Ne “Il mestiere dello scrittore” Murakami, tra confidenze, confessioni e dettagli biografici, racconta la nascita dei suoi capolavori e, allo stesso tempo, offre consigli utili ai lettori che sognano di diventare scrittori

Ne Il mestiere dello scrittore (Einaudi) Haruki Murakami, uno degli autori più amati al mondo, ma anche uno dei più riservati e irraggiungibili, condivide con i lettori le sue riflessioni sulla scrittura, racconta il proprio mestiere, spiega come nascono i suoi capolavori, ed elargisce consigli agli aspiranti scrittori.

Murakami prende spunto da una serie di conferenze mai tenute in pubblico e, come era già accaduto ne L’arte di correre, partendo da ciò che lo appassiona e lo coinvolge, in realtà riflette sulla vita e sulla condizione umana.

Murkami Haruki Il mestiere di scrittore

Come si impara a scrivere? Esistono dei veri e propri esercizi per l’aspirante romanziere? La cosa più importante, dice Murakami, è osservare il mondo e non esprimere un giudizio, lasciare che l’esperienza si sedimenti nella memoria: sarà la memoria stessa a fare una selezione naturale e poi, come una cassettiera da cui estraiamo immagini, persone, sensazioni, offrire questo materiale al talento dello scrittore. Bisogna osservare tutte le persone, anche quelle che non ci piacciono: dopo i primi romanzi fecero notare a Murakami che non c’erano personaggi negativi nei suoi libri, e da quel momento in poi si sforzò di inserirne. Perché tanto poi sono i personaggi stessi a reclamare lo spazio di cui hanno bisogno, basta saperli ascoltare.

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Il mestiere dello scrittore è pieno di curiosità e rivelazioni sul mondo di Murakami: dal ruolo di sua moglie, prima e più importante editor di tutto quello che scrive, di cui lui ascolta ogni consiglio; a quando riscrisse Dance Dance Dance due volte: la prima a Roma, in una stanza d’albergo confinante con quella di una coppia litigiosa, la seconda a Londra, dopo aver scoperto che il file del romanzo era andato perduto. Mesi dopo però, per le bizze a cui i computer ci hanno abituato, la prima versione era rispuntata fuori, ma non era buona come l’altra, che senza l’inghippo informatico non sarebbe mai esistita.

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Con Il mestiere dello scrittore, Murakami consegna ai suoi lettori un libro pieno di confidenze, confessioni di errori, dettagli biografici, ma anche preziosi consigli di scrittura, una guida per chiunque decida di intraprendere la scrittura come mestiere.

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