Da Philip P. Dick a Raymond Chandler, passando per Cormac McCarthy e Vittorio Sereni, fino ad arrivare a… In occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, “La resurrezione della carne”, su ilLibraio.it Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, svela quali sono i 10 scrittori che lo influenzano di più quando scrive romanzi o testi di canzoni. E spiega perché…

Aspirante poeta, Ivan è diventato famoso per aver scritto La resurrezione della carne, una serie tv sugli zombi. La sua vita, nonostante “il successo”, è una calma piatta. Vive passivamente, si lamenta del mondo con cinismo e arguzia. Conosce Giovanna, se ne innamora, e presto hanno un figlio. Ma un evento tragico e imprevisto cambia fatalmente il corso delle cose. La felicità vera, completa, appena trovata, è spazzata via in un colpo solo e Ivan si ritrova molto simile ai non morti della sua serie televisiva: “Chi è stato morso dai resuscitati diventa come loro. Agisce in automatico per il raggiungimento di un unico osceno obiettivo”. La ricerca della verità sulla tragedia che gli ha sconvolto la vita lo guiderà come un’ossessione, portandolo negli ambienti più alla moda della città. Quello che scoprirà, con un catartico colpo di scena, gli aprirà una nuova consapevolezza su di sé e sul mondo. Sul Bene e sul Male…

BianconiMondadori

Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, torna in libreria con La resurrezione della carne, romanzo ambientato in una città del futuro prossimo, una “Milano da mangiare” che somiglia in modo inquietante a quella di adesso.

In occasione dell’uscita, ilLibraio.it ha chiesto al cantante, che nel 2011 aveva debuttato nella narrativa con Il regno animale, di svelare i 10 scrittori che lo influenzano di più quando scrive romanzi o testi di canzoni… Ecco le sue risposte:
1) Philip P. Dick
Un grande amore di gioventù che continua anche nel presente. I romanzi della “Trilogia di Valis”, in particolare, sono capolavori che travalicano la fantascienza.

2) Raymond Chandler
Altro antico amore che continua ad affascinarmi e, credo, ispirare tutto ciò che scrivo, prosa o canzonette.

3) Cormac McCarthy
Il suo romanzo “La strada” è una delle cose più belle che abbia letto negli ultimi anni. Credo che abbia influenzato la mia decisione di scrivere un romanzo in cui uno dei temi centrali è il rapporto fra un padre e il figlio.

4) Edgar Allan Poe
Mi piace l’horror, in ogni sua possibile declinazione. E mi piacciono i racconti, un genere ingiustamente in disuso. Poe è magistrale in entrambe le discipline.

5) H. P. Lovecraft
Vale quanto scritto sopra per Poe.

6) Vittorio Sereni
Uno dei miei poeti preferiti. Si parla di una sua poesia ne “La resurrezione della carne”, ed è una fonte inesauribile di spunti anche quando devo scrivere testi di canzoni.

7) Michel Houellebecq
Bellissimi “Le particelle elementari” e la raccolta di poesie “Le sens du combat”. Sono stato ossessionato da questi due libri, hanno influenzato profondamente due album dei Baustelle: “La moda del lento” e “La malavita”.

8) Giuseppe Genna
Il romanzo su Hitler è stata una folgorazione. Bisognerebbe metterlo in musica, trarne un’opera lirica contemporanea.

9) Fedor Dostoevskji
Non so quanto influenzi direttamente quello che scrivo, ma lo considero il più grande romanziere di tutti i tempi; e quindi lo metto in lista.

10) Marco Lodoli
Un suo articolo sui jeans a vita bassa degli adolescenti ha ispirato una delle canzoni canzoni dei Baustelle di cui vado più fiero. Un grande scrittore italiano, da custodire con cura. Bellissima anche la raccolta di poesie sulla cagnetta Zoe.

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Mentre leggete lasciatevi trascinare da questa sorprendente “colonna sonora”, a cura di Pietro Leveratto, autore del saggio “Con la musica. Note e storie per la vita quotidiana” 

Editing soundscape, o della colonna sonora di un “bassista” che lavora con i romanzi…

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