Dalla politica alla società, per il filosofo Vittorio Alberti la comunicazione minaccia i pensatori liberi e mette a dura prova il ruolo, quanto mai defilato, degli intellettuali

In quali condizioni si trova, in Italia, il libero pensiero, quindi l’atteggiamento intellettuale laico? È la domanda dalla quale trae spunto Non è un paese per laici (Bollati Boringhieri), pamphlet polemico del filosofo Vittorio Alberti.

Politica senza ideali, sfiducia nel futuro, comunicazione mediocre, qualità soffocata, idee stantie, sono questi i problemi che assillano e indeboliscono la laicità nel nostro paese, stando all’autore.

Dalla politica alla società –spiega Alberti – la comunicazione minaccia i pensatori liberi e mette a dura prova il ruolo, quanto mai defilato, degli intellettuali. Perché la laicità è tale solo quando non è faziosa, non spaccia l’interesse di parte per verità, si tiene alla larga dal pregiudizio ed è coraggiosa, inquieta, sempre interrogativa e più che dare risposte allarga il ventaglio delle domande.

Non è un paese per laici propone un nuovo modo di pensare che sia al passo con la storia e motivi anche in Italia una rinnovata coscienza democratica che ponga al centro dell’azione culturale – superando schemi antiquati e clericalismi non solo religiosi – la migliore intelligenza del nostro umanesimo.

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