A proposito di quei lettori che non possono partire senza libri in valigia… Sanno bene che non avranno tempo di leggerli tutti, ma non si arrendono all’idea…

Quando le vacanze si avvicinano, è il momento di organizzarsi; ognuno ha il suo rituale prima di partire, ma fare la valigia è uno dei più diffusi e, per chi ama leggere, significa anche scegliere quali libri metterci dentro (sempre che non si preferisca la comodità e la leggerezza dell’ereader, che di libri può contenerne moltissimi).

È una verità universalmente riconosciuta (passateci la citazione austeniana) che le vacanze siano quel momento dell’anno in cui vorremmo avere il tempo di fare tutto quello che non riusciamo a fare negli altri 350 giorni: all’improvviso vogliamo dedicarci al trekking, alle immersioni, vedere ogni museo della città, assaggiare le specialità dello street food, dedicarci alla cultura e, nei casi più estremi, all’ornitologia, ma, soprattutto, leggere.

È così che finiamo con il mettere non solo i libri in valigia ma, ovviamente, anche il necessario per ogni evenienza, a seconda dei casi: le scarpe da montagna, pinne, maschera e boccaglio, abiti, macchina fotografica, guide turistiche, binocoli e, immancabilmente, un libro. Anzi, diversi libri, tutti quelli accumulati negli ultimi mesi!

Peccato che (colpa delle restrizioni delle compagnie aeree e ai trolley troppo piccoli) nel nostro bagaglio a mano non ci sia mai spazio per tutto… Ma i lettori lo sanno: nulla, assolutamente nulla è più indispensabile dei libri in valigia, è una conditio sine qua non. 

Così, con estrema riluttanza, si comincia a svuotare la valigia in cerca di spazio per più libri possibile. Quello “del cuore”, quello che abbiamo sognato nelle ultime settimane, quello di cui i nostri amici sono stufi di sentir parlare, ottiene il posto d’onore: invece di finire con gli altri libri in valigia lo teniamo con noi, sotto braccio.

Ecco, ora che i libri sono in valigia, pronti a partire con noi…

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