88esima edizione: a Enrico Regazzoni il riconoscimento per l’opera prima

Dal 1927 (con un’interruzione dal 1937 al 1947), a Milano, nell’omonimo ristorante nel cuore della città, viene assegnato il Premio Bagutta. Come del resto si legge nella presentazione sul sito, si tratta di un “premio aristocratico, assegnato d’inverno e non quando si assegnano tutti gli altri in Italia, cioè durante l’estate”.

Un premio letterario lontano dalle pressioni delle case editrici, dunque, giunto all’88esima edizione: quest’anno la giuria (presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, con Andrea Kerbaker in veste di segretario) ha assegnato il Bagutta a Terre Rare (Bompiani) di Sandro Veronesi, seguito di Caos Calmo. Lo scrittore toscano ha battutto Vassalli e Lagioia.

Il premio per l’opera prima è invece andato (all’unanimità) a Una parete sottile (Neri Pozza) del 66enne Enrico Regazzoni.

L’assegnazione avviene durante una cena, l’ultima domenica di gennaio.

LA GIURIA DEL BAGUTTA:  presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti è composta da: Stefano Agosti, Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Pietro Cheli, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Andrea Kerbaker, Giovanni Orelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani.

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