Marino Magliani, scrittore e traduttore, torna in libreria con il romanzo “Prima che te lo dicano gli altri”

Marino Magliani, nato a Dolcedo, in provincia di Imperia, nel 1960, vive sulla costa olandese. Scrittore e traduttore, tra le sue prime opere ricordiamo il romanzo storico L’estate dopo Marengo (Philobiblon 2003), Quattro giorni per non morire (Sironi 2006), Il collezionista di tempo (Sironi 2007). Per Longanesi Magliani ha pubblicato Quella notte a Dolcedo (2008) e La tana degli alberibelli (2009, premio Frontiere-Biamonti, Pagine sulla Liguria); e in seguito sono usciti Soggiorno a Zeewijk (Amos editore 2014) e L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exorma 2017). Ora Magliani torna in libreria per la nuova collana di Chiarelettere, Altrove, curata da Michele Vaccari, con Prima che te lo dicano altri.

Prima di essere un cacciatore e bracconiere, e agricoltore solitario con la passione dell’innesto, il protagonista, Leo Vialetti, è stato un bambino della Val Prino nell’Italia del boom che qui non è mai arrivato. Siamo infatti in una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto.

In un’estate decisiva come tutte quelle che fanno da preludio all’adolescenza, l’unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente. Quando Leo deciderà di comprare all’asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l’Argentina, per capire dove e come sia finito l’uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos.

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