“Breve storia triste (del mondo)” è l’esordio di Nina Verdelli: una raccolta di rapidi racconti sulle piccole-grandi sfighe di ogni giorno, che contengono citazioni a film, serie tv, cartoni animati, libri da leggere e vita quotidiana…
BREVE STORIA TRISTE
HO PIÙ COSTUMI
CHE GIORNI DI FERIE.
FINE
BST, o senza abbreviare “breve storia triste”, oltre a essere un tormentone virale che ha conquistato i social, ora diventa anche un libro: quello di Nina Verdelli, giornalista (Vanity Fair, Amica e Glamour), chiamato appunto, Breve storia triste (del mondo), pubblicato da Baldini + Castoldi.
Ivan Cotroneo, nella prefazione al libro della figlia del direttore di Repubblica Carlo, parla di “una specie di esercizio filosofico che in maniera brutale e diretta toglie fronzoli e orpelli e ti mette di fronte l’essenza possibile della storia, a volerla guardare con il filtro dell’ironia”.
Breve storia triste
Ho incontrato
la donna dei miei sogni.
Insieme a me c’era
il mio migliore amico,
più bello, più ricco
e più simpatico di me.
Fine
Verdelli ha selezionato film della storia del cinema, serie tv cult, cartoni animati, libri da leggere almeno una volta nella vita, periodi storici e personaggi iconici, episodi di vita quotidiana e abitudini social, trasformandoli in una sua breve storia che interpreta il mondo. Una raccolta di rapidi racconti sulle piccole-grandi sfighe di ogni giorno, che si propone di diventare un gioco di società da godersi con gli altri.
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Dopo la laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Milano e un Master in Relazioni Internazionali presso la New York University, l’autrice, classe 1985, si è occupata di spettacolo, lifestyle, magazine, siti web, social media ed eventi sul territorio. E Breve storia triste (del mondo) segna il suo esordio in libreria.
Breve storia triste
Le ho chiesto: «Che cosa mi prepari stasera?»
Mi ha risposto: «Le valigie».
Fine