“Mi spiace molto dirlo, ma Orlandi e Gregori sono state uccise”: servizi segreti bulgari, Stasi, depistaggi, banda della Magliana e il ruolo del Vaticano… la pista internazionale dietro ai casi Orlandi/Gregori raccontata da un protagonista diretto, il giudice Ilario Martella, che firma un libro destinato a far discutere, “Emanuela Orlandi – Intrigo internazionale” – I particolari
Una storia (vera) strapiena di misteri, che ci porta nella Roma del 1983, quando due giovanissime ragazze spariscono per sempre nel nulla.
Parliamo del caso-Emanuela Orlandi, di cui molto si è detto negli ultimi anni, e che è ora al centro di un libro destinato a far discutere, firmato dal giudice che per primo indagò.
Ilario Martella firma per Ponte alle Grazie Emanuela Orlandi – Intrigo internazionale: servizi segreti bulgari, Stasi, depistaggi, banda della Magliana e il ruolo del Vaticano… la pista internazionale dietro ai casi Orlandi/Gregori raccontata da un protagonista diretto…
Un libro, in cui non mancano i documenti inediti, che cerca la verità su uno dei misteri più oscuri della storia italiana, e che riapre spunti investigativi mai realmente scandagliati.
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A quarant’anni dalla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, infatti, ancora non esiste una “verità” riconosciuta.
Martella, incaricato all’epoca di indagare sull’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981 e, in prima battuta, sulle sparizioni di Emanuela e Mirella del 1983, inequivocabilmente legate ai fatti di piazza San Pietro, si propone di ripercorrere la vicenda dal principio. Smontate tutte le false piste spuntate in epoche più recenti, l’autore giunge all’unica soluzione possibile: i due casi farebbero parte di un unico disegno criminale, di una gigantesca e articolata operazione di distrazione di massa compiuta da uno dei servizi segreti più efficienti e famigerati della Guerra fredda: la Stasi tedesca.
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Armato di un’ampia documentazione, divenuta lentamente accessibile solo dopo la caduta ella cortina di ferro, l’autore ricostruisce i dettagli di un’operazione spionistica di altissimo livello, nata per sviare l’attenzione pubblica dalle indagini che, partendo dall’attentato al Papa, avevano aperto la celebre “pista bulgara“. Lo stesso Giovanni Paolo II, in visita alla sua famiglia, definì il rapimento di Emanuela “un intrigo internazionale”…
L’autore (qui intervistato dal Corriere della Sera in occasione dell’uscita del libro), classe ’34, magistrato dal 1965, sostituto procuratore della Repubblica di Roma dal 1973 al 1978 e giudice istruttore presso il Tribunale di Roma dal 1978 al 1990, si è occupato, tra l’altro, di terrorismo, criminalità organizzata, sequestri di persona e reati contro la pubblica amministrazione. Con Ponte alle Grazie ha già pubblicato 13 maggio ’81: tre spari contro il Papa (2011).
Al Corriere il giudice dichiara: “Mi spiace molto dirlo, ma Orlandi e Gregori sono state uccise, non è mai stata prodotta una prova certa che siano rimaste in vita. Per l’operazione Orlandi poteva essere scelta un’altra ragazza, infatti fu seguita anche Raffaella Gugel, figlia di Angelo, assistente personale di tre Papi”. E alla domanda “attentato e rapimento delle ragazze sono quindi collegati?” risponde: “Sì, sono espressione di una grande strategia criminale. Il Papa era centrale nella guerra fredda. Wojtyla fu determinante nell’abbattimento dell’Urss e del Muro di Berlino; così come nella scomparsa della Stasi”.
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