“Aforismi” raccoglie le frasi e le dichiarazioni che Casaleggio ha concepito nel corso degli anni sotto varie forme, dal libro all’intervista…

Gianroberto Casaleggio, nato  a Milano nel 1954 e morto per un ictus nel 2016, a soli 61 anni, è stato un manager, uno studioso e stratega della Rete, oltre che un esperto delle dinamiche web.

La carriera del “guru” del Movimento 5 Stelle ebbe inizio come progettista di software per la Olivetti, e lo portò poi a ricoprire cariche dirigenziali in società come Logicasiel e Webegg. Nel 2004 fondò la Casaleggio Associati, società di consulenza per lo sviluppo di strategie di Rete per le imprese. E dal 2005 è stato curatore del blog di Beppe Grillo.

Grillo-e-Casaleggio

Il sodalizio con Grillo si approfondì e prese una piega diversa – politica – quando nel 2009 fondarono insieme il Movimento 5 Stelle. Un movimento politico che ha messo al centro della propria proposta l’idea di una democrazia diretta, estesa a tutti i cittadini, e praticata attraverso strumenti informatici e web. Con il comico genovese, a più mani, Casaleggio scrisse anche due libri (pubblicati da Chiarelettere): Siamo in guerra. Per una nuova politica  e Il Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull’Italia (con Dario Fo e Beppe Grillo).

casaleggio

Casaleggio amava usare gli aforismi. Non a caso ora Chiarelettere porta in libreria Aforismi, raccolta curata da Maurizio Benzi (socio di Casaleggio & Associati), che si apre con una prefazione del figlio Davide, e che si compone di due parti. La prima raccoglie le frasi e le dichiarazioni che Casaleggio ha concepito nel corso degli anni sotto varie forme, dal libro all’intervista, o durante la sua esperienza di lavoro, con i colleghi. La seconda parte è invece una raccolta di aforismi che Casaleggio apprezzava particolarmente e che usava a seconda delle circostanze.

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo in anteprima la postfazione all’opera.

Lettera a un amico

di Luca Eleuteri*

Caro Roberto, non è passato poi così tanto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti. Più si è lontani e più il tempo trascorre velocemente, dicono. Al tuo funerale c’era molta gente. Non so se ti ha fatto piacere, conoscendoti avresti voluto solo gli amici e magari neanche quelli. Ma loro sarebbero venuti comunque, proprio perché sono i tuoi amici. C’erano tante persone, parlamentari, ex colleghi, amici, conoscenti e gente qualunque. Andartene così, a sessantuno anni, mollandoci con tutto quello che c’era ancora da fare. Non puoi fare ’sto casino e poi chi s’è visto s’è visto. Con chi converso io per ore e ore del senso della vita, del futuro, del business, dei miei problemi e dei tuoi? Se ti rileggi in questo libro capirai che uno come te non lo si può trovare dietro l’angolo. Nella vita l’unico problema è il tempo, e il tempo che abbiamo è poco, pochissimo. Troppo poco per avere pentimenti o per sciuparlo. Mi ripetevi sempre questa solfa quando pensavo di essere all’angolo. Sarà, ma quel 12 aprile 2016 non riesco a buttarlo alle spalle. Intanto passo di fronte alla porta chiusa del tuo ufficio, la guardo e non la apro. Sai perché? Perché già basta a illudermi che, se avessi bisogno di te, potrei bussare e trovarti ancora lì. Un’illusione di qualche istante, è vero, ma non eri tu quello che si accontentava di poco?

Un abbraccio amico mio.

* Socio di Casaleggio Associati.

 

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