Allie Brosh è l’autrice di un blog di grande successo (diventato un libro), in cui ha raccontato con auto-ironia se stessa e la sua malattia tramite un piccolo pesciolino dalla maglia rosa…

Il blog di Allie Brosh, Hyperbole and a Half, fondato nel 2009, è seguito da oltre un milione e mezzo di visitatori al giorno. L’autrice ha iniziato a raccontare, con ironia (e non solo), la sua vita: dalle avventure della sua infanzia e del suo stupido cane alle sfide che ha dovuto affrontare nell’età adulta, tra queste la depressione.
Grazie al programma Paintbrush, la Brosh ha scelto di raccontare se stessa tramite un piccolo pesciolino dalla maglia rosa: “Il personaggio che ho disegnato, perché rappresentasse me stessa nelle mie storie, ha un aspetto simile a quello di un animale e questo mi ha concesso alcune libertà narrative: poter mantenere un certo distacco tra storia e narratore ed essere molto più sciocca. È un’impronta di me stessa, non di come appaio, ma di come sono. In fondo al cuore io sono questa assurda, strana cosa”, ha raccontato.
Dopo un periodo di pausa dovuto alla malattia, Allie è tornata a farsi sentire nel maggio 2013. “Ho sempre utilizzato l’umorismo come un meccanismo di sopravvivenza. Alcune persone che sono depresse esprimono se stesse attraverso la poesia o la musica, alcune dipingo immagini profonde ed evocative. Io ho espresso la mia depressione capovolgendola e ridendoci sopra. Nella tragedia c’è davvero molta commedia”, ha spiegato Allie Brosh a chi le ha chiesto perché aveva deciso di raccontare il suo dolore attraverso un fumetto.
Dal seguitissimo blog è stato tratto un libro, “Un’iperbole e mezza”, appena pubblicato in Italia da Magazzini Salani.
Ed ecco un estratto, dal capitolo “Guida per cani alla comprensione di concetti elementari”
Quello che posso dirti è che quasi nessuna delle cose che ti fanno paura è davvero pericolosa, mentre molte delle cose che non ti fanno paura sono mortali.
Quello che segue è un elenco incompleto (non mi è possibile trattare singolarmente ogni oggetto esistente al mondo), ma dovrebbe esserti utile come punto di partenza:
Tronchesine: Come avrai notato, tagliarti le unghie è un evento traumatico che richiede tre persone, un asciugamano da spiaggia e un tubetto di formaggio da spalmare. Ma perché? Perché dev’essere così? Non so cosa credi che ti facciamo, ma ti giuro che non è quello che pensi. Perché qualunque cosa tu immagini, dev’essere terrificante. È l’unico modo per spiegare quanto sia traumatica per te quest’operazione. In realtà noi cerchiamo solo di accorciarti le unghie in modo che, quando salti addosso alla gente dando zampate o quando ti metti a saltellare sui pavimenti di legno senza nessun motivo, i danni che fai siano minimi.
Statua del cavallo: Lo so, lo so: sembra proprio un cavallo. Ma non lo è. Le statue possono ingannare. È troppo complicato spiegarti perché esistono statue che raffigurano cavalli, ma devi fidarti di me: quella statua non è un vero cavallo e non può farti del male. Ti giuro che non ti mentirei mai.
Tagliaerba: Il tagliaerba è sorprendentemente pericoloso. Sì, fa un rumore buffo e non ti ha ancora fatto niente di male, ma solo perché io ti chiudo in casa prima di accenderlo. Sai, io vedo nel futuro e so che cosa succederebbe se ti lasciassi giocare con il tagliaerba.
Aspirapolvere: Nonostante sia praticamente uguale al tagliaerba, l’aspirapolvere non è pericoloso. Diversamente dai tagliaerba, gli aspirapolvere sono del tutto incapaci di trasformare le tue zampe in carne trita. È strano che ti faccia così paura l’aspirapolvere e che il tagliaerba ti sia così simpatico.
Palloncini: Ti ricordi quando abbiamo fatto quella gita in auto insieme e ci siamo fermati per fare una passeggiata a Ritzville? E ti ricordi che era divertente, perché era Halloween e c’erano un sacco di decorazioni paurose da guardare? E a un certo punto, fra tutte le decorazioni davanti a cui siamo passati – tutti gli scheletri, i ragni giganti, i cadaveri lampeggianti, urlanti, semoventi -, per un palloncino del cazzo ti è venuto uno spavento e sei schizzato via, facendomi volare in mezzo alla strada con uno strattone? Perché è successo? Stava solo oscillando, innocuo, legato a un ramo a cinque o sei metri d’altezza. Ti dirò un segreto sui palloncini: sono fatti principalmente d’aria. La parte spaventosa è solo un trucco.
(continua in libreria)

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