Matteo Saudino, insegnante, ideatore del popolare canale di divulgazione filosofica “BarbaSophia” e autore, racconta un grande classico, “Moby Dick” di Herman Melville (l’intervento è tratto da “Leggere il mondo”, la prima guida del progetto “Il Libraio Scuola”, dedicato alla promozione della lettura tra gli adolescenti)

Matteo Saudino racconta Moby Dick di Herman Melville, 1851 (da Leggere il mondo, la prima guida del progetto Il Libraio Scuola*)

 

A volte capita che un consiglio di lettura dato da un adulto a un adolescente funzioni, e segni l’inizio di un amore letterario.

Così è stato per me nell’estate tra la seconda e la terza liceo, quando l’insegnante di italiano ci consigliò, tra i vari libri per le vacanze, Moby Dick.

Una lettura sicuramente impegnativa, data la “mole” del volume, ma che mi ha coinvolto sin da subito. A colpirmi – in un momento come quello dei sedici anni che avevo allora, un’età in cui stai cercando di capire chi sei e chi vuoi essere – è stata innanzitutto la tematica del viaggio inteso come crescita, formazione, conoscenza di sé stessi.

La seconda è lo scontro tra il bene e il male in un racconto in cui però il bene e il male si mescolano, si toccano, non sono nettamente divisi, così come accade spesso nella realtà.

Ma ci sono altri due valori che permeano il romanzo, e che all’epoca della prima lettura mi colpirono in maniera particolare: il coraggio e l’amicizia.

il libraio scuola leggere il mondo

CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NUOVA NEWSLETTER E SCARICARE LA GUIDA IN PDF

 

Il coraggio di mettersi in gioco, di affrontare il mare e poi i legami forti che si creano sulla nave, che diventa metafora della comunità. Dalla nave, il mitico Pequod, non si può scendere e dunque è indispensabile provare a collaborare, per quanto difficile sia, provare a dare (e ottenere) fiducia; come è indispensabile aver la prontezza ad adattarsi a qualsiasi evenienza e la capacità di forgiare il proprio carattere. Insomma: sulla nave si cambia, si matura.

Il primo pensiero dopo la conclusione della lettura è stato di inquietudine e di meraviglia: la vita è meravigliosa, ma anche portatrice di angosce, così come meraviglioso ma anche inquietante è la ricerca di un senso da attribuirle.

Iscrizione a Il Libraio Scuola
Una nuova newsletter sul mondo della scuola

Letture originali da proporre in classe, approfondimenti, news e percorsi ragionati rivolti ad adolescenti.

Iscriviti ora a Il Libraio Scuola Iscriviti ora a Il Libraio Scuola!

Negli anni, poi, ho riletto alcuni passaggi, soprattutto quelli che riguardano il capitano Achab, il mio personaggio preferito, i suoi dialoghi, i suoi monologhi e il suo essere sempre fermo, ostinato, irremovibile. E anche l’incipit, il famoso: «Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa – non importa ch’io vi dica quanti – avendo poco o punto denaro in tasca e niente che particolarmente m’interessasse a terra, pensai di mettermi a navigare per un po’, e di vedere così la parte acquea del mondo».

Achab, con la sua rabbia cieca, la sua ostinazione nel perseguitare Moby Dick – «sulla cui bianca gobba aveva accumulato la somma di tutta la rabbia, di tutto l’odio sentiti dalla sua stirpe da Adamo in poi» – incarna la volontà, l’ostinazione dell’uomo di distruggere il male.

Per il capitano distruggere Moby Dick significa debellare il male una volta per sempre da se stesso e dal mondo intero.

Con gli allievi ho letto la sfida finale alla balena, ed è stato emozionante, perché un personaggio come Achab, riscoperto da adulto, è ancora più coinvolgente e inquietante. Questo romanzo rappresenta la sfida di un’avventura in un viaggio interiore, fatto di lentezza e di riflessione. Per questo sono convinto che leggerlo ancora oggi abbia senso in una società veloce, frenetica: è importante prendersi il tempo per un viaggio dell’anima. Per Moby Dick si può provare solo un brivido d’attrazione e una conseguente, paradossale, repulsione; Moby Dick è l’ignoto, il mistero, è dio, è la ricerca di sé.

In questo senso ritengo che i classici siano fondamentali nella mia vita di lettore e di insegnante, perché hanno molte cose ancora da dire, soprattutto se sono ben interrogati, anche più volte a distanza di anni.

La bellezza dei libri infatti non sta solo in quello che lo scrittore si propone di raccontare, ma soprattutto in quello che il lettore riesce a ricavarne ogni volta.

Proprio come il fascino di una lezione non sta nella spiegazione nozionistica di un insegnante, ma nel tesoro che possono farne i suoi studenti.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

L’AUTORE – Matteo Saudino, insegnante di Filosofia e Storia classe ’74 e ideatore del popolare canale YouTube di divulgazione filosofica BarbaSophia, dopo il successo di Ribellarsi con filosofia e La filosofia non è una barba, entrambi editi Vallardi, ha pubblicato con Salani Sofia Express.

IL PROGETTO IL LIBRAIO SCUOLA E LA GUIDA LEGGERE IL MONDO* Una guida digitale, Leggere il mondo (da scaricare gratuitamente), pensata per offrire periodicamente percorsi di lettura ai docenti delle scuole secondarie superiori, ma anche agli educatori, a chi lavora in libreria e in biblioteca e alle famiglie. E una nuova sezione del sito ilLibraio.it, che ospita articoli e interventi sui temi dell’educazione e della promozione della lettura tra i più giovani, oltre a una newsletter dedicata. Con l’inizio dell’anno scolastico 2023-2024 nasce un nuovo spazio, Il Libraio Scuola: qui tutti i dettagli.

Libri consigliati