La storia – Renato Mele, 82enne libraio in pensione, è riuscito a raccogliere quasi 750 libri da donare ai detenuti del carcere di Bollate, grazie all’aiuto di cittadini e librerie: “Essere affamati di storie aiuta a non rimanere prigionieri della propria…”

Una bella storia pre-natalizia, che molte lettrici e lettori milanesi, frequentatori di librerie indipendenti e gruppi Facebook di quartiere, probabilmente hanno già intercettato nelle scorse settimane.

Come racconta il Corriere della Sera, Renato Mele, 82enne libraio in pensione, è riuscito a raccogliere i libri desiderati da 200 detenuti del carcere di Bollate, e ha poi proposto la lista (lunga venti pagine) a tre librerie meneghine (la Gogol in via Savona, Scamamù a Dergano e il Convegno in via Lomellina) , chiedendo l’aiuto dei cittadini per regalare i testi in questione.

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L’iniziativa è diventata virale, tanto che sono arrivati non 200, ma 742 libri in dono: “Ogni libro che accende il desiderio è una finestra sul mondo. Essere affamati di storie aiuta a non rimanere prigionieri della propria“, spiega Mele, che aggiunge: “Il primo giorno di pensione mi sono riposato un’ora e poi già ero stufo, mi sentivo solo. Stare con le mani in mano non è il mio karma, ho bisogno di avere intorno i personaggi dei libri e di farli conoscere anche agli altri“.

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Così l’ex libraio ha contribuito a fondare le biblioteche per i reclusi di San Vittore, Opera e Bollate (qui, tra l’altro, organizza concorsi di lettura e scrittura e incontri con autori): “I libri regalano libertà e bellezza, fanno evadere i pensieri. Ci vuole un po’ di tempo per capirlo ma alla fine il messaggio arriva. Sono anche un ponte straordinario: aiutano noi volontari della biblioteca a trovare con chi vive in cella un terreno comune di cui parlare, su cui confrontarci attraverso le generazioni”.

Ora l’obiettivo “dell’instancabile Renato”, come lo definisce giustamente l’edizione milanese del Corsera, è raggiungere, attraverso i libri e le storie, i giovanissimi del Beccaria. Una sfida, certo non semplice, per il nuovo anno.

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