Non è certo che i libri allunghino la vita, ma sembra che chi legge (narrativa in particolare) sia più longevo dei coetanei che non si dedicano mai a questa attività. Lo rivela un recente studio svolto dalla facoltà di salute pubblica della prestigiosa università statunitense di Yale – I dettagli

Non è certo che i libri allunghino la vita, ma sembra proprio che chi legge sia più longevo dei coetanei che non si dedicano mai a questa attività. Lo rivela un recente studio svolto dalla facoltà di salute pubblica della prestigiosa università statunitense di Yale.

Non è la prima volta che la scienza si dedica all’argomento: recentemente si è discusso di come la presenza di una biblioteca di quartiere migliori la qualità della vita degli abitanti della località. Il blog The Metamorphosys Journal, invece, ha creato un’infografica che riassume tutti i benefici sia mentali che fisici della lettura, sia per grandi che per piccini.

Anche la pubblicitaria Annamaria Testa un anno fa su Internazionale ha elencato una serie di studi a riguardo e tutti vanno nella stessa direzione: leggere fa bene e migliora l’aspettativa di vita.

Proprio sulla longevità si basa la nuova ricerca di Yale riportata anche dal New York TimesSu un campione di 3.635 persone sono stati isolati tre gruppi: i non lettori, chi legge almeno tre ore e mezzo a settimana e chi supera le tre ore e mezzo alla settimana.

Analizzati diversi aspetti dei partecipanti allo studio, dall’orientamento sessuale al reddito, passando per età e livello d’istruzione, si è verificato quello che molti librai sanno già da tempo: i lettori più forti sono donne, molto spesso laureate.

Ma lo studio non si è fermato qui. La ricerca ha analizzato le aspettative di vita dei partecipanti e ha dimostrato che chi legge più di tre ore e mezzo alla settimana ha il 32% di probabilità in meno di venire a mancare nei 12 anni successivi allo studio. In poche parole, chi legge vive più a lungo di chi non si dedica mai a questa attività.

Dati simili, ma in percentuali più basse, sono stati rilevati dallo stesso studio anche tra i lettori di periodici e riviste. Tuttavia i libri, in particolare di narrativa, rimangono la scelta “più salutare”. Poco tempo fa il Guardian lo aveva già dimostrato pubblicando i risultati di una ricerca secondo cui leggere narrativa migliora l’empatia e la comprensione degli altri e quindi anche la qualità della vita.


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