Da esporre in salotto e tenere sul proprio tavolino da caffè (da regalare, o da regalarsi): una lista di alcuni dei coffee table book più affascinanti di sempre. Dal design alla cucina, dal viaggio all’arte, da Parigi a Tokyo…
Esiste un’espressione inglese per indicare quei libri belli da vedere: copertina rigida, dimensioni più grandi di quelle standard e una qualità di immagini e stampa gigantesca. Sono i coffee table book e cioè quei libri da esibire in salotto quasi come pezzi di arredamento, sul nostro tavolino da caffè (o simili, ecco).
I coffee table book sono volumi nati per essere esposti, non solo sfogliati, e vista la loro destinazione da tavolino, nati anche per dare spunti di conversazione.
Data la loro cura estetica ed editoriale, i coffee table book sono regali che salvano in qualsiasi occasione, anche perché i temi che trattano sono praticamente tutti quelli possibili: arte, design, cucina, sport, collezionismo, botanica, viaggi, animali, letteratura, musica, cinema, moda e chi più ne ha più ne metta.
Decretare i coffee table book migliori, dunque, è un’impresa pressoché impossibile. Ma qualche pezzo imperdibile, sicuramente, c’è.
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Piccolo atlante edonista, Ippocampo
Tra i più straordinari coffee table book dell’editoria italiana ci sono alcune pubblicazioni di Ippocampo edizioni. In particolare, Ippocampo ha creato una collana magica fatta di Piccoli atlanti edonisti. Si tratta di libri in formato 19,5 per 25 centimetri, ciascuno dedicato a una diversa città o zona del mondo: Parigi, Venezia, Canada, Bretagna. A catturare sono le fotografie incredibili, capaci di far viaggiare il lettore solo sfogliando qualche pagina. Queste immagini sono accompagnate da testi, che raccontano la meta al di là delle classiche esperienze turistiche, ma consigliando percorsi fatti di piccole botteghe, ristorantini e angoli pieni di storia. Un modo inedito e pieno di cura per andare alla scoperta di destinazioni che, probabilmente, sono già nella nostra lista dei desideri.
The Book, Marsilio
Qui siamo di fronte al libro dei libri. Pubblicato nel 2023 da Marsilio (traduzione di Cristina Popple), The Book porta con sé il sottotitolo Manuale definitivo per la ricostruzione della civiltà. Si tratta infatti di un progetto nato dalle menti di Hungry Minds, un team di creativi, artisti e designer sparsi per i quattro angoli del globo. The Book è il loro primo libro e raccoglie tutte le invenzioni che hanno cambiato l’umanità, con tanto di illustrazioni di meccanismi, processi e materiali per realizzarle. Troviamo le erbe medicinali, la ruota, il binomio chiave e lucchetto, il tatuaggio, il sottomarino, la psicoterapia e via così.
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Officina Gio Ponti, Quodlibet
Amanti di design e architettura, tra i coffee table book c’è gran pane per i vostri denti. Tra i libri a tema più apprezzati c’è Officina Gio Ponti, una pubblicazione Quodlibet a cura di Manfredo di Robilant e Manuel Orazi. Officina Gio Ponti raccoglie otto saggi inediti sull’attività decisamente poliedrica dell’architetto milanese. I contributi raccolti dai curatori sono accompagnati da fotografie e documenti spesso mai pubblicati prima, arrivati su queste pagine grazie alla collaborazione preziosa con i Gio Ponti Archives. Già dalla copertina si intuisce il valore di quest’opera.
Un giro a Venezia con Marsilio Arte
Nel catalogo di Marsilio Arte c’è l’imbarazzo della scelta in quanto a coffee table book. In particolare, ce ne sono due che sembrano camminare a braccetto perché ci portano alla scoperta di una Venezia inedita: quella che abita alcune stanze di palazzi privati e quella che riempie i giardini nascosti degli edifici della città. I libri sono Un invito a Venezia e I giardini di Venezia.
Il primo è scritto da Servane Giol, autrice parigina trapiantata a Venezia per amore. Sposata con un veneziano, da oltre vent’anni vive nel palazzo di famiglia del marito, Palazzo Falier. Dal suo amore per la città e dalla sua lunga esperienza editoriale, è nato questo coffee table book, che ci porta all’interno di palazzi storici e dimore da poco riportate all’antico splendore e dove oggi abita una nuova generazione di artisti e designer “attratti dalla radiosa bellezza, dall’energia e dallo stile di vita veneziano. La città descritta e fotografata in questo libro è la Venezia delle eccellenze, delle scoperte, delle invenzioni”.
I giardini di Venezia, invece, racconta la magia della città attraverso i suoi giardini, spesso segreti e nascosti. A curare il volume sono Toto Bergamo Rossi, direttore dell’associazione Venetian Heritage, e Marco Bay, architetto paesaggista. Il libro è un viaggio altrimenti impossibile tra i più sontuosi giardini di Venezia, quelli custoditi nei palazzi nobiliari affacciati sul Canal Grande, ma anche quelli più vernacolari delle isole della laguna.
Vi basterà sfogliare questi libri per innamorarvene all’istante (e prenotare un viaggio per Venezia).
Un giro a Parigi con Ippocampo
L’avrete capito, con Ippocampo edizioni si va sul sicuro in fatto di coffee table book. Ci sono però tre libri, in particolare, che meritano attenzione perché sono capaci di trasportarci nelle maglie di Parigi. S’intitolano: Ricordi di Parigi, Tetti di Parigi e Sotto i tetti di Parigi (senza contare il libro dedicato a Parigi parte della collana dei Piccoli atlanti edonisti).
Ricordi di Parigi raccoglie le botteghe e gli atelier storici preferiti dall’autore, Marin Montagut, che è un artista e designer, e dunque di lui ci possiamo fidare. Tra i negozi citati c’è quello in cui Degas comprava i suoi colori, oppure quello dove il Metropolitan Museum ordina le sue nappine personalizzate.
Tetti di Parigi, invece, è un viaggio incredibile attraverso l’elemento più iconico della capitale francese: i suoi tetti, appunto. Fabrice Moireau li ha dipinti, suonando ai citofoni dei parigini e fingendo di essere un vicino di casa. Così si è intrufolato nei palazzi della città, catturando scorci unici e punti di vista pieni di fascino sulle finestre e sui tetti della Ville Lumière. Il poeta belga Carl Norac si è invece occupato di scrivere i testi che accompagnano l’inventario visuale di Moireau. Il risultato è un gioello, non un libro.
Infine abbiamo Sotto i tetti di Parigi, che ci porta direttamente dentro le case della città. “Ines de la Fressange, icona di stile, e Marin Montagut, artista-globe trotter, condividono una rara sensibilità per gli interni arredati con oggetti scovati nei mercatini, ricordi di viaggi o reperti trovati nella soffitta di famiglia. Hanno girato tutta Parigi per farci scoprire una quindicina d’interni, arredati in modo eclettico grazie a un mix di stili vintage e contemporaneo”. Un ottimo modo per infilarci nelle case parigine, senza farci denunciare.
Le case più belle d’Italia, Condé Nast
Visto che abbiamo parlato di case parigine, approfittiamo per parlare anche di quelle italiane, che non scherzano affatto. In occasione dei quarant’anni anni di AD Italia – il magazine di arredamento, arte e design del gruppo Condé Nast – è uscito un libro che raccoglie una selezione delle cento case più straordinarie del nostro Paese e che, nei quarant’anni di attività della rivista, sono state raccontate e pubblicate. Le case più belle d’Italia è stato un grande successo editoriale e forse anche perché le pagine del libro ospitano i testi di dieci grandi autori italiani: Alessandro Baricco, Enzo Biagi, Andrea Camilleri, Piero Chiara, Erri De Luca, Vittorio Gassman, Claudio Magris, Dacia Maraini, Fernanda Pivano, Sandro Veronesi. Qui siamo di fronte a un coffee table book di gran valore.
Accidentally Wes Anderson
Avrete sicuramente presente le inquadrature simmetriche e i colori pastello dei film di Wes Anderson. Ecco. Lasciandosi ispirare dall’estetica del regista, Wally Koval ha raccolto nel suo libro dal titolo Accidentally Wes Anderson duecento luoghi in giro per il mondo che, in un modo o in un altro, contengono elementi visivi tipici dei film di Anderson: “architettura distintiva, paesaggi straordinari, simmetria meticolosa e colori pastello deliziosi”. Questo Coffee table book, che sembra un film e che in Italia è arrivato grazie a Il Saggiatore con il titolo di Wes Anderson quasi per caso (Traduzione di Andrea Libero Carbone), inizia con una prefazione di Wes Anderson stesso e continua con delle fotografie che sono una più affascinante dell’altra.
Botteghe di Tokyo, Ippocampo
C’è un coffee table book che è nato per essere sul tavolino degli appassionati di cultura giapponese. S’intitola Botteghe di Tokyo ed è frutto del lavoro di Mateusz Urbanowicz, che da molti anni vive proprio in città. In questo libro l’autore ha raccolto i suoi disegni, che raffigurano le botteghe della capitale giapponese, esplorandone le varianti architettoniche nei diversi quartieri. Ai disegni è affiancato un testo bilingue, italo-giapponese, che comprende anche una spiegazione della tecnica usata per disegnare le facciate e il materiale adottato per realizzare i disegni, tutti ad acquerello. “Il libro finisce presto per diventare una guida di riferimento per tutti i nostalgici della vecchia Tokyo”, e sfogliandolo capirete il perché.
Travel Series, Assouline
Quando si parla di coffee table book non si può non parlare di Assouline, brand fondato a Parigi nel 1994 da Prosper e Martine Assouline. Oggi produce fragranze per la casa, oggetti d’arte e design, ma anche – e forse soprattutto – iconici libri da tavolino. Vi sarà sicuramente capitato di vedere alcuni dei coffee table book Assouline parte della collana Travel Series. Si tratta di libri di viaggio dedicati a destinazioni molto amate – come Las Vegas, Kyoto, Capri, Miami – e con copertine rigide coloratissime e molto pop. Ogni libro contiene esclusive foto d’epoca e racconti originali che ci portano alla scoperta di luoghi molto conosciuti, ma da una prospettiva tutta nuova. Vale la pena fare un giro all’interno del catologo Assouline perché c’è da perdere la testa.
F. L. Wright, Taschen
Frank Lloyd Wright, riconosciuto come uno dei più grandi architetti di sempre e forse il più grande d’America, è stato un pioniere assoluto all’interno del suo mestiere. “In un’epoca in cui il cemento armato e l’acciaio erano considerati materiali propri dell’edilizia industriale, Wright compì la scelta coraggiosa di utilizzarli per costruire case private”. L’essenza del suo lavoro e le sue più grandi opere sono raccolte all’interno del libro F. L. Wright di di Bruce Pfeiffer Brooks. Sfogliare questo Coffee table book vi farà venire voglia di sapere tutto di architettura e di Wright.
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Una stanza e uno studio tutti per sé, Ippocampo
Ancora Ippocampo edizioni ha pubblicato due libri che sono una gemma per amanti di letteratura e arte. Una stanza tutta per sé raccoglie i luoghi in cui grandi scrittori e scrittrici hanno dato vita ai loro romanzi, con curiosità sui metodi di lavoro e le manie. Nelle pagine di Una stanza tutta per sé sono raccontate le routine di scrittura di Jane Austen, delle sorelle Brontë, di Agatha Christie, di Paolo Cognetti, di Ernest Hemingway, di Umberto Eco, di Haruki Murakami, di Marcel Proust, di J.K. Rowling e di molti altri. In modo affine, Uno studio tutto per sé racconta i luoghi e i metodo dei grandi artisti: De Chirico, Magritte, Rosa Bonheur, Leonardo Da Vinci. Gli autori sono sempre gli stessi: Alex Johnson, che scrive, e James Oses, che disegna.
The New York Times. Cultured Traveler. 100 Trips for Curious Minds from Agadir to Yogyakarta, Taschen
Tra i capolavori pubblicati da Taschen ci sono i coffee table book del New York Times. La collana più famosa è forse 36 Hours, che immagina un itinerario di 36 ore in diverse destinazioni in giro per il mondo. C’è però un libro decisamente unico tra quelli creati dal New York Times. S’intitola The New York Times. Cultured Traveler. 100 Trips for Curious Minds from Agadir to Yogyakarta ed è una raccolta, curata da scrittori e fotografi del giornale, di cento affascinanti destinazioni tratte dalla rubrica Cultured Traveler. Tra queste destinazioni ci sono sale delle biblioteche rinascimentali italiane, il Sahara descritto da Paul Bowles, le passeggiate per le strade della Parigi di Josephine Baker. Il libro è in inglese, ma ne vale assolutamente la pena.
Atlas of brutalist architecture, Phaidon
Altro coffee table book in inglese decisamente memorabile è Atlas of Brutalist Architecture, edito da Phaidon. Se c’è uno stile architettonico che si presta a essere fotografato per finire in un coffee table book questo è proprio il Brutalismo. Atlas of Brutalist Architectureraccoglie centinaia di opere brutaliste, sia esistenti sia demolite, sparse in giro per il mondo. Praticamente racconta tutto quello che c’è da sapere su questo stile e sui suoi maggiori rappresentanti, tra cui brillano nomi come Le Corbusier, Carlo Scarpa, Frank Lloyd Wright, Renzo Piano, Tadao Ando e Zaha Hadid.
Giappone. Il ricettario vegetariano, Ippocampo
Tra le bellezze pubblicate da Ippocampo, ci sono anche parecchi coffee table book a tema cucina. Tra questi, uno molto speciale è Giappone. Il ricettario vegetariano. Scritto da Nancy Singleton Hachisu, questo libro è un viaggio gastronomico nella tradizione vegetariana del Paese attraverso 250 ricette suddivise per stili e tecniche di cottura. Dentro troverete riso, tofu, prodotti fermentati, tempura di verdure, ma anche piatti più ricercati e meno celebri.
I cataloghi delle mostre
Tra i coffee table book più iconici ci sono anche i cataloghi delle mostre. Provate a cercarli nei book shop, dopo aver visitato mostre o musei.
Tra le case editrici italiane specializzate in cataloghi ci sono, per esempio, Marsilio Arte, SilvanaEditoriale ed Electa.
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