“Si tratta di una componente importante della mia cultura e della mia storia, così come della mia famiglia, e quindi volevo davvero omaggiarla”: così Leigh Altshuler parla della libreria che ha deciso di aprire a novembre 2020 a Manhattan, dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia. E dove, oltre ai libri usati, vende musicassette, fanzine ma, soprattutto, barattoli di sottaceti – La storia

Nella Lower East Side di Manhattan, in cui viveva e vive buona parte della comunità ebraica di New York, la vendita di sottaceti nel Novecento era una tradizione.

L’ha quindi fatta tornare in auge Leigh Altshuler, che, dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia, ha aperto nel novembre 2020 la Sweet Pickle Books (al 47 di Orchard Street), una libreria dell’usato in cui si trovano sia testi d’autore sia barattoli di sottaceti preparati secondo due ricette della proprietaria, a sua volta di origini ebraiche.

“Si tratta di una componente importante della mia cultura e della mia storia, così come della mia famiglia, e quindi volevo davvero omaggiarla”, ha raccontato la libraia al Nyunews.com, spiegando che non è stato facile aprire un’attività nel periodo segnato dal Covid-19.

Sweet Pickle Books

Nonostante questo, e a dispetto delle molte librerie chiuse negli Stati Uniti l’anno scorso, la Sweet Pickle Books si è popolata di odori invitanti, fanzine realizzate da artisti locali e vecchie musicassette provenienti dalle biblioteche.

Legata al passato e al presente della sua zona, che oltretutto negli anni Venti era un vero e proprio centro letterario di New York, Altshuler ha in programma di ampliare il personale della sua singolare libreria e vuole dedicarsi a tempo pieno a quello che lei definisce “un lavoro d’amore”.

 

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