Il 32esimo Salone Internazionale del Libro torna al Lingotto di Torino da giovedì 9 a lunedì 13 maggio. Il tema scelto è “Il gioco del mondo” – Ecco le novità e i protagonisti dell’edizione 2019

Dopo altri mesi in cui non sono mancate polemiche e vicissitudini, è stata presentata la 32esima edizione del Salone del libro di Torino: da da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019 in programma cinque giorni di dialoghi e riflessioni intorno ai libri e alla lettura.

La 32esima edizione è stata presentata nello spazio Murazzi Student Zone da Silvio Viale, presidente Associazione Torino, la Città del Libro, Giulio Biino, presidente Fondazione Circolo dei lettori, Maurizia Rebola, direttore Fondazione Circolo dei lettori, e Nicola Lagioia, direttore Salone Internazionale del Libro di Torino. Alla presenza, tra gli altri, di Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte, e Chiara Appendino, sindaca Città di Torino.

Come ricorda il comunicato di presentazione, il Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 è un progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, e di Ministero per i beni e le attività culturali, Centro per il libro e la lettura, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, Italian Trade Agency ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud.

salone torino 2019

L’Associazione culturale Torino, la Città del Libro ha acquisito il marchio e il compendio archivistico del Salone Internazionale del Libro di Torino grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT che da sempre contribuiscono a realizzare al meglio la manifestazione. Immediatamente l’ha messo a disposizione del territorio, coinvolgendo la Fondazione Circolo dei lettori per la costruzione della 32esima edizione. Grazie all’accordo tra i due enti, la Fondazione Circolo dei lettori si occupa dell’elaborazione, del coordinamento e attuazione del programma culturale nonché della comunicazione dell’evento. La Salone Libro Srl, “nata dall’unione delle aziende che hanno lavorato per rendere il Salone la più grande manifestazione editoriale italiana”, ha in capo i contatti con gli espositori, la progettazione e realizzazione di tutti gli spazi, il layout degli allestimenti e la gestione della sicurezza.

Inoltre, il Comitato d’Indirizzo, presieduto da Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, e dal direttore Maurizia Rebola, è il luogo del coordinamento delle attività organizzative. Vi prendono parte Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro, i rappresentanti della Regione Piemonte e della Città di Torino, e un rappresentante per ciascuna associazione di categoria: ADEI Associazione degli Editori Indipendenti, AIB Associazione Italiana Biblioteche, AIE Associazione Italiana Editori, ALI Associazione Librai Italiani e SIL Sindacato Italiano Librai.

Al Salone collaborano i consulenti culturali: Paola Caridi, Ilide Carmignani, Mattia Carratello, Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Giorgio Gianotto, Alessandro Grazioli, Loredana Lipperini, Giordano Meacci, Eros Miari, Francesco Pacifico, Valeria Parrella, Christian Raimo, Rebecca Servadio, Lucia Sorbera, Annamaria Testa.

“Un Salone per tutti e di tutti”

Come si legge nella nota, il “Salone è lo spazio dell’incontro e del dialogo, tra lettori e curiosi, tra editori e addetti ai lavori, che si ritrovano a Torino, per cinque giorni, a confrontarsi sul mondo in modo aperto. Perché il Salone è una manifestazione dai contenuti alti, ma alla portata di tutti. Questa è la sua scommessa, la sua forza, la sua particolarità soprattutto oggi, momento in cui infuria la battaglia – o presunta tale – tra popolo ed élite. Il Salone offre argomenti e riflessioni utili ad affinare lo sguardo e preziosi per scoprire qualcosa in più su se stessi e sul nostro tempo, e lo fa coinvolgendo tutta la scena editoriale italiana, garantendo bibliodiversità, pluralità di visioni, proposte e idee. Confermandosi spazio per il dialogo tra editori, scrittori, Università, librai e istituzioni. Portando così avanti la battaglia per la lettura”.

Tutto questo “in un Salone che sa rappresentare ogni componente della filiera editoriale in modo ancor più efficiente e accogliente nella sua organizzazione logistica. Tra le novità, i 13000 mq dell’Oval a disposizione, con una sala da 700 posti, che si chiamerà Sala Oro il Caffè letterario, una sala da 200 posti, l’area della Lingua Ospite, grandi editori ed editori indipendenti”.

Il Salone che verrà “è quindi più grande, e immaginato come una mappa composita in grado di restituire la molteplicità delle case editrici e della produzione letteraria italiana, alternando, senza soluzione di continuità piccoli e grandi editori. Questo per restituire anche nella pratica l’intento che accomuna tutti coloro che al Salone lavorano, ovvero favorire un dialogo continuo con tutte le realtà del mondo editoriale”.

E ancora, “il Salone che verrà è più vivibile, con corridoi ampi, spazi liberi e di sosta, per chiacchierare e riposarsi. È costruito come una grande festa per lettori, editori, ospiti. E per le nuove generazioni, la novità del 2019 è che lo spazio a loro dedicato, il Bookstock Village cambia casa spostandosi nel Padiglione 2, nel cuore della fiera. Il Padiglione 1 ospita le istituzioni, tanti editori, l’area dedicata a giochi e fumetti, senza perdere così la propria identità”.

E infine, si legge ancora, “il Salone che verrà è più ospitale con ben due ingressi. A quello storico dal Padiglione 1 si aggiunge il secondo accesso dall’Oval, con corsie specifiche, ciascuna dedicata alle diverse categorie di visitatori, per entrare in modo semplice e veloce”.

Il gioco del mondo. Il tema

La cultura non contempla frontiere o linee divisorie, la cultura i confini li salta. Supera divisioni, frantuma muri, balza dall’altra parte. Per creare. Come fa il lettore del “contro-romanzo” di Julio Cortázar, grande maestro del Novecento, libro sconfinato e invito alla ribellione, alla fuga e all’avventura, perché costruito in modo che chi legge possa scegliere dove andare attraverso le pagine, da leggere oppure scartare.

È Il gioco del mondo, una delle opere più influenti degli ultimi cinquant’anni, titolo e tema scelti per questa 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Julio Cortázar ha fatto della mescolanza di culture la propria forza: nato in Belgio da genitori argentini, girò l’Europa per poi trasferirsi in Argentina all’età di 5 anni. Nel 1951 andò a Parigi dove rimase fino agli ultimi giorni. Vissuti, idee, storie che si intrecciano e rendono questo scrittore uno dei migliori nel mettere in pratica una capacità che è un dono, quello della creazione fantastica.

“Cortázar fu – ed è tuttora, perché dei classici bisogna parlare sempre al presente, se non al futuro – un ponte tra due continenti e tra diverse culture, per questo è lui a guidare i cinque giorni del Salone, a orientare pensieri e riflessioni. Per questo è lui a lanciare il sassolino immaginario, quello che nel gioco della campana – Rayuela in spagnolo, titolo originale dell’opera – serve a compiere il balzo, a superare il confine, per accorgersi, giocando, che quel limite è evanescente e labile perché disegnato solo con il gesso”.

Il manifesto di MP5

MP5 è un’artista italiana nota per il suo stile di disegno in bianco e nero che utilizza in numerosi e differenti media, dai video di animazione al muralismo, fino all’installazione. Le sue immagini rimandano all’arte classica dando forma a una nuova mitologia che sottende a una visione critica e politicamente impegnata della realtà. Attiva nella scena artistica underground e nella controcultura europea, negli ultimi dieci anni ha strettamente legato il suo lavoro a quella queer e femminista. La sua arte incisiva, e l’immaginario non convenzionale che la contraddistingue, ne fanno una madrina perfetta per quel grande laboratorio e inesausto luogo di sperimentazione che è il Salone del Libro.

Nata a Napoli, ha studiato scenografia per il teatro all’Accademia di Belle Arti di Bologna e animazione presso la Wimbledon School of Art di Londra. Dagli studi di scenografia deriva un legame stretto e duraturo con il teatro di ricerca, rintracciabile soprattutto nelle sue installazioni audio-video, ma che continua a influenzare anche i suoi grandi interventi murali, dislocati in numerose città d’Europa. Le sue opere sono state esposte in festival e musei. Nel 2013 ha rappresentato l’Italia per il progetto La Tour 13 a Parigi e nel 2016 ha tenuto la sua prima mostra personale italiana presso la galleria Wunderkammern di Roma. Ha collaborato con il regista Abel Ferrara, con la designer e gallerista Agnes B a Parigi e con la galleria Lazarides di Londra, e attualmente con Gucci per la campagna Chime for Change sull’uguaglianza di genere.

Lo spagnolo, lingua ospite

Non un Paese ospite, bensì una lingua ospite. “Questa la novità e l’ambizione del Salone nel 2019. Poiché le frontiere sono linee immaginarie ma per molti invalicabili, la volontà che guida la manifestazione di maggio è quella di oltrepassarle, giocando per inventare e aprire passaggi. Fare questo è possibile appellandosi a una lingua che unisce popoli e Paesi, ovvero lo spagnolo, tra le più parlate al mondo e tra quelle che la letteratura ha scelto per esplorare a fondo il cuore degli uomini”.

A Torino, dal 9 al 13 maggio, è attesa una delegazione di autrici e autori provenienti dai Paesi del Centro e Sud America, per uno dei progetti più ambiziosi sul piano internazionale che il Salone abbia mai varato. Per realizzarlo, fitte sono state sinergie e relazioni intessute con una serie di soggetti istituzionali – come l’Instituto Cervantes e l’Ambasciata Argentina – e altri con cui il Salone sta lavorando. A questi si aggiunge il festival della letteratura in lingua spagnola di Perugia, Encuentro, punti di riferimento Bruno Arpaia e Giovanni Dozzini.

Quest’idea prende anche forma, diventando La Plaza de los Lectores, con biblioteca, libreria, uno spazio dedicato a istituzioni e rappresentanze dai Paesi e uno da 120 posti per gli incontri.

Il Grand Tour, che porta Marco Pautasso, Nicola Lagioia e i loro ospiti tra librerie e biblioteche, varcando anche i confini del Piemonte per raccontare il Salone nei giorni che precedono la fiera, è anche occasione per incontrare ispanisti, libri, autori, e conoscere aneddoti e storie legate alla straordinaria cultura in lingua spagnola. Tra questi, Ernesto Franco, direttore editoriale di Einaudi, guida i lettori alla scoperta proprio di Julio Cortàzar, di cui è esperto conoscitore. Studioso della cultura ispano-americana, ha curato e tradotto non solo le opere dello scrittore argentino, ma anche quelle di Jorge Luis Borges, Octavio Paz, Álvaro Mutis, Ernesto Sabato e Mario Vargas Llosa. E ancora, Vittoria Martinetto, traduttrice e ispanoamericanista, racconta due esponenti della cultura ispano-americana: Manuel Puig, sceneggiatore argentino arrivato alla fama internazionale con la pubblicazione di Il bacio della donna ragno (1976) e Angelo Morino, traduttore e ispanista, che ha fatto conoscere ai lettori italiani tanti scrittori di quella provenienza culturale.

E già a marzo, precisamente lunedì 18 alle ore 18, al Circolo dei lettori, il pubblico torinese ha la possibilità di scoprire uno tra i più interessanti autori spagnoli di oggi, aspettando il Salone del Libro. È lo scrittore e poeta Manuel Vilas, con il suo primo libro pubblicato in Italia, già caso editoriale nel Paese d’origine al pari di Patria di Fernando Aramburu.

Si tratta di In tutto c’è stata bellezza (Guanda), cronaca intima e sentimentale della Spagna degli ultimi decenni, opera che affronta l’inesauribile capacità di rialzarsi, peculiare degli esseri umani, quell’ostinata volontà di andare avanti anche quando tutto sembra essere crollato. L’incontro fa parte della rassegna Giorni Selvaggi, progetto che unisce Fondazione Circolo dei lettori, COLTI Consorzio Librerie Torinesi Indipendenti, Scuola Holden – Contemporary Humanities, Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri.

Marche, Regione ospite

Le Marche, “regione plurale, hanno al Salone Internazionale del Libro di Torino un posto d’onore, esemplari di un’Italia forte della sua varietà culturale e molteplicità”.

Da Cortázar a Leopardi, dall’autore di libri universali al poeta che 200 anni fa compose L’infinito, uno dei vertici della letteratura mondiale, proprio a Recanati, sua città natale. Ma le Marche sono anche la regione di Gioacchino Rossini, di Raffaello Sanzio, di Paolo Volponi, di Maria Montessori, di Silvia Ballestra.

Grazie alla Regione Marche, il Salone ospita uno stand dedicato con un panel di incontri, arricchito anche dal contributo delle Università degli Studi di Urbino Carlo Bo; dell’Università degli Studi di Camerino, di Ancona e di Macerata; dei festival culturali del territorio, e per discutere di poesia e di grandi intellettuali, donne e uomini di origini marchigiane.

Sharjah, ospite d’onore

Nominata dall’UNESCO Capitale Mondiale del libro 2019, “Sharjah, negli Emirati Arabi, è un gioiello ricco di storia nascosto lungo la spiaggia che si affaccia sul Golfo Persico. Terzo emirato per grandezza sorge su un territorio naturale davvero caratteristico che comprende il secondo deserto sabbioso più grande al mondo, disabitato ma anche in gran parte inesplorato”.

La Sharjah International Book Fair è il culmine dell’attività culturale del Paese: nata nel 1982 è l’evento letterario di primo piano nel mondo arabo. Quarta fiera del mondo, è occasione per incontrarsi e fare networking tra addetti ai lavori di diversi Paesi. Grazie a Sua Altezza Sheikh Dr. Sultan bin Muhammad Al Qasimi, presidente di Sharjah Book Authority (SBA), sono presentate a Torino 40 traduzioni inedite di titoli italiani in lingua araba per promuovere la bellezza della conoscenza e lo scambio tra culture.

I premi letterari

Nel 2018 il Premio Strega Europeo è stato assegnato a Fernando Aramburu, l’autore di Patria, edito in Italia da Guanda, grande romanzo famigliare che ha conquistato anche i lettori italiani. I cinque finalisti sono attesi al Salone per la proclamazione; insieme a loro, anche i vincitori del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

E ancora, il Premio Letterario Internazionale Mondello, curato e promosso per conto del Comune di Palermo dalla Fondazione Sicilia in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, Salone Internazionale del Libro di Torino e Fondazione Andrea Biondo, con cui il Salone ha stretto un forte legame grazie al professor Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Premio Mondello. Come partner del Salone, il premio ha portato a Torino scrittori del calibro di Herta Müller, Cees Noteboom, Marilynne Robinson, Elizabeth Strout e Joe Lansdale. Anche quest’anno il vincitore, che verrà annunciato nelle prossime settimane, arriva Torino. Il giudice monocratico dell’edizione 2019 del Mondello è lo scrittore Giorgio Fontana.

La prima uscita pubblica del vincitore del Premio DeA Planeta, di cui si è tanto parlato, è al Salone del Libro, che ospita anche il Premio Goliarda Sapienza e il Premio Casalini, presieduto da Ernesto Ferrero, entrambi rivolti ai carcerati.

I protagonisti

La lista di anticipazioni in vista della conferenza stampa di aprile, quando il programma del Salone del Libro sarà raccontato nella sua interezza, è a tutti gli effetti un giro del mondo: dal 9 al 13 maggio sono attesi scrittori e scrittrici internazionali che, attraverso romanzi, saggi, inchieste, drammi e poesie, indagano le pieghe del presente e quelle dell’animo umano come nessun altro.

L’inaugurazione

Giovedì 9 maggio “il Salone comincia con una grande lezione di apertura: a prendere la parola è Fernando Savater, uno dei più importanti intellettuali spagnoli di oggi. Conosciuto in tutto il mondo, è tra i filosofi contemporanei maggiormente apprezzati per la sua capacità divulgativa, per la bravura a indagare e raccontare la vita e l’attualità del mondo, a partire dal celebre Etica per un figlio (Laterza). Docente di Filosofia per trent’anni nei Paesi Baschi e a Madrid, ha scritto saggi, in Italia pubblicati da Laterza, che sono un invito a interrogarsi, a farsi domande, a usare la filosofia nella pratica quotidiana”.

Dopo la Spagna è la volta della Russia con Masha Gessen, giornalista e attivista di origini russe, ora residente a New York, “una delle più capaci autrici di reportage letterari in circolazione”. Il suo Il futuro è storia (Sellerio), vincitore del National Book Award 2017, racconta la nuova Russia, nazione che con un sorprendente rovesciamento è diventata modello del pensiero conservatore di destra, sia in America che in Europa. È un reportage straordinario che mette in guardia dalla vulnerabilità delle istituzioni e del potere, e che sancisce la voce di Gessen come una delle più impegnate e coraggiose della scena internazionale.

Dalla Russia all’Africa sub-sahariana di Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura 1986, attivista e scrittore nigeriano di etnia yoruba. Conosciuto come drammaturgo, ha scritto anche poesie, romanzi e saggi, come Aké. Gli anni dell’infanzia (Jaca Book). Appassionato difensore dei diritti umani, dopo aver cercato di negoziare la pace durante la guerra civile nigeriana, alla fine degli anni ’60, ha scontato due anni di prigione in cella di isolamento. Trent’anni dopo, oppositore della successiva dittatura militare, è stato costretto a fuggire dalla sua Nigeria su una motocicletta, perché condannato a morte. Soyinka è uno dei grandi padri della letteratura contemporanea e il più famoso intellettuale africano. Di recente ha strappato la propria green card e abbandonato gli Stati Uniti, in segno di protesta contro Donald Trump e le sue politiche anti-migranti.

Poiché il 2019 è l’anno del centenario della nascita di J.D Salinger, al Salone arriva proprio Matt Salinger, attore e produttore, figlio dello scrittore di Il giovane Holden (Einaudi) che in una recente intervista rilasciata al The Guardian ha svelato l’esistenza di una grande quantità di opere, ancora inedite, del padre. Un’occasione per conoscere qualcosa in più di un autore tanto amato dai lettori quanto schivo e ritroso nel raccontarsi.

La Buchmesse al Salone di Torino

Se a Torino, dal 9 al 13 maggio, arrivano intellettuali e scrittori dal mondo, è anche grazie alla collaborazione con la Frankfurter Buchmesse che si rinnova nel 2019 per la terza volta consecutiva. Con il Goethe-Institut il meglio della cultura tedesca sbarca in città insieme alla delegazione di editori e agenti, ospiti dell’International Book Forum. Tra gli incontri proposti quello con Daniel Kehlmann, autore di storie che hanno spesso come protagonisti uomini alla ricerca della celebrità, come l’insignificante biografo di Io e Kaminski (Voland), o quelli reali di La misura del mondo (Feltrinelli); con Sasha Marianna Salzmann, autrice di Fuori di sé (Marsilio), che, cresciuta a Volgograd e Mosca, vive ora tra Berlino e Istanbul; con Stefan Bollmann, scrittore e docente all’Università di Monaco, il cui ultimo libro, Monte verità (EDT), racconta la prima comunità di utopisti e anticonformisti del Novecento; con Annette Hess, autrice di L’interprete (Neri Pozza), autentico ritratto della Germania post-bellica; e infine con Mechthild Gläser, classe 1986, considerata una delle più promettenti giovani autrici tedesche contemporanee.

Institut français e Salone del libro

“Una relazione speciale lega Francia e Italia, Paesi che molto hanno in comune. La loro storia e cultura sono unite in modo talmente stretto che anche i confini non separano ma si dissolvono nel dialogo”. Per confrontare e intrecciare produzioni letterarie, pensieri e visioni del mondo, ancora una volta l’Institut français, grazie al lavoro di Christophe Musitelli, direttore dell’Institut français Italia e Bernadette Vincent, addetta al settore librario dell’Institut français Italia di Roma, collabora con il Salone, portando a Torino scrittori e scrittrici, editori e agenti francesi.

L’America al Salone

Dopo la Germania e la Francia è la volta degli Stati Uniti. “Per il terzo anno consecutivo il Salone tesse relazioni con Bookselling Without Borders, programma che facilita la presenza in manifestazioni estere delle librerie indipendenti statunitensi. A Torino, quindi, anche un pezzo di America, con seminari, presentazioni e tavole rotonde, per esplorare le tendenze nella narrativa internazionale e scambiarsi idee, promuovere la bibliodiversità e guardare alle diverse produzioni letterarie da molteplici e inedite prospettive”.

L’International Book Forum

È lo spazio di incontro professionale i cui contenuti sono curati da Rebecca Servadio e Mattia Carratello. Aperto al futuro dell’editoria e del mondo audiovisivo italiano e internazionale, l’International Book Forum è la sezione che il Salone dedica alla compravendita di diritti e a cui partecipano addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo.

L’Ibf conferma la sezione professionale Book to Book, realizzata con il supporto di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, luogo di confronto tra l’industria editoriale del nostro Paese e quella internazionale, riproponendo il fortunato modello che nel 2018 ha portato a Torino professionisti provenienti da 36 diversi Paesi.

Nel 2019 si rinnova anche la presenza degli editor internazionali, invitati a confrontarsi con case editrici e agenti, per leggere, conoscere e acquistare opere italiane, e a dialogare con il pubblico del Salone per raccontare il proprio mestiere. Tra loro è atteso Jonathan Galassi, presidente di Farrar, Straus & Giroux, editore tra gli altri di Jonathan Franzen e Mario Vargas Llosa. Membro dell’Academy of American Poets, ha tradotto in inglese i versi di Giacomo Leopardi ed Eugenio Montale.

Book to Screen è invece la sezione specializzata in diritti audiovisivi per il cinema, la televisione e il teatro. Visto che i prodotti di maggior successo sono quelli tratti da libri, l’intento è creare legami e connessioni tra i due mondi. Book to Screen approfondisce nel 2019 il tema Serie di qualità letteraria, affrontando il rapporto tra libri e cinema. In sviluppo, produzione e post-produzione ci sono: l’adattamento televisivo del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco (in onda dal 4 marzo); la serie creata e scritta da Roberto Saviano sulla vita di Muammar Gheddafi; quella in 8 episodi tratta dal Tribunale delle anime di Donato Carrisi; la trasposizione tv dell’omonimo romanzo di Guido Brera, I Diavoli; la seconda stagione dell’Amica Geniale, successo internazionale tratto dalla quadrilogia di Elena Ferrante.

Book to Screen è anche occasione per fare il punto sul mercato in lingua spagnola e per dare il via alla collaborazione con il Torino Film Festival, la Film Commission Torino Piemonte, il Lovers Film Festival con un’anticipazione ad aprile – e il TorinoFilmLab. Forte è anche la sinergia tra Salone e Museo Nazionale del Cinema, che si concretizza in un calendario di proiezioni al Cinema Massimo di film scelti dagli autori che partecipano alla fiera.

30 anni dei Simpson da festeggiare con la Fox

Ma Book to Screen è anche incontri per il pubblico, e grazie a Fox Networks Group Italy nei giorni della fiera si festeggiano i 30 anni dei Simpson, ovvero anni di critica antisistema travestiti da sitcom animata. Scrittori italiani cresciuti negli anni Novanta raccontano i loro episodi preferiti della serie animata creata da Matt Groening e prodotta da Fox, e ne proiettano anche estratti, per capire se oggi siamo ancora lì: tra consumismo, catastrofi climatiche, telegiornali inattendibili, lavori abbrutenti e ideali consolatori della pubblicità.

Lucca Comics & Games

Lucca Comics & Games, il più avanzato esempio di festival crossmediale in Europa, torna al Salone del Libro di Torino per presentare le prime anticipazioni della prossima edizione, che si tiene nella città toscana dal 30 ottobre al 3 novembre. Torino diventa quindi lo scenario per lo svelamento del poster e per l’annuncio del tema del 2019.

Pordenonelegge

Fondazione Pordenonelegge e la Regione Friuli Venezia Giulia propongono anche per il 2019 La Libreria della Poesia, in collaborazione con Librerie Coop e il sostegno di Crédit Agricole Friuladria: “una presenza di volumi di versi come è raro trovare in qualsiasi altro luogo”. Al suo fianco è allestita una Sala della Poesia adibita a incontri con gli autori e letture poetiche: dal giovedì pomeriggio alla domenica si avvicendano alcuni tra i poeti italiani di maggiore rilievo, che presentano novità editoriali, si confrontano su una specifica tematica o sull’opera di un grande del Novecento. È sempre Pordenonelegge, inoltre, a proporre alcuni poeti stranieri che hanno compiuto un percorso significativo in lingua spagnola.

Concorso letterario Lingua Madre

Il Concorso – ideato da Daniela Finocchi nel 2005 e promosso da Salone Internazionale del Libro di Torino e Regione Piemonte – è un premio diretto alle donne straniere (o di origine straniera) che in quattordici anni si è fatto testimone di una società sempre più multietnica e composita, raccogliendo le voci di migliaia di protagoniste del nostro tempo, con i loro sguardi molteplici e il loro desiderio di scrivere, fotografare e tracciare nuove prospettive. Oltre 7000 partecipanti, oltre 100 incontri l’anno, una sempre più ampia rete di contatti e collaborazioni con scuole, enti e associazioni su tutto il territorio nazionale. Le antologie Lingua Madre – Racconti di donne straniere in Italia (ed. Seb27) sono disponibili in tutte le librerie d’Italia insieme ai volumi d’approfondimento sui temi della migrazione curati dal progetto. La XIV edizione è in programma al 32° Salone del Libro, dove ogni giorno si tiene un incontro del Concorso nell’ambito del programma Lingua Madre.

Progetti tematici

L’Europa. Dove siamo. Qual è il vero volto del XXI secolo? Come possiamo fare per abitare degnamente il nostro tempo? Nel 2019 ricorrono i 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, e il Salone propone una riflessione complessa sull’identità culturale europea, con autori e autrici provenienti da Italia, Spagna, Francia, Germania, Romania, dai Paesi scandinavi, dal Sud al Nord Europa, dall’Est all’Ovest, per capire il continente dove siamo nati e cresciuti, e provare così a fissare il suo ruolo in questo tempo. Ma la riflessione comincia ben prima dei giorni di maggio, con due incontri che anticipano il Salone.

Il primo è con Donald Sassoon, professore emerito di Storia Europea alla Queen Mary University of London e allievo di Eric J. Hobsbawm. Considerato uno dei maggiori storici contemporanei, porta a Torino l’ultimo Sintomi morbosi (Garzanti), mercoledì 6 marzo, ore 21 al Circolo dei lettori (via Bogino 9) con il giornalista di il Post Davide De Luca. Si tratta di un saggio che affronta temi di stringente attualità, come confini e nazionalismi, migrazioni e populismi, tutti segnali della crisi dell’Europa per interpretarli senza pregiudizi.

Il secondo è con uno tra gli intellettuali più discussi del nostro tempo, autore di La fine della storia, uscito nel 1992. È Francis Fukuyama che, in dialogo con il direttore di La Stampa Maurizio Molinari, comincia dall’ultimo libro, Identità (UTET), per spiegare i più attuali scenari sociopolitici, segnati dalla forza apparentemente invincibile dei populismi, dall’aggressività dei social media, e dalle pulsioni autoritarie della politica. Lunedì 11 marzo, ore 18 al Polo del ‘900 (via del Carmine 14), l’evento vuole offrire una chiave di lettura per capire l’oggi e immaginare il futuro, quello del mondo e della nostra Europa.

Scienza, futuro e immortalità. Questo il tema del ciclo L’età ibrida, a cura di Giorgio Gianotto per parlare dell’ingresso dell’uomo nell’antropocene, ovvero la prima età geologica in cui le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche del pianeta sono nostra responsabilità. Il futuro, quindi, dipenderà dall’intelligenza con cui sapremo accordare scienza e tecnica al sapere umanistico. E ancora, il secondo percorso curato sempre da Giorgio Gianotto, con Loredana Lipperini e Lucca Comics & Games è occasione per addentrarsi in un terreno luminoso e oscuro allo stesso tempo: diventeremo immortali? Rispondono scienziati, scrittori, fumettisti, autori di fantascienza e di graphic novel, tutti al Salone del Libro.

Donne, pensiero, identità femminile. Il 2017 è stato l’anno del #metoo, lo è stato anche il 2018. Cosa aspettarsi nel 2019? Torna la sezione Solo noi stesse, a cura di Loredana Lipperini e Valeria Parrella, sul pensiero e la condizione femminile, in particolare per affrontare il tema delle Generazioni, perché diverse generazioni di donne possono dare risposte molto diverse alla stessa domanda.

Rabbia e risentimento. Poiché viviamo nell’epoca in cui questi due sentimenti la fanno da padrone, al Salone una sezione è dedicata a Il nostro scontento, per chiedersi come stanno le cose dialogando con gli scrittori, che per la loro natura meglio di altri sanno sondare gli umori collettivi, e mettere così in luce verità e contraddizioni dei nostri mal di pancia. Cinque di loro si addentreranno nei territori di questo diffuso e pervasivo scontento per tornare a raccontarlo. In collaborazione con Tre Soldi di Radio3, al Salone si ragiona anche su questo.

Torna Festa Mobile, il programma di letture a voce alta curato da Giuseppe Culicchia. Gli scrittori che partecipano sono generosi: non presentano il loro ultimo libro, ma rivolgono al pubblico del Salone un invito alla lettura o alla rilettura di romanzi e autori che hanno molto amato, o che li hanno fatti innamorare dei libri. Oltre agli appuntamenti nella nuova Sala Granata del Lingotto, eventi all’interno del Mercato Centrale Torino, che aprirà il prossimo 3 aprile nel cuore di Porta Palazzo.

Anime Arabe. Nel 2019 al Salone si parla molto di città. Aleppo e Mosul, che da millenni erano il simbolo di convivenza tra musulmani, ebrei, cristiani, sono ora macerie, città-fantasma. Eppure, gli abitanti sono ancora lì, tra le rovine di ciò che è stato, e lottano per ricostruire e ritrovare un senso di comunità. Beirut del resto è rinata, in modo complesso, dopo una guerra civile lacerante, e Algeri mostra oggi un volto diverso, a venti anni dalla conclusione di un decennio di guerra civile e fratricida. Anime Arabe 2019, a cura di Paola Caridi e Lucia Sorbera, racconta dunque le città da diverse angolazioni, attraverso l’occhio sorprendente delle tecnologie di ultima generazione e lo sguardo dell’arte e della cultura. Grazie alla Fondazione Merz, la sezione si sposta anche fuori da Lingotto, con Poetry Slam, dj set e concerti di ogni tipo.

Ovviamente, nell’anno dello spagnolo lingua ospite, il Salone dà spazio allo studio della lingua, grazie a Giordano Meacci, scrittore e conduttore di La lingua batte su Radio3, che chiama a raccolta alcuni linguisti italiani a discutere delle tante lingue che parliamo: quelle di teatro, radio, riviste, sceneggiatura, musica, cinema e così via.

“Ancora, continuiamo a capire come la serialità influenza la letteratura e viceversa. Quest’anno sentiamo anche che l’Italia ormai è molto seguita nel mondo: vogliamo farci raccontare dai protagonisti cosa sta succedendo. Francesco Pacifico, per il Salone, cura un focus dedicato alle serie tv”.

“Notai, avvocati e commercialisti hanno in serbo un programma di incontri pensati per riflettere insieme, in tre giornate in cui ciascuna delle professioni prende parola. Tra i temi affrontati, la Costituzione, da esplorare in base a saperi e sensibilità dei diversi ordini”.

Torna il Superfestival, spazio curato da Marco Cassini e Gianmario Pilo, che offre la possibilità al pubblico e ai visitatori professionali del Salone di confrontarsi con gli ideatori di alcune tra le più interessanti manifestazioni culturali italiane. È un’area per sfogliare programmi, approfondire tematiche, ascoltare racconti e aneddoti dei diversi direttori artistici. Le statistiche sui consumi culturali riconoscono nei festival la migliore occasione per conoscere l’Italia, visitare le regioni e divertirsi con la cultura. Il Superfestival è in questo senso una sorta di Italia culturale in miniatura.

Anniversari

E ancora, poiché il 2019 è un anno denso di anniversari, il Salone celebra grandi intellettuali del Novecento, in un viaggio nella memoria utile a trovare buoni pensieri per l’oggi.

Innanzitutto Primo Levi, nato a Torino il 31 luglio 1919, 100 anni fa. Gli eventi per ricordarlo, coordinati dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Primo Levi presieduto da Dario Disegni, prendono il via prima della fiera, precisamente lunedì 15 aprile, ore 18 presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con la lezione di Marco Belpoliti intitolata Il poliedro Primo Levi e arricchita dai disegni live di Pietro Scarnera, in occasione del Centenario Levi e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino. E proseguono al Salone, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, presieduto da Ernesto Ferrero, ed Einaudi, editore storico dello scrittore, con una sezione intitolata Questo è un uomo per raccontare i calpestati, gli emarginati e tutti gli assetati di giustizia del mondo contemporaneo. Perché la dignità di tutti gli esseri umani non è un principio dato una volta per tutte: ogni generazione ha il compito di difenderlo.

100 anni anche per J.D. Salinger, uno dei principali narratori del XX secolo e anche uno dei più elusivi, famoso per essersi ritirato a vita privata, rifiutando ogni apparizione. Come detto in precedenza, è Matt Salinger, figlio dello scrittore, a raccontare qualcosa in più di lui. Da Torino a New York e poi in Sicilia, precisamente a Racalmuto, nell’entroterra agrigentino, perché nel 2019 ricorrono i 30 anni dalla morte di Leonardo Sciascia, lucidissimo critico del nostro tempo, per il quale Christian Raimo cura un tributo.

Nell’ambito di Festa Mobile si festeggiano grandi autori, come lo spirito libero Jack Kerouac, che ci ha lasciati nel 1969. Sono 50 anni che leggiamo le sue geniali storie e al Salone c’è spazio per celebrarle, avventurose, malinconiche e poetiche. All’autore di Sulla strada si aggiunge Hermann Melville perché nel 2019 cadono anche i 200 anni dalla nascita del padre di Moby Dick e Bartleby lo scrivano, che ci ha insegnato che il mare non ha colore, ma è riflesso di noi stessi. E che ci ha raccontato di quello spettro, la balena bianca del suo romanzo più celebre, che si aggira tuttora – e continuerà a farlo per sempre – nelle acque della letteratura.

Nel 2019 molte case editrici italiane compiono gli anni: sono 50 per Sellerio; 40 per e/o; 25 per Fazi e minimum fax; 20 di Fandango Libri; 10 per Bao Publishing; 50 per i Meridiani Mondadori, da festeggiare con Renata Colorni; 50 per Newton Compton; 70 per la Bur; 90 per Bompiani. Non mancheranno le occasioni per festeggiarle.

Incontri professionali

Confermati gli spazi dedicati ai visitatori professionali – editori, bibliotecari, librai, traduttori – e ai loro appuntamenti. Fra questi, L’AutoreInvisibile, ciclo curato da Ilide Carmignani, sulla traduzione come arte dell’accoglienza, preziosa perché consente a una cultura di aprirsi a un’altra senza perdere se stessa. La sezione tematica si divide in tre: I ferri del mestiere sono lezioni, incontri e tavole rotonde, tutti dedicati alla traduzione; A volte ritornano, invece, presenta le più recenti traduzioni dei classici della letteratura, perché ogni generazione è chiamata a reinterpretarli, mentre Lo scrittore e il suo doppio porta alcuni dei nomi più prestigiosi della letteratura internazionale a confrontarsi con il proprio traduttore italiano.

E inoltre, anche gli appuntamenti per alcune delle associazioni di categoria più rappresentative dell’intera filiera editoriale, come la 75° assemblea nazionale dell’ALI, Associazione Librai Italiani Confcommercio Imprese per l’Italia, sabato 11 maggio; l’assemblea nazionale di AIB, Associazione Italiana Biblioteche, lunedì 13 maggio; i convegni e dibattiti promossi da ADEI, Associazione degli Editori Indipendenti; e ancora quelli di AIE, Associazione Italiana Editori che presenta anche, venerdì 10 maggio, il rapporto sullo stato dell’editoria. A questi si aggiungono il Forum del Libro; l’Alleanza Cooperative di Comunicazione; ANARPE, Associazione Nazionale Agenti Rappresentati Promotori Editoriali e ALIR, Associazione Librerie Indipendenti per Ragazzi.

Sono tante le collaborazioni

Fondamentali sono le relazioni con gli inserti culturali italiani TuttoLibri di La Stampa, Robinson di la Repubblica e La Lettura del Corriere della Sera. Quegli stessi imperdibili approfondimenti che arricchiscono il fine settimana dei lettori si traducono in incontri e dialoghi al Salone del Libro; il coordinamento è a cura di Alessandro Grazioli.

“Il Salone del Libro è forte del legame con molteplici interlocutori del mondo della cultura”. Con Scuola Holden – Contemporary Humanities, il Salone ha costruito Le regole del gioco: cosa fare quando hai una buona storia. Che si tratti di un romanzo, un racconto o un fumetto, un cortometraggio o un videogioco, una storia su Instagram o una serie tv: i modi per raccontare qualcosa sono molteplici. Per imparare le regole della narrazione, cinque incontri con altrettanti professionisti dell’universo narrativo che, sulla falsa riga delle lezioni dei College della Scuola, insegnano che cosa bisogna fare se si desidera pubblicare un libro, lavorare nel mondo del cinema, proporre un reportage o creare una storia che possa funzionare su piattaforme diverse.

E ancora, poiché “la cultura chiama la cultura” si consolida la collaborazione tra Salone e Abbonamento Musei, la card annuale all-you-can-visit attiva sia in Piemonte sia in Lombardia che permette di accedere ai musei e alle mostre convenzionate gratuitamente o a tariffe ridotte (elenco completo su: abbonamentomusei.it). I visitatori hanno l’opportunità di accedere all’abbonamento a un prezzo scontato acquistandolo presso la postazione dedicata di Abbonamento Musei in fiera. Inoltre, coloro che sono già in possesso della card godono di una riduzione sul biglietto d’ingresso.

L’Università di Padova, dove hanno insegnato sia Copernico che Galileo, è stata anche la prima a laureare una donna, Elena Lucrezia Cornaro, nel 1678. Con l’ateneo, unico insignito della medaglia d’oro al valor militare per la sua lotta antifascista, e Annamaria Testa il Salone ha messo in piedi un progetto. In occasione dell’800° anniversario dell’Università, che si celebra nel 2022, nei giorni di maggio comincia un percorso di avvicinamento a questa data così importante con illustri autori che arricchiscono il programma.

Anche nel 2019 forte è il legame con i COLTI – Consorzio Librerie Torinesi Indipendenti, che offrono al Salone, presenza, idee, spunti di riflessione e lo rendono ogni anno migliore.

Si confermano solide le relazioni con il Museo Egizio che, con il direttore Christian Greco e il presidente Evelina Christillin, è da tempo vicino al Salone.

Adotta uno scrittore

30 autori, 19 scuole, 1 sede universitaria e 10 carceri di tutta Italia. Questi sono i numeri di Adotta uno scrittore, firmato dal Salone del Libro e sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Per la diciassettesima volta, il progetto offre a studenti e studentesse l’opportunità di confrontarsi direttamente con autori e autrici per esplorare l’universo della produzione letteraria. Coinvolge tutto il territorio piemontese e parte di quello nazionale, scuole di ogni ordine e grado, e rafforza la sua presenza in uno dei luoghi in cui è forse più difficile fare scuola, le carceri. Inoltre, il progetto si rinnova e amplia il proprio raggio d’azione collaborando con il Cesp (Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette), e con il PRAP – Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per il Piemonte, la Liguria e la Valle D’Aosta. Grazie alla Fondazione con il Sud, Adotta uno scrittore arriva a Napoli, Cagliari, Palermo e Potenza.

Bookstock Village

Nel 2019 il Bookstock Village cambia casa, trasferendosi nel Padiglione 2, una novità che porta lo spazio dedicato ai ragazzi e al mondo della scuola nel cuore del Salone. È un grande laboratorio, da oltre 10 anni realizzato grazie al generoso contributo della Compagnia di San Paolo, dove gli autori incontrano i loro giovani lettori. Un invito a sprigionare la propria creatività lungo cinque intensi giorni, nei quali esprimersi per essere protagonisti. Un luogo pensato anche per le famiglie, con servizi dedicati, e dove i docenti possano incontrarsi e confrontarsi con esperti. Il programma, curato da Eros Miari e Fabio Geda, riflette con le nuove generazioni su cittadinanza, democrazia, solidarietà, ambiente, educazione e convivenza, attraverso diverse sezioni e approfondimenti. La prima è Il gioco del mondo, ovvero il programma per i più piccoli che, grazie alle parole e alle immagini di alcuni tra i migliori autori italiani e internazionali, al Salone giocano con il mondo e scoprono il suo gioco. SAGA è Lo Spazio Adolescenti e Giovani Adulti, che accoglie ragazzi dai 13 ai 18 anni provenienti da diverse parti d’Italia, in veste di autori e lettori e anche di librai. Curano la libreria, spazio pensato apposta per loro, dove consigliano libri ai coetanei e fanno conoscere a insegnanti e genitori che cosa preferiscono leggere. Impegnati nell’attività di alternanza scuola-lavoro, gestiscono anche gli spazi del Bookstock Village e si raccontano sul Bookblog, coordinato da Augusta Giovannoli e realizzato in collaborazione con La Stampa. Se nella libreria gestita dai più giovani capiamo cosa leggono i ragazzi, l’incontro di apertura del corso per docenti Educare alla lettura è per comprendere cosa gli insegnanti propongono in lettura agli adolescenti. E poi il Salone, in collaborazione con il Cepell – Centro per il libro e la lettura, sta lanciando un questionario rivolto ai docenti delle scuole superiori e presentato con un convegno al Salone, per tentare una mappatura, individuare un canone, capire se esistano scelte comuni. E ancora, tanti incontri con i protagonisti del mondo dell’educazione.

Tra gli ospiti del Bookstock Village, Mechthild Gläser, Delphine Bournay, Patrice Lawrence, Nicky Singer, Sophia Rey, Raúl Nieto Guridi. E per festeggiare l’allunaggio, l’incontro con l’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni.

E ancora Nati per leggere, il più noto e diffuso progetto nazionale di promozione della lettura per bambini in età prescolare, compie vent’anni, celebrati con una grande festa di compleanno. Il comitato nazionale Nati per leggere sta lavorando a una bibliografia 20 libri per 20 anni, mentre per l’occasione la casa editrice Fatatrac ripubblica a maggio Gocce di voce, realizzato nel 2006 in occasione di Torino Capitale mondiale del libro. A tutto questo si aggiunge il raduno nazionale dei tanti lettori volontari che in questi vent’anni hanno fatto grande il progetto e l’hanno portato in ogni parte d’Italia.

Bologna Children’s Book Fair partecipa con una Extraordinary Library, curata dall’Accademia Drosselmeier, dal titolo HERSTORY. Non HIStory ma HERstory, una storia al femminile contenuta nei libri che raccontano donne del passato, del presente, reali, immaginate, bambine, ragazze, occidentali, orientali. 200 titoli che parlano di donne di ogni latitudine. Libri di storie di donne, libri scritti da donne, libri illustrati e pubblicati da donne.

Torna il Buono da leggere per gli studenti piemontesi in visita con la classe, grazie alla Regione Piemonte che finanzia quindicimila buoni da 10 euro da spendere negli stand e nelle librerie del Salone riservati a studenti di ogni ordine e grado, dalla primaria fino alla secondaria di secondo grado.

Diecimila biglietti per le scuole secondarie piemontesi. Anche quest’anno l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte mette a disposizione delle scuole secondarie piemontesi diecimila biglietti, che saranno distribuiti nel corso della procedura di prenotazione della visita delle classi sul sito del Salone.

Silent Book Contest 2019 – Gianni De Conno AWARD

La mostra dei finalisti del concorso internazionale per libri senza parole approda per la prima volta al Salone dopo aver fatto tappa al Bologna Children’s Book Fair 2019, occasione per annunciare in anteprima il vincitore della VI edizione. Si tratta del primo concorso internazionale dedicato al libro senza parole, organizzato da Comune di Mulazzo, Associazione Montereggio Paese dei Librai, IOB International Organisation of Book Towns, in collaborazione con: BCBF Bologna Children’s Book Fair, Carthusia Edizioni e Salone Internazionale del libro di Torino. Con il patrocinio di IBBY Italia, sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura.

Il Salone Off. La festa dei libri nei quartieri

Il Salone Off illumina i quartieri di Torino e 16 Comuni della Città Metropolitana. Arrivato alla sedicesima edizione, propone iniziative di giorno e di sera, per esplorare lo spazio urbano e il territorio della città attraverso la lente dei libri e della cultura. Perché il Salone Off è una grande festa, fatta di incontri, dialoghi, reading, spettacoli, concerti, proiezioni di film e documentari, mostre, degustazioni, passeggiate letterarie e workshop per tutte le età, tra 8 Circoscrizioni e ancora ad Alpignano, Chieri, Chivasso, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Pecetto, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Rivalta, Rivoli, San Giorgio Canavese, San Mauro Torinese e Settimo Torinese. Coinvolge anche le scuole, con seminari e dibattiti, letture e laboratori.

Anticipazioni

Torna CarminaOff, ideato e realizzato dall’associazione Mettre en pratique la poésie di Gabriella Giordano che veste i quartieri di Torino con i versi dei poeti spagnoli e ibero-americani, in omaggio alla lingua ospite 2019. Inoltre, nelle stazioni della metropolitana di Torino, il progetto Metro Poetry dell’associazione Yowras trasmette i versi dei poeti più amati, non solo spagnoli.

Pagine in corsia e Voltapagina

Tra gli altri appuntamenti che uniscono più Circoscrizioni all’insegna del libro, torna Pagine in corsia, l’iniziativa a carattere sociale con letture ad alta voce nei reparti e negli atrii per i pazienti in attesa e per i ricoverati degli ospedali di Torino. E con il Salone Off riprende anche Voltapagina, capostipite delle numerose iniziative sociali del Salone e non solo, che dal 2007 porta gli autori della narrativa italiana ospiti del programma del Salone a incontrare gli ospiti delle carceri di Torino e del Piemonte per parlare di letteratura.

Il Salone a BookCity Milano

Il 2019 segna l’inizio della collaborazione tra due progetti che caratterizzano la vita culturale di Torino e di Milano: il Salone Internazionale del Libro di Torino e BookCity Milano.

BookCity Milano è la grande festa partecipata dei libri, autori e lettori e dell’editoria, promossa dall’Associazione BookCity Milano, fondata da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

“Per dare vita a una nuova e felice sinergia e rafforzare così il legame tra le due città, il Salone porta a Milano il meglio della letteratura contemporanea italiana in due grandi incontri”.

Grand Tour

“Per presentarsi ai lettori e al pubblico di Torino e dintorni, il Salone va in tour, anzi in Grand Tour, partendo anche per Genova e raggiungendo Novara”. Dopo l’ esperienza dello scorso anno, vengono riproposti incontri nelle librerie, Biblioteche Civiche e istituzioni culturali torinesi che vedono protagonisti il direttore editoriale Nicola Lagioia, Marco Pautasso e un ospite ogni volta diverso, che raccontano in svariate tappe tra fine marzo e aprile, progetti, anticipazioni, curiosità sul Salone atteso dal 9 al 13 maggio 2019.

E in questo contesto, oltre ad alcune presentazioni di novità editoriali, è prevista l’occasione per conoscere, approfondire e riscoprire la lingua spagnola, grazie al contributo di ispanisti, in un ideale percorso di avvicinamento alla kermesse del Lingotto. Il Grand Tour è promosso dal Salone internazionale del Libro e dalla Fondazione Circolo dei lettori in collaborazione con COLTI, le Biblioteche Civiche Torinesi, lo SBAM (Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino).

Aspettando il Salone del libro

Oltre ai già citati Donald Sassoon, Francis Fukuyama, Manuel Vilas e Marco Belpoliti, aspettare il Salone del Libro significa grandi incontri pubblici e nelle scuole della città.

Davide Longo è ospite del Liceo Majorana, la mattina di venerdì 8 marzo,  per un incontro con gli studenti a partire da Il grande Gatsby, in collaborazione con Holden Classic e TorinoReteLibri; Marcello Fois, invece, si reca all’Istituto Avogadro, mercoledì 14 marzo, per un’inedita lettura di I promessi sposi, in collaborazione con TorinoReteLibri; e ancora, l’incontro firmato Holden Classic con Raffaele Riba intorno al capolavoro di Joseph Conrad, Cuore di tenebra, martedì 12 marzo, presso il Liceo Scientifico e Linguistico Giordano Bruno di Torino.

Javier Sierra, scrittore e giornalista spagnolo, indagatore dei misteri della storia, porta il suo La cena segreta (DeA Planeta) sia al Circolo dei lettori giovedì 14 marzo, ore 17, nell’ambito di Leonardo Da Vinci disegnare il futuro, sia al Liceo Cattaneo, venerdì 15 marzo, in collaborazione con Scuola Holden e TorinoReteLibri.

Christopher Paolini, entrato nel Guinness dei Primati come più giovane scrittore di bestseller al mondo, incontra gli studenti del Liceo Scientifico Statale Filippo Juvarra di Venaria Reale, giovedì 14 marzo, in dialogo con Marco Magnone. Il suo primo libro fantasy, Ergon (Rizzoli), volume che inaugura il celebre Ciclo dell’Eredità, l’ha scritto a soli quindici anni.

Lionel Shriver, nata a Gastonia, in South Carolina, con il nome di Margaret Ann Shriver, ha cambiato nome a quindici anni per tenersi alla larga dallo stereotipo della “ragazza con il nastro rosa tra i capelli che sposa il fidanzatino di scuola e diventa una casalinga con le guance rosse come due mele”. L’incontro al Circolo dei lettori mercoledì 20 marzo, ore 21 è intorno a I Mandible. Una famiglia, 2029-2047 (66thand2nd), in dialogo con Elena Varvello.

E proprio Elena Varvello è la protagonista dell’incontro di mercoledì 10 aprile, presso l’Istituto Majorana di Grugliasco, su Una questione privata di Beppe Fenoglio, in collaborazione con Holden Classic e TorinoReteLibri.

Joe Mungo Reed con Magnifici perdenti (Bollati Boringhieri), è giovedì 11 aprile, ore 18 al Circolo dei lettori, in occasione del Centenario Fausto Coppi in dialogo con Enrico Brizzi.

Aspettando il Salone del Libro arriva anche in Sicilia. L’incontro con Antonio Manzini, targato Leggo. Presente Indicativo, è venerdì 29 marzo, ore 21.15 al Teatro Verga di Catania (via G. Fava 32), a partire da Rien ne va plus (Sellerio), interviene Giuseppe Lorenti, letture di Manuela Ventura, accompagnamento musicale di Renato Mancini. L’evento è a cura dell’Associazione Leggo. Presente Indicativo in partnership con il Salone Internazionale del Libro di Torino, Teatro Stabile di Catania, Sellerio editore.

Il Salone in viaggio

Il Salone fa i bagagli per mettersi in viaggio, in compagnia di alcuni scrittori italiani, “per creare sinergie e tessere relazioni con realtà internazionali”. Va a Madrid giovedì 4 aprile, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura diretto da Laura Pugno; vola in direzione Buenos Aires giovedì 25 aprile, grazie a Donatella Cannova, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, per incontri e dialoghi in collaborazione anche con la Feria Internacional del Libro de Buenos Aires, e dare il via a Quadrante Sud, progetto pensato insieme che porta tutto l’anno scrittori italiani nella capitale dell’Argentina; infine il Salone raggiunge Londra, in occasione del FILL – Festival of Italian Literature in London, coordinato da Marco Magini, Claudia Durastanti e Marco Mancassola, e per consolidare i propri legami con l’Istituto Italiano di Cultura diretto da Marco Delogu.

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