Ci sono persone che amano leggere camminando tra un posto e l’altro, per rendere meno monotoni gli spostamenti e sfruttare al massimo i tempi morti tra un’attività e l’altra. Tuttavia, è importante prestare attenzione…

Ci sono lettori che non riescono a staccare gli occhi dai libri nemmeno quando stanno camminando. Se, da un lato, c’è chi legge solo in completa tranquillità, a casa o al parco, e senza accettare nemmeno la distrazione della musica, c’è anche chi, per approfittare di ogni momento “morto”, si porta il libro dappertutto. E, alcune volte, legge mentre mangia, durante gli spostamenti sui mezzi pubblici e perfino accetta di leggere camminando.

In città così come nei paesi capita di incontrare lettori che si spostano da un luogo all’altro in compagnia di un libro. Le parole diventano l’accompagnamento ideale per quei tratti di strada che conosciamo come le nostre tasche: il tragitto verso la fermata della metro, lo spostamento da casa all’ufficio…

E così, anche la strada più monotona diventa un pretesto per leggere le proprie storie preferite, oltre che un modo per sfruttare i tempi vuoti, quelli tra un’attività e l’altra. E poi, diciamoci, la verità: quanto è difficile chiudere il libro a cui ci stiamo dedicando pur sapendo di avere davanti a noi altro tempo libero? Immaginiamo di essere sull’autobus e aver raggiunto la nostra fermata, perché smettere di leggere se davanti a noi abbiamo altri dieci minuti di strada da affrontare a piedi?

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Leggere camminando (o camminare leggendo) è un modo per non staccarsi dalle storie che piace ad alcuni lettori che non si fanno intimorire dal rumore della strada. Tuttavia, bisogna prestare sempre attenzione a quello che ci circonda fuori casa: traffico, altri pedoni, ciclisti… Si può leggere camminando, a patto di non andare a sbattere contro persone (o cose) e non intralciare il passaggio degli altri pedoni…

 

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