“L’idea mi è nata qualche anno fa, quando alcuni utenti di Amazon si sono accorti che parte dei loro libri erano stati rimossi dalla libreria dell’e-reader senza un consenso preliminare. Questo episodio mi ha fatto riflettere…”. Così, l’artista Jesse England ha iniziato a “fotocopiare” gli e-book, di schermata in schermata. E ha iniziato, non a caso, con “1984” di Orwell. La sua storia

No, Jesse England, 32enne artista multimediale di Pittsburgh, non è un nostalgico. Gli e-book li legge da tempo: “Non sono contro la tecnologia, mi spaventa solo l’idea di una mano invisibile che possa riprendersi ciò che è mio o che credevo essere tale”. La sua storia è stata raccontata anche da La Stampa. Jesse ha provocatoriamente deciso di trasformare gli e-book in libri cartacei “fotocopiandoli”, di schermata in schermata, e riproducendo così le singole pagine digitali.

Ma perché lo ha fatto? “L’idea mi è nata qualche anno fa, quando alcuni utenti di Amazon si sono accorti che parte dei loro libri erano stati rimossi dalla libreria dell’e-reader senza un consenso preliminare. Questo è successo perché alcuni titoli erano stati messi in vendita da un editore che in realtà non aveva i diritti per farlo”.

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Spiega ancora l’artista: “Questo episodio mi ha scosso, è nata dentro di me una riflessione a proposito del nostro essere costantemente a contatto con delle informazioni, anche con dei ricordi, che in realtà non ci appartengono, che ci sono dati in prestito e che chiunque potrebbe un giorno riprendersi”.

Il suo progetto artistico si chiama “E-book backup”. E il primo testo riprodotto è stato 1984 di Orwell. E non sarebbe potuto essere altrimenti…

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