“Le signore in nero” di Madeleine St. John (1941 – 2006), tradotto per la prima volta in Italia, unisce quattro donne in una divisa nera da commesse: la loro unica occasione di indipendenza. A Sidney, negli anni Cinquanta, tra party, vestiti e nuove consapevolezze, le protagoniste vivono il momento magico in cui si decide chi si vuole essere davvero…

Negli anni Cinquanta, a Sidney, i manichini sfoggiano gonne a balze e corpetti arricchiti da accessori preziosi, e il Goode’s è uno dei più grandi magazzini della città dove trovare l’ultimo abito di tendenza. È questa l’ambientazione de Le signore in nero di Madeleine St. John, pubblicato per la prima volta in Italia da Garzanti, con la traduzione di Mariagiulia Castagnone.

Quattro le donne protagoniste di questo libro: Lesley che sogna di continuare a studiare, anche se il padre non ne vuole sapere; Patty che sente di valere qualcosa solo a lavoro, mentre a casa il marito la tratta come se non esistesse; Fay che si sente sola, e per migliorare la sua situazione si rifugia nel lavoro; infine, a sorvegliarle c’è Magda, che le sprona a inseguire i loro desideri e a trovare il proprio stile nel vestire, a coltivare l’idea che una donna possa raggiungere qualsiasi obiettivo.

St John Le signore in nero

St John unisce le quattro con una divisa nera (che dà il nome al libro): Lesley, Patty, Fay e Magda lavorano da Goode’s, che è anche la loro unica occasione di indipendenza. Mentre consigliano le clienti su tessuti e modelli, nel loro intimo coltivano sogni di libertà, di un ruolo diverso da quello di figlia, moglie e madre.

Per tutte sono in arrivo dei cambiamenti e delle opportunità inaspettate. Tra party, nuovi vestiti e nuove consapevolezze, le ragazze vivono il momento magico in cui si decide chi si vuole essere davvero.

Può interessarti anche

Un’esperienza che, forse, la stessa autrice vive in prima persona: emigrata a Londra, lavora in librerie di Notting Hill e antiquari di Portobello Road. Nonostante oggi sia considerata una delle più grandi autrici del Novecento, la sua fama arriva tardi, tanto che nel 2006 muore in solitudine in un ospedale della capitale inglese. Robinson descrive la St. John, nata in Australia nel 1941, come “colta, eccentrica e dal carattere feroce“.

Le signore in nero (1993) è il suo romanzo d’esordio, seguito da A Pure Clear Light (1996), The Essence of the Thing (1997) e A Stairway to Paradise (1999). Il fil-rouge che attraversa tutti i suoi libri, precursori di un’epoca di cambiamento, è il femminismo. St John scrive di donne forti che inseguono i loro sogni, che cercano il loro posto nel mondo.

Da Le signore in nero è stato tratto un film nel 2018 diretto da Bruce Beresford, regista di A spasso con Daisy. e un musical nel 2015.

Abbiamo parlato di...