Il libro del giornalista e politologo americano Walter Lippman (1889 – 1974), vincitore per due volte del premio Pulitzer, a cui si deve la fortunata definizione di “Guerra Fredda”

Edizioni di Comunità, nella collana Dna, propone Il grande vuoto, testo del giornalista e politologo americano Walter Lippman. Vincitore per due volte del premio Pulitzer, Lippman conobbe e intervistò i principali protagonisti della politica internazionale del Novecento e a lui si deve la fortunata definizione di “Guerra Fredda” per indicare il conflitto tra Usa e Urss nel secondo dopoguerra. Non solo: fu tra i primi a riconoscere al ruolo dell’opinione pubblica un fondamentale rilievo politico.

il grande vuoto

Il grande vuoto del titolo è quello che si è progressivamente creato intorno ai fondamenti della democrazia, di cui oggi si cominciano a vedere i dirompenti effetti nella crisi che sta investendo i governi democratici di tutto il mondo. La vittoria sulle dittature e sui totalitarismi del Novecento ha solo rallentato il deterioramento delle istituzioni democratiche, e l’illusione che si fosse trattato di un trionfo definitivo ha condotto a ignorare i segnali d’allarme che i due conflitti mondiali avevano messo in evidenza.

I concetti cardine di popolo, libertà e sovranità hanno continuato a svuotarsi del loro significato, risolvendosi oggi in una mancanza di concretezza da parte dell’azione politica e nell’incapacità di avere una visione per il futuro fondata su una filosofia pubblica, ovvero con al centro valori veramente condivisi.

 

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