Le difficoltà dei piccoli editori e dei librai e le prospettive del settore. L’estraneità al “risiko dei grandi gruppi”. L’Almanacco e un’app natalizia appena lanciata. Il “segreto” dei successi del marchio siciliano… Intervista a tutto campo all’editore Antonio Sellerio, che pubblica i bestseller di Camilleri e Malvaldi

In un contesto per nulla facile per le case editrici indipendenti italiane, la palermitana Sellerio oggi rappresenta un’eccezione (insieme a E/O, la casa editrice di Elena Ferrante, e a pochissime altre). Spesso nei piani alti della classifica grazie ai (numerosi) libri di Andrea Camilleri e Marco Malvaldi, il marchio siciliano quest’anno è reduce, tra l’altro, dalla sorprendente vittoria al premio Campiello con Giorgio Fontana. Celebrarsi, dunque, non sarebbe inopportuno. Ma l’arrivo in libreria de l’Almanacco Sellerio 2014-2015, che raccoglie “scritti inediti o irreperibili” dei grandi autori della casa editrice, tra cui Alicia Giménez-Bartlett, Leonardo Sciascia, Andrea Molesini e Salvatore Silvano Nigro, per l’editore Antonio Sellerio, che IlLibraio.it ha intervistato, “non rappresenta un’auto-celebrazione. Piuttosto, è un modo per raccontare il lavoro della casa editrice attraverso le parole dei suoi autori, a cui abbiamo chiesto di svelare il proprio rapporto con la scrittura”.

AlmanaccoSellerio

E mentre in libreria è arrivato l’Almanacco, la Sellerio si dimostra attiva anche in rete: a questo proposito, nei giorni scorsi ha lanciato un’App Facebook dal titolo accattivante, Piccola guida ai Regali di Natale, che aiuta a scoprire il libro più indicato da donare. L’editore si dice soddisfatto dei primi riscontri: “E’ un servizio che forniamo ai lettori e ai librai, ed entrambi lo stanno apprezzando”.

In generale, per Antonio Sellerio, consapevole che “i giovanissimi non rappresentano certo la maggioranza dei lettori Sellerio”, allo stesso tempo “sul web sono molto attivi anche i trentenni, i quarantenni, i cinquantenni e i sessantanni. Noi proviamo a raggiungere il pubblico che frequenta internet con una presenza costante e creativa sui social network”.

Antonio Sellerio

L’editore Antonio Sellerio

Sellerio è reduce da Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria che si è svolta a Roma nei giorni scorsi, in un clima piuttosto pesante: “Anche noi sentiamo la crisi – chiarisce Antonio Sellerio a IlLibraio.it ma, nonostante il calo generale del mercato, stando alle mie proiezioni chiuderemo il 2014 alla pari con il 2013, e forse alla fine faremo anche leggermente meglio rispetto all’anno scorso”. Difficile, meglio specificarlo, trovare in questo momento editori indipendenti in grado addirittura di crescere… “Il problema – prosegue Sellerio – è che i librai prenotano sempre meno, ed è più difficile promuovere nuovi autori. Capiamo bene le loro difficoltà, ma il rischio è di alimentare un circolo vizioso“.

Per il 2015, in ogni caso, l’editore siciliano non è ottimista: “Vorrei sbagliarmi, ma non riesco ancora a vedere segnali di schiarita. Del resto, va considerato il contesto recessivo con cui tutti i settori devono fare i conti”

E mentre sui media si ipotizzano grandi fusioni tra i gruppi editoriali, per il momento Antonio Sellerio si gode la sua indipendenza: “Non posso sapere cosa accadrà tra 10 anni, ma nel medio periodo mi sento di escludere che questa casa editrice possa allearsi con un grande gruppo. Del resto, la nostra unicità, anche geografica, è il nostro punto di forza”.

Tornando alla situazione delle piccole realtà editoriali, Sellerio ci racconta che a Più libri ha avuto modo “di parlare con diversi colleghi. Certo, ci sono delle situazioni critiche, e per qualcuno sarà difficile andare avanti. In generale, però, non ho percepito un clima di arrendevolezza. Piuttosto, c’è voglia di reagire“.

Marco MalvaldiL’intervista de IlLibraio.it a Marco Malvaldi: “Scrivere bestseller in serie mi diverte ancora…”

Oltre ad “autori-garanzia” come Camilleri e Malvaldi (“che torneranno anche nel 2015 con più di un romanzo”), la Sellerio in questi anni ha dimostrato di saper “scoprire” e, soprattutto far crescere, nuove voci letterarie. Si pensi ai casi di Fontana, Manzini, Robecchi, per citarne solo tre: “Questi ultimi due torneranno in libreria nei prossimi mesi. Il nostro lavoro è farli conoscere a un pubblico via via più ampio”.

Una delle tante “scoperte” della Sellerio, Gianrico Carofiglio, ha invece deciso di pubblicare l’attesa nuova avventura del suo personaggio più amato, l’avvocato Guerrieri (attualmente al primo posto in classifica), non con il marchio siciliano ma con Einaudi Stile Libero (e ha parlato della sua scelta in quest’intervista a IlLibraio.it, commentata anche dal responsabile della narrativa Rizzoli Michele Rossi, ndr). Sull’argomento, Sellerio si limita ad ammettere: “Ovviamente avremmo preferito pubblicare noi il quinto romanzo con Guerrieri, ma Gianrico ha fatto scelte diverse”.

Gianrico CarofiglioCarofiglio e i corteggiamenti degli editori… – L’intervista de IlLibraio.it

 

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