Non si parla d’altro, e le polemiche non mancano: Pokémon Go è l’app del momento. Ce ne occupiamo perché coinvolge anche le librerie: ci si chiede infatti se il videogioco possa diventare un alleato per le vendite. In attesa dell’arrivo (ufficiale) in Italia, le opinioni dei librai Usa sono contrastanti…

Quasi non si parla d’altro. Pokémon Go è il nuovo videogioco lanciato da Nintendo. In pochi giorni l’app del momento – che tramite la realtà aumentata permette di andare a caccia di Pokémon nella propria città e diventare un Ash Ketchum in carne e ossa – ha stregato milioni di persone nel mondo. Tanto che, si mormora, presto gli user del videogame supereranno quelli di Twitter.

Pokémon Go librerie

Voci a parte, l’app che riporta in auge il cartone animato giapponese, forse uno dei più amati da chi negli anni Duemila ne seguiva le maratone in tv, ha davvero fatto breccia nei cuori dei gamer di tutto il mondo. E non solo. Tanto che la polizia di New York ha lanciato un’allarme sicurezza. Nonostante la realtà aumentata permetta di vedere i Pokémon aggirarsi per la città attraverso la fotocamera del proprio smartphone,  i giocatori devono ricordare che i luoghi che attraversano in cerca dei mostriciattoli sono reali.

Pokémon Go librerie

Non sono poche, infatti, le storie tra il paranormale e il grottesco che si sono raccontate in una sola settimana. Dalla ragazza che, in cerca di un Pokémon, ha trovato un cadavere. Ai ragazzi finiti in una rapina che invece credevano di andare a uno scontro tra Pokémon.

Un po’ tutti, al momento, oltre che giocarci, stanno esprimendo opinioni sul fenomeno, tra allarmismi e grandi entusiasmi.

Siamo tutti impazziti per un giochino: perfino i quarantenni vanno a caccia di esseri invisibili a occhio nudo, reali solo sullo schermo, dicono alcuni. Ma come, Pokémon Go è la modernità, replicano altri. Qualunque sia l’opinione, in queste ore sembra quasi sia necessario averne una, tanto che chiunque ne scrive e posta foto delle sue catture sui social…

E così anche le librerie hanno detto la loro. Negli Usa, dove nascono quasi tutte le tendenze dei giorni nostri e dove Pokémon Go sta letteralmente impazzando, alcuni librai vedono il gioco come un ottimo alleato alla propria attività…

Pokémon Go librerie

Portando le persone in giro per la città, Pokémon Go potrebbe rivelarsi una manna per le vendite. La pensa così Sam Villavert, della libreria Wild Detectives di Dallas, in Texas. Vicino all’attività sorge una palestra per Pokémon, un luogo di realtà aumentata dove i giocatori possono allenare e far combattere i loro animaletti, e così molti degli appassionati finiscono in libreria.

Book Garden nello Utah, così come la celebre libreria Strand di New York sono addirittura Poké Stop, ossia luoghi in cui è possibile raccogliere uova o ricevere Pokéball, le sfere magiche in cui custodire i propri Pokémon. I gestori delle librerie ritengono in questo modo di riuscire a interessare anche nuovi clienti. Inoltre, stando alle parole, riportate da Buzzfeed, di Whitney Hu, a capo della comunicazione della storica libreria newyorchese: “Per ogni amante della lettura che è anche un giocatore di Pokémon Go è davvero difficile resistere al fascino dei libri. Quindi molte persone catturano Pokémon e acquistano anche libri qui in negozio”.

Non tutti i librai, però, sembrano felici dei nuovi avventori spinti in negozio dalla “poké-mania“. Peter Blackshear, della libreria Bookbound di Ann Arbour, in Michigan, ha raccontato a Publishers Weekly che i visitatori spinti dal videogioco “non sembrano interessati ai libri“.

A Londra, invece, un bar assediato da cacciatori di Pokémon ha deciso di mettere un cartello all’entrata: “I Pokémon sono riservati ai clienti (paganti)”.

Pokémon Go librerie

Isterismi, polemiche e manie a parte, Pokémon Go è disponibile in Italia dal 15 luglio (chi l’ha già scaricato qui da noi ha usato stratagemmi ben poco segreti ormai). Chissà cosa ne diranno i librai nostrani…

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