddie decide di gettare tutto all’aria, per provare a ricominciare a vivere…
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Fotografia header: GettyEditorial 18-06-2021