Cresce l’allarme tra scrittori, librai ed editori. Preoccupati per l’eventuale acquisizione anche gli agenti letterari. Mentre Adelphi…

Persino il ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini (autore Bompiani, gruppo Rcs Libri) si è detto “molto preoccupato” per la sempre più probabile acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori. E mentre cresce l’allarme tra scrittori, librai, editori (compresa Elisabetta Sgarbi, a capo della Bompiani, che a Repubblica ha dichiarato: “E’ un terremoto. Cosa ne sarà dell’identità delle case editrici? E come reagiranno gli scrittori?) e agenti letterari, e in attesa che l’Antitrust prenda posizione (sempre che l’offerta venga accettata), abbiamo selezionato alcune delle conseguenze dell’eventuale acquisizione.

Dati alla mano, se andasse in porto l’acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori, il risultato sarebbe la più grande concentrazione libraria in Europa, pari a circa il 40% del mercato librario italiano.

I marchi dei due gruppi, per fare solo due esempi, nel mercato dei tascabili insieme sfiorerebbero il 70%, e pubblicherebbero il 25% dei testi scolastici.

Anche tra gli agenti letterari c’è preoccupazione. Il motivo è semplice: tra le altre cose, infatti, la minore concorrenza diminuirebbe le aste tra case editrici. Dunque, è dietro l’angolo il rischio di minori introiti per le agenzie (e gli autori). Lo ha fatto notare anche Stefano Mauri (GeMS, editore de IlLibraio): “Gli agenti letterari che mettono all’asta i libri non hanno interesse a ritrovarsi con un unico contendente. E gli agenti italiani hanno modo di osservare più da vicino le dinamiche del Paese e hanno di solito una visione più aggiornata su chi fa bene il proprio lavoro e chi meno. La capacità di pubblicare qualità non è né inversamente proporzionale alle dimensioni, come vuole un cliché intellettuale, né direttamente proporzionale come vuole il cliché economico…”.

Stando a Il Fatto Quotidiano, Roberto Calasso e gli altri soci di minoranza di Adelphi (che in tutto hanno il 48% del prestigioso marchio, di cui Rcs Libri ha il 52), potrebbero, con la precedenza che si deve ai soci di minoranza, sfilarsi. A questo proposito, stando all’Espresso, Calasso “dispone di un diritto di prelazione” in caso di cambi di controllo azionario in Rcs. Dunque, “potrebbe anche sgarciarsi” in caso di acquisizione. Per ora, però, si tratta solo di retroscena…

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