Dall’Inghilterra alla Scozia, passando per la Svezia e l’Italia: quando i luoghi dei romanzi sono reali e si possono visitare – Scopri dove nella gallery dei 13 “luoghi romanzeschi” in cui diventare protagonista dei tuoi romanzi preferiti…

E’ un po’ il sogno di ogni lettore essere il protagonista del proprio libro preferito, vivere le vicende incredibili di un personaggio che, purtroppo, la maggior parte delle volte è solo frutto di immaginazione; “i luoghi invece sono reali”, ricorda la dicitura su molti libri, anche di fantasia: ecco la soluzione per realizzare i sogni di ogni lettore!, visitare i luoghi dei romanzi, magari leggendo il libro lì ambientato, e immaginarsi catapultati nella vicenda.

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Recentemente il sito Buzzfeed.com ha presentato una selezione (ripresa da Libreriamo, da cui sono tratte alcune delle citazioni, ndr) di luoghi dei romanzi; ne abbiamo scelti 10 e ne abbiamo aggiunti altri 3, tutti italiani (Bellano, Brescello, Porto Empedocle)…

– Harry Potter (J.K. Rowling), Castello di Edimburgo (Scozia): l’autrice scrisse la maggior parte della saga mentre si trovava a Edimburgo. I fan sono soliti immaginare che la scuola di Hogwarts possa avere le sembianze del castello della capitale scozzese, fonte di ispirazione per l’autrice;

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– Sulla strada (J.Kerouac), San Francisco: “Mi sembrò che fossero passati solo pochi minuti quando cominciammo ad attraversare le colline davanti a Oakland e all’improvviso da una cima ci apparve il panorama della bianca, favolosa San Francisco sui suoi undici colli mistici, con il Pacifico azzurro e il muro di nebbia che avanzava sull’acqua del campo di patate e il fumo e il luccichio dorato del tardo pomeriggio del tempo”;

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– Il giovane Holden (J.D. Salinger), Central Park (New York): “Io abito a New York, e pensavo al laghetto di Central Park, vicino a Central Park South. Chi sa se quando arrivavo a casa l’avrei trovato gelato, mi domandavo, e se era gelato, dove andavano le anitre? Chi sa dove andavano le anitre quando il laghetto era tutto gelato e col ghiaccio sopra. Chi sa se qualcuno andava a prenderle con un camion per portarle allo zoo o vattelappesca dove. O se volavano via”;

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– Ulisse (J. Joyce), Dublino: “Dio, disse calmo. Il mare è proprio come lo chiama Algy, una dolce madre grigia, no? Mare verde caccola. Mare scroto-costrittore. Epi oinopa ponton. Ah, Dedalus, i greci! Devo insegnarti. Devi leggerli nell’originale. Thalatta! Thalatta! La grande dolce madre. Vieni qui a vedere”;

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Andrea Vitali, Bellano: il piccolo paesino sulla sponda orientale del Lago di Como è protagonista di tutti (o quasi) i romanzi di Andrea Vitali; pensate che nell’ultimo, La ruga del cretino (scritto con Massimo Picozzi per Garzanti) a Bellano arriva anche Cesare Lombroso;

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Cent’anni di solitudine (G.G. Márquez), Aracataca (Colombia): la cittadina colombiana che ha dato i natali allo scrittore, è stata l’ispirazione per descrivere Macondo, il “villaggio di venti case di argilla e canna selvatica”, luogo in cui è ambientato il romanzo;

– Grandi speranze (C. Dickens), Londra: “Addio, monotoni compagni della mia infanzia, ormai ero destinato a Londra e a una vita grandiosa, non al lavoro di fabbro e non a voi!”;

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– Don Camillo. Mondo piccolo (G. Guareschi), Brescello: Brescello è il paese “della Bassa, vicino al Po” in cui sono ambientati tutti i film del parroco Don Camillo e dell’inseparabile nemico/amico Peppone, ispirati alla serie di racconti scritti da Guareschi; nella piazza del paese, ci sono anche le statue celebrative dei due personaggi;

– Nelle terre estreme (J. Krakauer), Denali National Park, Alaska: “Pensavo che scalare il Devils Thumb avrebbe sistemato tutto quello che non andava della mia esistenza. Di fatto non cambiò quasi nulla, ma mi permise di comprendere che le montagne non sono un buon ricettacolo per i sogni. E sopravvissi per raccontare la mia storia”;

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– Andrea Camilleri, Vigàta (Porto Empedocle): la città immaginaria in cui si svolgono le vicende del Commissario Montalbano, altro non è che Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, città natale di Andrea Camilleri; nel 2003 l’amministrazione comunale della città ha deciso di aggiungere, previa autorizzazione di Camilleri e per motivi turistici, la dicitura “Vigàta” nei cartelli di “benvenuto”; tale decisione è stata revocata dall’amministrazione comunale nel 2009;

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– Uomini che odiano le donne (S. Larsson), Stoccolma: “Mikael passò a prendere Lisbeth Salander in Lundagatan alle dieci del mattino e la portò al crematorio del cimitero. Le fece compagnia durante la cerimonia di commemorazione. Lisbeth e Mikael furono a lungo gli unici presenti insieme al prete, una donna, ma quando iniziò il rito funebre Dragan Armanskij scivolò inaspettatamente attraverso la porta”;

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Outlander (D. Gabaldon), Inverness (Scozia): la storia di Claire Randall, infermiera militare che si riunisce al marito alla fine della Seconda Guerra Mondiale e che durante una passeggiata attraversa uno dei cerchi di pietre antiche e viene proiettata indietro nel tempo, nella Scozia del 1743 dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan, è ambientata a Inverness, sulle Higlhlands;

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– Per chi suona la campana (E. Hemingway), Segovia (Spagna): ”Vivere era l’immagine di un campo di grano che ondeggia al vento sul fianco di una collina. Vivere era un falco nel cielo. Vivere era una giara di terracotta piena d’acqua nella polvere della trebbiatura, col grano lanciato in aria e la pula che vola. Vivere era un cavallo tra le cosce e un fucile sotto una gamba e una collina e una valle e un fiume fiancheggiato d’alberi sulle rive, e l’estremo della valle e le colline al di là”.

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