Patricia Cornwell con l’ultima indagine di Kay Scarpetta, Joe R. Lansdale con un romanzo sulla scoperta del male e il romanzo postumo dell’ex agente dei Servizi britannici John le Carré: il ritorno di tre grandi firme bestseller
Patricia Cornwell, Joe R. Lansdale e John le Carré tornano in libreria: una sorprendente indagine che prosegue la saga che vede come protagonista l’anatomopatologa forense Kay Scarpetta, un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione e l’ultimo intrigante libro dell’ex agente dei Servizi britannici John le Carré, scomparso nel 2020 all’età di 89 anni.
Autopsia
Autore: Patricia Cornwell è una scrittrice statunitense, discende da Harriet Beecher Stowe, autrice de La Capanna dello Zio Tom. Il personaggio creato da Cornwell, l’anatomopatologa Kay Scarpetta, ha vinto nel 1999 lo Sherlock Award per il miglior detective creato da uno scrittore americano. La stessa Kay Scarpetta è la protagonista di molti romanzi.
Editore: Mondadori, traduzione di Sara Crimi e Laura Tasso.
Genere: un nuovo giallo con Kay Scarpetta.
Pagine: 300.
Trama: dopo un’assenza durata parecchi anni, la celebre anatomopatologa forense torna in Virginia, lo Stato dove tutto ha avuto inizio. Dopo poche settimane, viene chiamata sulla scena di un crimine: presso i binari della ferrovia è stato ritrovato il corpo di una donna, orribilmente mutilata: l’omicidio potrebbe essere opera di un serial killer.
Consigliato a… chi non perde un capitolo della saga dedicata a Kay Scarpetta, e vuole scoprire quali altri imprese saprà affrontare questa volta.
Cosa ci è piaciuto di più: grazie ai colpi di scena, all’alta tensione e ai dettagli forensi che l’hanno resa famosa, Patricia Cornwell riesce a catturare i lettori dalla prima all’ultima pagina.
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Moon lake
Autore: Joe R. Lansdale è uno scrittore versatile e prolifico, si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza), rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. Ha scritto oltre venti romanzi e centinaia di racconti, e la sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud.
Editore: Einaudi Stile Libero, traduzione di Luca Briasco.
Genere: un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione.
Pagine: 360.
Trama: Daniel ha solo quattordici anni quando una sera di ottobre la sua infanzia naufraga nelle acque buie del Moon Lake. Suo padre, in una notte del 1968, si è lanciato con la macchina nel Moon Lake, davanti ai suoi occhi. Dieci anni dopo, quando l’auto e i resti del padre vengono recuperati, Daniel scopre tra le macerie qualcosa di scioccante, destinato a scuotere la piccola città fino al suo nucleo più marcio.
Consigliato a… chi ha voglia si una storia cupa e ad alta tensione, con un protagonista dotato di una spiccata curiosità e di un’indomabile coraggio.
Cosa ci è piaciuto di più: l’umanità, l’empatia con l’uomo della strada e l’umiltà che l’autore riesce a conferire al suo personaggio.
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L’ultimo segreto
Autore: John le Carré era lo pseudonimo di David John Moore Cornwell. Nato a Poole, nel 1931, ha insegnato all’università di Eton, prima di diventare un funzionario del ministero degli Esteri britannico ed essere reclutato dai servizi segreti (MI6). Tra le opere più note del prolifico John le Carré, La spia che venne dal freddo, La talpa, L’onorevole scolaro e La casa Russia.
Editore: Mondadori, traduzione di Silvia Pareschi.
Genere: l’ultima spy story del maestro britannico, scomparso nel 2020.
Pagine: 192.
Trama: Julian Lawndsley ha rinunciato alla sua carriera nella City per una esistenza più semplice e gestisce una libreria in una piccola cittadina di mare. Edward, un emigrato polacco che vive a Silverview, sembra sapere molto sulla famiglia di Julian ed è un po’ troppo interessato ai meccanismi interni della sua modesta nuova impresa. Quando un’importante spia di Londra riceve una lettera che lo avverte di una pericolosa fuga di notizie, le indagini lo portano proprio nella tranquilla cittadina sul mare dove si trova Julian.
Consigliato a… chi cerca un romanzo in cui il doppio gioco è al centro di una trama mozzafiato, e dove la rabbia lascia il posto al dolore e al senso della perdita.
Cosa ci è piaciuto di più: il modo in cui John le Carré riesce a intrecciare i temi classici a lui più cari come come il tradimento, l’idealismo e i padri ingombranti, ad altri inediti, come la malattia, la morte e la fine di un’epoca.
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(articolo in collaborazione con Upday)