“Taller Leñateros” è un collettivo editoriale femminile che si occupa di documentare e diffondere la lingua e la cultura orale dei Tzotzil, una popolazione Maya del Messico meridionale in via di estinzione

Nel 1975, nella regione del Chiapas, la poetessa messicana Ámbar Past fondò Taller Leñateros, un collettivo editoriale femminile che si occupa di documentare e diffondere la lingua e la cultura orale dei Tzotzil, una popolazione Maya del Messico meridionale in via di estinzione.

Come di recente segnalato da Ghinea (newsletter femminista sempre ricca di spunti), si tratta di un laboratorio in cui le donne si impegnano a scrivere, tradurre e rilegare le storie tramandate dalla loro cultura: non solo letteratura, ma anche arte e canto della tradizione mesoamericana

Taller Leñateros

Grazie a Taller Leñateros, una popolazione Maya è riuscita a produrre e pubblicare Incantations: Songs, Spells, and Images by Mayan Women, il primo libro indios in oltre 400 anni, dall’occupazione spagnola del sedicesimo secolo.

Taller Leñateros

Nell’articolo di AtlasobscuraJessica Vincent scrive un reportage sullo stato di quest’attività, riportando le parole di una delle donne coinvolte nel collettivo: “Vogliamo mostrare al mondo che i conquistatori spagnoli tanti anni fa non hanno distrutto la nostra cultura. Potremmo essere cambiati e adattati ai tempi moderni, ma la nostra lingua, le nostre tradizioni e il nostro stile di vita rimangono sostanzialmente gli stessi. Registrare il linguaggio Tzotzil e rilegare i libri è l’unico modo in cui sappiamo come proteggere questo patrimonio“.

Taller Leñateros

Anche per quanto riguarda la rilegatura dei volumi, Taller Leñateros si rifà alle antiche tecniche Maya, realizzando le pagine con materiali riciclati e ricavando le tinture da piante selvatiche. Infatti, prima che i conquistatori spagnoli arrivassero nel Nuovo Mondo, gli antichi Tzotzil Maya erano venerati come i bookmaker più talentuosi dell’impero: utilizzando i coloranti vegetali come inchiostro e la corteccia d’albero per la carta, hanno creato i codici Maya, libri sacri dipinti a mano che documentano movimenti celesti, incantesimi, divinazioni e sacrifici cerimoniali per gli dei.

L’iniziativa, in questo modo, assume un valore culturale e allo stesso tempo ecologico, contribuendo alla conservazione delle lingue dei nativi americani e trasformando rifiuti agricoli e industriali in libri di grande importanza storica.

nota: le foto sono tratte dal sito Atlasobscura

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