Dal 4 al 9 maggio, a Trieste, la settima edizione del festival “Scienza e Virgola”. Il direttore artistico Paolo Giordano sottolinea la “necessità di includere il maggior numero di prospettive ed esperienze diverse, per garantire nel presente complesso che stiamo vivendo una visione autentica di chi siamo e di dove ci troviamo: la scienza è chiamata a rileggere il proprio rapporto con la società e a interrogarsi sul proprio impatto, tanto a livello collettivo quanto sulle singole esistenze” – Il programma e i protagonisti
Dal 4 al 9 maggio, a Trieste, si tiene la settima edizione di Scienza e Virgola, il Science and Media Festival organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA. La direzione artistica è stata affidata allo scrittore Paolo Giordano, che ha voluto ribadire la necessità di “includere il maggior numero di prospettive ed esperienze diverse, per garantire nel presente complesso che stiamo vivendo una visione autentica di chi siamo e di dove ci troviamo“.
La democratizzazione della conoscenza passa per sei giorni di incontri, confronti, eventi esperienziali, focus sull’editoria scientifica, spettacoli, proiezioni, degustazioni, laboratori per adulti e bambini. In programma dialoghi sui temi del nostro tempo: fra attuale e universale, fra storia e storie personali.
Il direttore artistico del Festival conversa – venerdì 5 maggio alle 21 nell’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste – sul tema della genitorialità con la scrittrice Antonella Lattanzi (che abbiamo intervistato in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Cose che non si raccontano) e il professor Giuseppe Ricci, Direttore della Clinica Ostetrica-Ginecologica e Direttore Fisiopatologia Riproduzione Umana e Procreazione Medicalmente Assistita, Università di Trieste – IRCCS Burlo Garofolo.
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Sabato 6 maggio, alle 18.15 all’Antico Caffè e libreria San Marco di Trieste, Giordano parla con la giornalista e filmmaker Francesca Mannocchi di mondi lontani e vicende private al centro del libro dell’autrice Bianco è il colore del danno (Einaudi).
Sulla necessità di una “scienza gentile” e inclusiva verte invece l’incontro del 7 maggio dalle 17.30 all’Antico Caffè e libreria San Marco con Sheila Jasanoff, voce rilevante a livello mondiale per le sfide globali del nostro tempo e vincitrice dell’Holberg Prize Board 2022, oltre che fondatrice del Programma su scienza, tecnologia e società alla Harvard Kennedy School.
Il direttore della rassegna partecipa inoltre alla presentazione dell’ultimo film di Paolo Virzì, Siccità, che l’ha visto tra gli sceneggiatori. La proiezione del film ha luogo domenica 7 maggio alle 21.30 al Teatro Miela, insieme a Daniele Terzoli del Consiglio Direttivo della Cappella Underground.
Il Festival è anche una vetrina per una sequenza di presentazioni editoriali, a cominciare dall’incontro con il fisico iraniano naturalizzato statunitense, Cumrum Vafa. Medaglia Dirac 2008, ordinario di matematica e filosofia della natura all’Università di Harvard, è fra i massimi esperti mondiali della teoria delle stringhe.
Sabato 6 maggio, alle 17 negli spazi della Libreria Lovat di Trieste lo scienziato presenta il suo ultimo saggio Enigmi per decifrare il mondo (Dedalo) in un dialogo con il docente di fisica teorica alla SISSA Giuseppe Mussardo (che ha curato la traduzione italiana del libro).
Sabato 6 maggio hanno luogo tre presentazioni al Festival: si parte alle 9.30 al Bioma, Area Marina di Miramare, con Senti chi parla (Codice edizioni) di Francesca Buoninconti, intervistata da Lorenzo Peter Castelletto, in un evento in collaborazione con il Festival Mare Dire Fare. Un’incursione nel mondo della comunicazione animale, fra pesciolini muti, o presunti tali, e camaleonti policromi.
Alle 11 alla Libreria Ubik viene presentata una novità Mondadori: il libro La cura inaspettata. L’HIV da peste del secolo a farmaco di precisione, firmato da Alessandro Aiuti, figlio del noto immunologo Fernando Aiuti e vicedirettore dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica di Milano, con la biotecnologa Annamaria Zaccheddu, impegnata nell’area comunicazione della Fondazione Telethon.
E alle 15, presso la Libreria Lovat, si tiene la presentazione di C’è chimica in casa (Mondadori): l’autore, divulgatore scientifico e influencer Ruggero Rollini dialoga con Alessandro Tavecchio dell’Ufficio Comunicazione della SISSA per spiegare come tutto ciò che vediamo, tocchiamo e odoriamo è fatto di chimica.
Domenica 7 maggio, alle 15.30 alla libreria Ubik, l’astrofisica Silvia Kuna Ballero presenta Travolti da un atomico destino. Perché non ci fidiamo del nucleare (Chiarelettere). Con un approccio scientifico rigoroso, ma senza trascurare gli aspetti sociali e comunicativi, l’autrice ripercorre gli sviluppi del nucleare militare e civile.
Lunedì 8 maggio, alle 18.30 nell’Antico Caffè San Marco, riflettori puntati sul saggio Pensieri della mosca con la testa storta (Adelphi) del neuroscienziato Giorgio Vallortigara. In dialogo con il matematico e traduttore Luigi Civalleri, l’autore avanza la tesi che le forme basilari dell’attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli.
Martedì 9 maggio, alle 17 nella Libreria Lovat, l’illustratore Dario Grillotti, coautore de La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra (Feltrinelli), presenta la sua graphic novel in un dialogo con Stefano Fabris, fisico del CNR, e Francesca de Ruvo, comunicatrice della scienza in forze alla SISSA.
Collegato a saggi e pubblicazioni anche l’evento serale di domenica 7 maggio, al Teatro Miela alle 20.30: Un altro futuro è possibile vede dialogare, con la moderazione della giornalista Francesca Iannelli, il divulgatore scientifico e giornalista Roberto Paura, autore di Occupare il futuro (Codice edizioni) e il biologo e divulgatore scientifico Danilo Zagaria, finalista al Premio Galileo con In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene (Add edizioni).
Nell’ambito del Festival un piccolo focus è dedicato al cosiddetto “umanesimo scientifico”, con due incontri: il primo, sabato 6 maggio alle 16 all’Antico Caffè San Marco, propone il dialogo fra Guido Saracco, dal 2018 Rettore del Politecnico di Torino, e la ricercatrice Mariacristina Sciannamblo, coordinati da Giuseppe Tipaldo, docente di “sociologia della pseudoscienza”; il secondo, martedì 9 maggio alle 18.15 sempre nella stessa location, mette invece al centro della conversazione “I promemoria di Italo Calvino per affrontare il Terzo Millennio”. Ne L’innovatore Rampante (Luiss University Press), Andrea Prencipe e Massimo Sideri suggeriscono infatti di usare il Metodo Calvino, che si basa sulla interazione tra gli opposti per interpretare il millennio che viviamo.
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Il documentario dedicato a Margherita Hack, importante figura del panorama scientifico e della città di Trieste, sigla la serata inaugurale di Scienza e Virgola 2023: giovedì 4 maggio al Teatro Miela alle 21 si proietta Margherita. La voce delle stelle. Il film, realizzato per il centenario della nascita della grande astrofisica, è introdotto dalla direttrice del Trieste Film Festival Nicoletta Romeo con Steno Ferluga, astrofisico e accademico, storico collega di Margherita Hack all’Osservatorio Astronomico di Trieste.
Sempre nella serata di giovedì 4 maggio il festival ospita alle 21 nella Sala Bergamas di Gradisca il debutto di Antigone. Ovvero l’ineluttabilità della legge di Darwin, una produzione del Teatro Miela Bonawentura in collaborazione con Artisti Associati Gorizia. La mise en espace, diretta da Diana Höbel, porta in scena il dramma in un atto di Guido Chiarotti, ed è affidata agli attori Mattia Benedetti, Roberta Colacino, Maria Claudia Mansi, Marco Puntin, Antonio Veneziano e Maurizio Zacchigna. Lo spettacolo va in scena a Trieste lunedì 8 maggio, alle 20, al Teatro Miela.
Sabato 6 maggio, alle 20 al Teatro Miela ancora un evento che unisce attualità e ricerca scientifica: è Se.No. Una storia vera di cura e rinascita, con l’attrice Giulia Toniutti, laureata in biotecnologie con un master in Comunicazione della Scienza conseguito alla SISSA.
Partecipazione è la parola chiave dell’edizione 2023 di Scienza e Virgola, con gli eventi esperienziali che nella giornata di venerdì 5 maggio accolgono il pubblico all’Antico Caffè San Marco.
Alle 16.30 si parte con L’olfatto? Non me n’ero mai curata…, seminario condotto da Anna Menini, professore ordinario di Fisiologia alla SISSA, ed Eugenia Fenzi, direttrice dell’Antico Caffè San Marco, per esplorare un senso spesso sottovalutato e approfondire il suo funzionamento nella nostra quotidianità, alla scoperta di odori e sapori. Segue, per un numero chiuso di partecipanti, il percorso di degustazione Ti fidi del tuo naso? Degustazione… al buio!, un viaggio sensoriale fra salumi e vini del Carso, in compagnia di Vincenzo di Nuzzo, maestro assaggiatore e delegato FVG ONAS e del degustatore esperto Robi Jakomin di ONAV.
Alle 19, sempre all’Antico Caffè San Marco, prende il via Cenere memorie. Aperitivo con dj set e installazioni di arte e scienza in virtual reality, una passeggiata nella realtà virtuale attraverso frammenti di aree boschive del Carso bruciate nei roghi dell’estate 2022, restituite attraverso scansioni 3D effettuate nei giorni successivi agli incendi.
Nel gran finale di Scienza e Virgola, martedì 9 maggio al Teatro Miela dalle 20.30, i membri del pubblico diventano “Astronomi per una Notte” per esplorare l’universo in diretta con il Virtual Telescope. Il grande schermo si anima di stelle come una volta celeste e i potenti telescopi permettono di osservare in tempo reale gli astri del cielo di primavera: ammassi stellari, nebulose, galassie, asteroidi di passaggio.
La partecipazione a Scienza e Virgola 2023 si declina anche attraverso i laboratori per adulti e giovani.
Bambini e bambine possono capire meglio cosa significa che “La Terra è un pianeta con la febbre”, nel laboratorio organizzato in collaborazione con il Patto della Lettura, da un’idea di Raffaella Fort e Mavis Toffoletto.
Gli adulti possono invece spaziare fra un laboratorio di neuroscienze e fotografia sperimentale con il fotogiornalista Marco Capovilla, un laboratorio di illustrazione naturalistica ad acquerello condotto nell’Area Marina Protetta di Miramare dall’illustratore, biologo e pittore naturalistico Federico Gemma, e il laboratorio creativo di bioplastica, a partire da rifiuti e scarti alimentari, in collaborazione con l’Immaginario Scientifico.
Comics&Science è invece il laboratorio per scoprire il potenziale didattico del fumetto, in collaborazione con TriesteBookFest, condotto dall’autore e fumettista Gabriele Peddes e da Jacopo Peretti Cucchi del team redazionale C&S.
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