Da oggi, Silvia Zucca ci racconterà storie in cui l’amore e l’astrologia s’intrecciano. E lo farà segno per segno, ogni venerdì. Lei è l’autrice di “Guida astrologica per cuori infranti”, in uscita l’8 giugno, uno dei romanzi più attesi dell’anno, amato dai librai che l’hanno letto in anteprima e in corso di traduzione in tutto il mondo, Stati Uniti compresi…

Prima che a qualcuno venga in mente di chiederlo, sono una ragazza normale.
Oddio, ragazza… ho i miei trentacinque, ma la ragazzitudine ormai è uno stato d’animo, non una questione di anagrafe.
Definire normalità, invece, è tutto un altro paio di maniche…
Come tutte le ragazze (d’ampio termine) normali, desidero la felicità e, anche qui, «normalmente» coincide con l’assunto: trovare-l’uomo-giusto-e-accasarsi-il-più-presto-possibile.
Praticamente facile come dire supercalifragilistichespiralidoso.
Ma io non demordo e, visto che nella vita non bisogna avere preconcetti, stasera Mr Giusto ho deciso di cercarlo in uno Speed Date.
È un po’ come partecipare a Okay il prezzo è giusto, o al vecchio Gioco delle Coppie ma, visto che siamo nel 2015, tutto si svolge a una velocità supersonica.
Trecento secondi per capire se vale la pena frequentare la persona che ti sta davanti, altrimenti grazie e arrivederci.
Bisogna essere scaltri, svegli, funamboli della comunicazione precoce, istrionici venditori porta a porta, quel tanto da farci meritare il bacio accademico di Giorgio Mastrota.
Poche domande mirate. Le domande giuste per stanare Mr Giusto o i suoi fac-simili.
La maniaca del portafogli a fisarmonica chiederebbe del lavoro, col rischio di sorbirsi 300 secondi di monologo sui massimi sistemi o sul funzionamento – oh, ma che interessante! – di uno scarico di ultima generazione. Quella più fantasiosa si butterebbe a pesce sugli hobby e, certo, anche se scoprire che il tizio fa collezione di insetti rari o costruisce orologi a cucù sarebbe utile (e sicuramente mi farebbe risparmiare tempo), io mi riservo di porre un’altra domanda.
Quella fondamentale. L’unica che abbia davvero senso per me.
«Di che segno sei?»
Prima che mi cataloghiate come pazza, o invariabilmente New Age, sappiate che la pratica della discriminazione astrologica può aiutare parecchio per fare una prima, ampia scrematura. Conoscere le caratteristiche base dei segni zodiacali, e di seguito individuarle negli uomini che ti si presentano, è un aiuto in più a dribblare le fregature.
Questo tizio che ho davanti, per esempio, col suo colorito marron Baywatch e l’aria ruvida del cowboy che non deve chiedere mai, l’avrei detto subito io che era un Ariete.
L’avevo già notato all’ingresso, spalle ampie e culetto scolpito.
Eh… sarebbe decisamente un Sì, se fossi una di quelle che si lasciano ingolosire dalle toniche terga. Voglio dire, chiaro che una, almeno una volta nella vita, se lo concede anche, un giro in giostra con un tipo che, sì, non sarà il più brillante degli oratori, guarda solo film in cui ci sia un minimo di tre sparatorie, nel cast ci sia Rambo o per lo meno Steven Seagal, ma è dotato di un lato B che il David di Michelangelo piangerebbe d’invidia.
E quindi cincischio con la penna accanto al suo nome, tentata di metterci un asterisco, piuttosto che tirarci una riga sopra, mentre lui mi descrive le sue prodezze virili di scalate, rafting e immersioni subacquee in atolli di cui neppure ho mai sentito parlare.
Figo.
Se non fosse che, uscendoci, dovrei andarci anch’io, perché le membra arietine non sono temprate da estenuanti ma sicure sessioni in palestra, quanto piuttosto da quegli sport che definire estremi sarebbe come dire che Jury Chechi faceva qualche piroetta.
Ovvio che così quel sederino potrò ammirarlo spesso. Magari durante una lunga cordata in montagna, o appena prima di lanciarmi con lui col paracadute, o inguainato in un bello slippino decathlon, quando mi inviterà a tuffarmi in un corroborante quanto ghiacciato lago norvegese.
Non sono una fanatica dell’assunto «morire d’amore», perciò devo chiedermi se davvero desidero uscire con uno per cui il free climbing potrebbe rientrare nel concetto di passeggiata romantica.
Che poi, boh, fossi un’antropologa, desiderosa di studiare l’uomo nei suoi primi stadi evolutivi, potrebbe anche essere. Visto che è risaputo che l’Ariete è un personaggio basico, di quelli che ancora potrebbero stupirsi di fronte a meraviglie quali la scoperta del fuoco o l’invenzione della ruota; ma, se appena appena sei meno di bocca buona, proprio non ti va giù che sia geneticamente impossibilitato a cogliere sfumature quali il comune senso dell’igiene o la galanteria, che giudica inopportuni sintomi di promiscuità sessuale.
E qui mi pare che oltre al fisico scolpito, be’… ci sia poco altro.
L’aneddoto che mi sta raccontando è costellato di BANG, ZUM, FRSSH e tutta la fiera dell’onomatopeica, a cui io, in quanto donna, e quindi per lui poco più di un’ameba senziente, sono invitata a mettere pochi segni d’interpunzione facendo di sì col capo. Tarzan doveva essere dell’Ariete, e forse anche Chewbecca.
Quando la campanella sancisce la fine dei 300 secondi a nostra (o meglio sua) disposizione, lui si alza energicamente e scatta verso il tavolo della bionda qui accanto, senza quasi salutare.
Ecco l’Ariete predatore, perché, alla faccia di quelli che dicono che gli uomini non sarebbero multitasking, tra le sue doti c’è anche quella della poligamia.
Rivolgo un ultimo sguardo, corredato di sospiro, al suo lato migliore, per poi calare con decisione la penna sul suo nome, per cancellarlo dalla lista.

Grazie. E avanti il prossimo.

IL SITO UFFICIALE

SilviaZucca

IL LIBRO E L’AUTRICE – Guida astrologica per cuori infranti (Nord, in uscita l’8 giugno) è un romanzo irresistibile come la sua protagonista, Alice Bassi, trentenne tenera e pasticciona alla ricerca dell’anima gemella, e brillante come la sua autrice, Silvia Zucca, che dopo una vita da traduttrice ha deciso di esordire nella narrativa con una storia che vi conquisterà.

SilviaZucca

L’autrice 

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