Un viaggio tra i libri di Gianrico Carofiglio, autore amatissimo di gialli e legal thriller (dalla serie dell’avvocato Guido Guerrieri a quella dell’ex pubblico ministero Penelope Spada, passando per quella con il maresciallo Pietro Fenoglio), ma anche di romanzi lontani dal genere, racconti e saggi (la nuova uscita è “Elogio dell’ignoranza e dell’errore”)…
Un viaggio tra i libri di Gianrico Carofiglio, scrittore, ex magistrato ed ex politico italiano nato il 30 maggio 1961 a Bari. Parliamo infatti di una delle firme più lette e apprezzate del giallo e del thriller italiano, in particolar modo del legal thriller, sottogenere che rimanda inequivocabilmente alla matrice giuridica delle storie narrate.
Carofiglio ha infatti lavorato per molti anni come magistrato, ricoprendo ruoli di rilievo nella lotta alla criminalità organizzata. Un’esperienza lavorativa che ha profondamente influenzato i temi trattati e la sua scrittura, specialmente nella rappresentazione del mondo della giustizia (tra luci e ombre) e delle indagini penali.
Un impegno che lo ha portato, dal 2008 al 2013, ad essere eletto tra le file del Partito Democratico come senatore della Repubblica Italiana.

Lo scrittore classe ’61 Gianrico Carofiglio.
A corredare l’attività politico-giuridica di Gianrico Carofiglio, ovviamente, la carriera da scrittore. Dopo l’esordio narrativo per Sellerio nel 2002 con il romanzo Testimone inconsapevole – che introduce il celebre personaggio di Guido Guerrieri – l’autore proporrà infatti diversi romanzi con protagonista l’avvocato penalista e il mondo giudiziario.
Sono libri che si incastonano – come già accennato – nel filone del legal thriller: un sottogenere che unisce la tensione narrativa propria dei gialli e dei thriller a una profonda riflessione sui dilemmi etici e morali della giustizia, e che si è diffuso in Italia anche grazie allo stesso Carofiglio.
La prosa di Carofiglio si distingue infatti per lo stile sobrio ma ricco di caratterizzazione psicologica dei personaggi, con dialoghi serrati che attingono sovente dall’esperienza in prima persona nel campo legale.
Oltre ai romanzi con Guido Guerrieri, Carofiglio ha scritto anche saggi, racconti e altre opere narrative non serializzate, ottenendo numerosi riconoscimenti (tra cui il Premio Bancarella).
In questo articolo ci soffermiamo sulla produzione di questa figura poliedrica, capace di raccontare attraverso i crismi della letteratura e le avventure dei suoi personaggi gli aspetti più controversi e dibattuti del campo giuridico.
I libri qui di seguito sono presentati in base alla data d’uscita (dal debutto al nuovo saggio, Elogio dell’ignoranza e dell’errore) e sono suddivisi per categoria.
Indice
- Serie dell’avvocato Guido Guerrieri
- Serie del maresciallo Pietro Fenoglio
- Serie dell’ex pubblico ministero Penelope Spada
- Romanzi
- Racconti
- Saggi
Serie dell’avvocato Guido Guerrieri
Testimone inconsapevole
Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002), come anticipato, è il primo capitolo delle rocambolesche avventure dell’amato protagonista Guido Guerrieri (raccontate dallo stesso autore in forma di audiolibro per la piattaforma Audible). Nella sua prima indagine, però, l’avvocato non fa i conti con temibili malfattori, ma con la propria vita: dalla moglie che lo ha lasciato al lavoro che non lo soddisfa. In una Bari mutevole, indifferente e criminale, l’uomo si muove di soppiatto alla ricerca di cause disperate, in cui si tuffa per amore di verità. Qui Abdou Thiam, ambulante senegalese, è accusato dell’omicidio di un bambino: un delitto atroce, all’apparenza inspiegabile, al quale lo inchiodano prove schiaccianti. Ma nel suo destino c’è un avvocato in crisi che ha deciso di lottare per salvarlo, e ridare così un nuovo corso alla sua vita…
Ad occhi chiusi
Tra i primi libri di Gianrico Carofiglio anche Ad occhi chiusi (Sellerio, 2003), secondo legal thriller dopo l’esordio con Testimone inconsapevole. In queste pagine trova voce un’odiosa persecuzione, una trappola di dominio che avvinghia inesorabilmente la giovane Martina Fumai. Un destino che sembra ingiustamente segnato ma di cui, tra i guai della vita e i meandri dei tribunali, l’avvocato Guerrieri assume ancora una volta la difesa.
Ragionevoli dubbi
Pubblicato da Sellerio nel 2006, Ragionevoli dubbi propone un altro caso di (mala)giustizia firmato Gianrico Carofiglio. Uno degli avvocati più celebri della narrativa italiana in questo capitolo è infatti alle prese con un uomo in carcere che si proclama innocente: Fabio Paolicelli detto Raybàn, ex picchiatore di estrema destra condannato in primo grado per traffico di droga. Un pretesto che dà adito a un avvincente viaggio nel sistema processuale italiano e nell’inchiesta giudiziaria in compagnia di un personaggio a dir poco speciale: un eroe umano e malinconico, ricco di luci e ombre.
Le perfezioni provvisorie
Un incarico insolito anima l’effervescente vita lavorativa di Guido Guerrieri; un caso forse più adatto ad un detective che a un legale: Manuela, studentessa universitaria, scompare in una stazione dopo un movimentato fine settimana in campagna di amici. Scettico e curioso, date le fumose e all’apparenza contraddittorie dinamiche, il celeberrimo avvocato nato dalla penna di Carofiglio inizia a studiare le carte. Scopre così fatti inenarrabili e verità nascoste, raccontate ne Le perfezioni provvisorie (Sellerio, 2010).
La regola dell’equilibrio
È una primavera strana quella che si rispecchia nel torbido umore di Guido Guerrieri. L’avvocato, “messo all’angolo” da una travagliata vicenda personale, pare chiudersi in sé stesso. L’interlocutore preferito è, come di consueto, il sacco da boxe che pende inerme dal soffitto. A smuovere la situazione arriva però un cliente fuori del comune: un rinomato giudice, suo ex compagno di università. Si rivolge a lui perché lo difenda dall’accusa di corruzione e – quasi suo malgrado – Guerrieri si lascia coinvolgere. A poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra formalità e coscienza. Il suo diverbio interiore, che accompagna indissolubilmente il controverso caso giudiziario, è narrato ne La regola dell’equilibrio (Einaudi Stile Libero, 2014).
La misura del tempo
Sempre per Einaudi Stile Libero, Carofiglio ha pubblicato nel 2019 La misura del tempo, romanzo che affonda le sue radici in un lontano passato (e con cui l’autore ha preso parte al Premio Strega nel 2020). Lorenza era una ragazza luminosa, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si ritrova di fronte nel suo studio non le assomiglia affatto: non ha nulla della lucentezza di allora. Il motivo? Il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. L’avvocato, dal canto suo, è tutt’altro che convinto delle sue rimostranze, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza…
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L’orizzonte della notte
L’ultima uscita della serie dell’avvocato Guerrieri è L’orizzonte della notte (a questo link l’intervista a ilLibraio.it dell’autore), romanzo edito da Einaudi Stile Libero nel 2024 che si apre con un’immagine trucida e sanguinosa: una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. La domanda sorge spontanea: legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita e in attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le vicende personali dell’ultimo anno. Attraverso questo doloroso viaggio a ritroso il celebre protagonista di Carofiglio si interroga sul tempo trascorso, sulla sua professione e sull’idea stessa di giustizia. Tematiche protagoniste di un’indagine al cardiopalma e di un’intera bibliografia.
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Serie con il maresciallo Pietro Fenoglio
Una mutevole verità
Un buon investigatore deve essere capace di costruire una storia. E una volta fatto ciò, deve andare in cerca di conferme e contraddizioni. Questo è il punto fermo di un altro grande protagonista dei romanzi di Gianrico Carofiglio: il maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio. Piemontese trapiantato a Bari, il narratore-investigatore si ritrova a indagare su un omicidio dove tutto appare fin troppo chiaro. Non fosse che al principale sospettato manca qualsiasi tipo di movente. Una mutevole verità (Einaudi Stile Libero, 2014) è un romanzo breve dove Gianrico Carofiglio dà vita a un personaggio malinconico e lieve, limpido nella sua estenuante ricerca della giustizia.
L’estate fredda
Bari, 1992. La notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, anima le indagini del maresciallo Fenoglio, che comprende immediatamente la gravità della situazione: potrebbe accadere qualsiasi cosa. Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra decide di collaborare con la giustizia. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà costretto a inoltrarsi in quel territorio dove è più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Le sue pericolose indagini sono raccontate da Gianrico Carofiglio nella seconda opera con protagonista il maresciallo: L’estate fredda (Einaudi, 2006).
La versione di Fenoglio
L’ultimo “capitolo” con protagonista Pietro Fenoglio, La versione di Fenoglio (Einaudi, 2019), vede l’insolita presenza di Giulio, ventenne intelligente e sensibile. I due diventano amici nella più inattesa delle situazioni e i loro incontri si dipanano fra confidenze personali e il racconto di un’investigazione. A poco a poco questa indagine si trasforma in una riflessione sulla conoscenza, sui concetti sfuggenti di verità e menzogna. La versione di Fenoglio è “un manuale sull’arte dell’indagine nascosto in un romanzo avvincente”, un racconto popolato da personaggi che – come spesso evidenziato nei libri di Gianrico Carofiglio – vantano una straordinaria autenticità.
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Serie dell’ex pubblico ministero Penelope Spada
La disciplina di Penelope
La bibliografia di Gianrico Carofiglio non vanta però solo indagini “al maschile”. Esemplare la serie dell’ex pubblico ministero Penelope Spada, personaggio introdotto ne La disciplina di Penelope (Mondadori, 2021). La nuova protagonista si sveglia nella casa di uno sconosciuto dopo l’ennesima “notte brava”. Faceva il pubblico ministero prima che un misterioso incidente mettesse drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie. L’uomo, dichiarato innocente, le chiede di occuparsi del caso per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla figlia quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere e comincia così un’appassionante investigazione che si snoda fra i ricordi di una vita che non torna…
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Rancore
In Rancore (Einaudi Stile Libero, 2022), capitolo più recente della serie su Penelope Spada, un barone ricco e potente muore all’improvviso. Cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge all’ex Pm Penelope. L’indagine, che sulle prime appare senza prospettiva alcuna, diventa inaspettatamente una drammatica resa dei conti con il passato. Un appuntamento col destino e con l’inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all’ultima pagina, Gianrico Carofiglio riporta un’avventura umana attraverso un personaggio al contempo epico e fragile.
Romanzi
Il passato è una terra straniera
Nel 2004, per Rizzoli, Gianrico Carofiglio pubblica Il passato è una terra straniera. Il romanzo – vincitore del Premio Bancarella 2005 – racconta la storia di Giorgio, un ventiduenne modello figlio di intellettuali borghesi, dalla vita normale e un po’ noiosa. Francesco invece è misterioso, affascinante e vive la sua vita da baro. I due diventano presto amici e passano da una partita “truccata” all’altra, in un’inarrestabile discesa agli inferi. Una storia che si intreccia presto con un’indagine dei carabinieri in merito a delle misteriose violenze nel sottobosco di una Bari imperscrutabile…
Né qui né altrove – Una notte a Bari
Rivedersi dopo vent’anni con amici che non hai più cercato. Questo l’assunto di partenza di Né qui né altrove – Una notte a Bari di Carofiglio, libro edito Laterza nel 2008. E se di giorno basterebbero soltanto pochi minuti per un saluto di circostanza, di notte è decisamente tutta un’altra questione. La Bari notturna può catturare e trasformarsi in un irreale cinema dove presente e passato, ricordi e invenzione, si confondono tra loro. “L’età da cui le illusioni fuggono può ancora sfiorare il tempo in cui tutto era possibile”.
Il silenzio dell’onda
Tra i libri di Gianrico Carofiglio anche Il silenzio dell’onda (Rizzoli, 2011), romanzo che racconta la storia di Roberto Marias e con cui l’autore ha preso parte per la prima volta al premio Strega. L’uomo attraversa ogni settimana il centro di Roma per raggiungere uno psichiatra: si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Talvolta però i ricordi affiorano e lo riportano al tempo in cui con il padre affrontava le onde sulla tavola da surf. Fino agli anni rischiosi come agente sotto copertura, quando ha conosciuto cinismo, corruzione e orrore. Di professione fantasma, ha imparato a ingannare, a tradire, a sparire senza lasciare traccia. Una vita che lo ha ubriacato e, proprio come un’onda, travolto.
Il bordo vertiginoso delle cose
Enrico Vallesi – protagonista de Il bordo vertiginoso delle cose (Rizzoli, 2013) – è un uomo tradito dal successo del suo primo romanzo, intrappolato in un destino paradossale. Il tutto, fino al mattino in cui legge sul giornale un’amara notizia che riporta un nome dal passato. Enrico sale così su un treno e torna nella città dove è cresciuto, e dalla quale è scappato molti anni prima. Un viaggio di riscoperta attraverso i ricordi di un’adolescenza burrascosa, in un romanzo di formazione alla vita e alla violenza che è anche un racconto sulla passione per le idee e per le parole.
La casa nel bosco
Tra i libri di Gianrico Carofiglio anche La casa del bosco (Rizzoli, 2014), romanzo scritto a quattro mani con il fratello Francesco Carofiglio. I due protagonisti – e autori – sono fratelli, ma non si frequentano molto. Forse nemmeno si sopportano. Adesso però gli tocca stare insieme, almeno per qualche ora: devono dare un’ultima occhiata alla casa di villeggiatura della loro infanzia – la casa nel bosco che dà il titolo al romanzo – prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. Così Gianrico e Francesco Carofiglio (ri)percorrono il crinale sottile che divide affetto e rivalità, in un memoir a quattro mani che racconta di amicizie perdute, di amori rubati, di vecchi fumetti e di torte di ricotta.
Le tre del mattino
Antonio è un liceale solitario e risentito, mentre suo padre un matematico dal passato brillante. I loro rapporti – sviscerati da Gianrico Carofiglio ne Le tre del mattino (Einaudi Stile Libero, 2017) – non sono mai stati facili. Tutto cambia radicalmente quando un pomeriggio dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, e una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni. I due si conoscono davvero per la prima volta: si specchiano l’uno nell’altro e si misurano con la figura elusiva della madre ed ex moglie. La loro sarà una corsa turbinosa fra quartieri malfamati e ricordi al contempo nascosti e indelebili, fatti di spettacolari paesaggi di mare e popolati da creature notturne…
Racconti
Il paradosso del poliziotto
Tra i libri di Gianrico Carofiglio in forma breve segnaliamo Il paradosso del poliziotto (nottetempo, 2009), racconto in cui uno scrittore è alle prese con un nuovo romanzo. Si tratta di un ispettore laureato in filosofia, che conosce il segreto per ottenere confessioni senza ricorrere alla violenza, e che attraverso il dialogo con Gianrico Carofiglio – per anni Sostituto Procuratore Antimafia presso il tribunale di Bari – mostra a lettrici e lettori i segreti della sua professione. Un dialogo che offre lezioni sulla tecnica e sull’arte dell’interrogare, dietro la quale si nasconde una metafora del pensiero laico e della tolleranza.
Non esiste saggezza
Donne che appaiono all’improvviso e all’improvviso scompaiono, contrapposte a uomini alla ricerca di qualcosa che ignorano e che li spinge oltre i confini del prevedibile. Stralci di dialoghi mozzati e situazioni (in)consuete raccontate da Gianrico Carofiglio in Non esiste saggezza (prima edito Rizzoli nel 2010, poi riproposto da Einaudi Stile Libero in una versione integrata), “affresco” fatto di domande e illuminazioni inerenti la più intrinseca e recondita natura umana.
Cocaina
La cocaina: muove capitali immensi, costruisce imperi, distrugge, ricrea e plasma le coscienze. Protagonista dell’omonima raccolta Cocaina (Einaudi, 2013), questa sostanza “rende tutti un po’ più criminali“: la cercano sia gli operai in attesa di ingaggio nelle città del Nordest, sia la compagna o compagno della tua vita. Una presenza silente che grazie alla letteratura torna nuovamente visibile. Tre storie che rimandano l’una all’altra, tre facce diverse e complementari della stessa medaglia. Tre scrittori seriali molto amati – Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo – che intrattengono, turbano e costringono a riflettere.
Passeggeri notturni
Tra i libri di Gianrico Carofiglio anche Passeggeri notturni (Einaudi Stile Libero, 2016), raccolta di racconti in cui le “voci risuonano nell’oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria”. I brevi segmenti di questa raccolta – trenta scritti di tre pagine ciascuno – rappresentano generi differenti, in un susseguirsi di aneddoti, saggi, fulminei stralci di vita vissuta. E a popolarli sono soprattutto figure femminili sfuggenti, mentre a vicende drammatiche si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione.
Saggi
L’arte del dubbio
Tra i primi libri di Gianrico Carofiglio a sfondo saggistico segnaliamo invece L’arte del dubbio (Sellerio, 2007), un manuale sulla tecnica dell’interrogatorio che espone la demolizione o il rafforzamento di una testimonianza nel dibattimento penale. Il tutto, costruito attraverso casi concreti di veri interrogatori, per offrire uno sguardo privilegiato – in prima persona e dall’interno, da “addetti del settore” – sull’officina dello scrittore di legal thriller.
La manomissione delle parole
“Le parole servono a comunicare e raccontare storie, ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà”. Parte da questo (all’apparenza) banale e ovvio assunto Gianrico Carofiglio per la stesura di La manomissione delle parole (Rizzoli, 2010, a cura di Margherita Losacco), libro in cui il poliedrico autore riflette sulle lingue del potere e della sopraffazione. Tra queste pagine si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza e scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni e mutamenti…
Con parole precise – Breviario di scrittura civile
Sempre a tema parole e giustizia, in Con parole precise – Breviario di scrittura civile (Laterza, 2015) l’autore classe ’61 racconta come l’antidoto a una società confusionaria e disorganizzata sia di fatto la scrittura civile – cioè quella limpida e democratica – rispettosa delle parole e delle idee. Scrivere bene, in ogni campo, ha un’attinenza diretta con il ragionamento e il pensiero, e implica necessariamente chiarezza di idee da parte di chi scrive per produrre in chi legge una percezione di onestà.
Con i piedi nel fango – Conversazioni su politica e verità
Tra i libri di Gianrico Carofiglio a sfondo saggistico anche Con i piedi nel fango – Conversazioni su politica e verità (Edizioni Gruppo Abele, 2018, con Jacopo Rosatelli), un prontuario per l’esercizio del pensiero critico, necessario nella vita di tutti i giorni per sottrarsi alle manipolazioni e riaffermare – contro ogni fanatismo – il valore laico ed emozionante della verità e dell’impegno politico. “Perché l’avvenire appartiene ai non disillusi”.
Della gentilezza e del coraggio – Breviario di politica e altre cose
Con Della gentilezza e del coraggio – Breviario di politica e altre cose (Feltrinelli, 2020) Gianrico Carofiglio costruisce invece un sommario di regole e suggerimenti per una nuova pratica della convivenza civile. E questo vale tanto per chi detiene il potere quanto – e forse soprattutto – per i cittadini. Partendo dagli insegnamenti dei maestri del lontano Oriente e passando per i moderni pensatori, Carofiglio mostra un nuovo senso per parole antiche, prima fra tutte la parola gentilezza. Non c’entra nulla con le buone maniere e con l’essere miti, ma disegna un nuovo modello di uomo civile, che accetta il conflitto e lo pratica secondo regole.
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La nuova manomissione delle parole
La manomissione delle parole – manuale già incontrato in precedenza – è stato storicizzato e aggiornato da Feltrinelli nel 2021 (in un volume a cura di Margherita Losacco), con le nuove “torsioni” della lingua prodotte dal pensiero populista. Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. A partire da queste parole chiave Carofiglio costruisce un itinerario profondo attraverso i meandri della lingua e del suo uso, in un viaggio libero nella letteratura, nell’etica e nella politica.
L’ora del caffè – Manuale di conversazione per generazioni incompatibili
Tra gli ultimi libri di Gianrico Carofiglio menzioniamo anche L’ora del caffè – Manuale di conversazione per generazioni incompatibili (Einaudi Stile Libero, 2022) in cui, stanchi di “conversare a vuoto”, l’autore e la figlia Giorgia si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato alcuni degli argomenti che più li hanno divisi. Questioni che riguardano chiunque come clima, femminismo e cibo. E ovviamente la politica, trattata senza nascondere divergenze di pensiero e producendo così affilati ragionamenti, per dar vita a una “scommessa” sulle possibilità di un linguaggio comune, di un’idea condivisa del mondo.
Elogio dell’ignoranza e dell’errore
E veniamo al nuovo libro di Gianrico Carofiglio, il saggio Elogio dell’ignoranza e dell’errore (Einaudi Stile Libero, 2024), in cui l’autore bestseller – prendendo spunto da aneddoti, scienza, sport e filosofia – racconta la gioia dell’ignoranza consapevole. Essa ammette infatti, nonostante il sentire comune, una grande opportunità: riconoscere i nostri errori e imparare da essi. “Fin da bambini ci raccontano che se sbagli prendi un brutto voto; sbagliare è violare le regole, sbagliare è fallire”. Ma come racconta Carofiglio in questo testo, l’errore è una parte inevitabile della crescita, e ammetterlo è un passaggio fondamentale per lo sviluppo di menti aperte e personalità equilibrate.
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