“In fin dei conti l’amore è una vera e propria ode all’imperfezione: non sono perfetta io, non lo sei tu, ma insieme possiamo comunque creare qualcosa di magico e divertirci sbagliando”. Partendo dalla nuova serie tv “Soulmates”, su ilLibraio.it la riflessione della scrittrice Anna Premoli, in libreria con “Tutto a posto tranne l’amore”, sugli incontri, le anime gemelle e i match considerati perfetti. “L’innamoramento è un sempre stato in parte un mistero, e credo che tale debba rimanere, con buona pace di algoritmi, test e persone predestinate”

Il fenomeno non è nuovo: già una ricerca del 2012 di Rosenfeld e Thomas arrivava a proclamare la rete come il secondo modo più comune per una coppia eterosessuale per conoscersi, negli Stati Uniti, e addirittura il più frequente per quelle omosessuali. Ma oggi l’evidenza è sotto gli occhi di tutti.

Conoscersi e innamorarsi in rete non è più un tabù o qualcosa di anomalo e da guardare con sospetto, bensì una radicata modalità per socializzare ed entrare in contatto con gli altri. Il fenomeno ha subito un’ulteriore accelerata nel corso del 2020, visto che numerose persone, segregate in casa a causa della pandemia, si sono poste il tema di come conoscere qualcuno. Ricorrere a un’app è parsa a molti la scelta più semplice, anche a chi fino a poco tempo prima preferiva entrare e in un bar e incontrarsi alla vecchia maniera. 

Qualche giorno fa si è quotata sulla borsa americana Bumble, app di dating con la fama di piattaforma per persone che cercano una relazione seria e duratura, che da sempre attrae molte donne, a cui viene lasciata la prima mossa; l’ipo è stata talmente un successo che la sua fondatrice, Whitney Wolfe Herd, si è ritrovata a essere la più giovane miliardardia self-made del mondo.

Insomma, il business della ricerca dell’anima gemella pare funzionare e sempre più persone sono disposte a spendere in nome del “vero amore”. Il colosso del settore è, però, e rimane Match Group, a cui fanno capo Tinder, Hinge e Match, solo per citare i più famosi, e che nel 2020 ha fatturato quasi 2,4 miliardi di dollari. Numeri da capogiro, insomma, nel caso non bastasse solo l’amore a farvi girare la testa.

L’argomento è molto interessante per chi, come la sottoscritta, si occupa di economia e scrive anche storie d’amore, ma anche per chi si interroga da sempre sulla direzione che sta prendendo la nostra società. Come per esempio William Bridges, uno degli sceneggiatori di Black Mirror, ora alle prese con Soulmates, un’antologia di storie attualmente trasmessa da Amazon Prime, che riflettere sul concetto di “anima gemella”, ipotizzando che in un futuro non troppo lontano possa esistere un test che ci permetta con certezza scientifica di trovare la persona a noi destinata. Ogni episodio è autonomo, con personaggi nuovi, e affronta di volta in volta il tema da una particolare prospettiva. Il dubbio circa il futuro che ci attende si intuisce forte e chiaro. Anche quando si parla di amore, a quanto pare.

La visione della serie fa nascere spontanea una domanda: in amore la perfezione serve davvero? Il mio punto di vista è che non solo non serva, ma sia addirittura dannosa. Quando si conosce una persona sono proprio gli elementi imprevisti e la concreta possibilità di fallire a rendere l’interazione divertente. E fino a oggi l’avanzamento tecnologico e la comparsa delle app di dating non hanno modificato questo fattore di incertezza.

Anzi, in un certo senso lo hanno ancora più enfatizzato, perché il dubbio su come reagirà una persona che pure ci illudiamo di conoscere almeno un po’, avendo trascorso diverso tempo a chattare online, di fronte alla realtà di un primo incontro in carne e ossa, rimane ed è determinante. È anche vero che gli algoritmi provano se non altro a schedarci e a suggerirci persone “adatte”, scandagliando i nostri background e i nostri interessi, tanto che il timore che in un futuro non troppo lontano i nostri profili social possano dare man forte alla tecnologia nella realizzazione di un nostro vero e proprio profilo psicologico è piuttosto concreto.

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In fin dei conti l’amore è una vera e propria ode all’imperfezione: non sono perfetta io, non lo sei tu, ma insieme possiamo comunque creare qualcosa di magico e divertirci sbagliando.

Se l’anima gemella si potesse predeterminare, verrebbe meno quella che io chiamo la bellezza dell’incertezza, togliendo quindi a un incontro tutto il suo potenziale romantico.

L’innamoramento è un sempre stato in parte un mistero, e credo che tale debba rimanere, con buona pace di algoritmi, test e persone predestinate. 

Non a caso il mio ultimo romanzo parla di una coppia di divorziati che si rincontra anni dopo e scopre pian piano la voglia di riprendere a dialogare. In un mondo dove tutto potrebbe essere già scritto, nulla è più autentico di un sentimento che rinasce dalle ceneri. E no, non sarà perfetto, ma francamente chi se ne importa.

Anna Premoli tutto a posto tranne l'amore

L’AUTRICE E IL LIBRO – Nata nel 1980 in Croazia, Anna Premoli vive a Milano, dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato per un lungo periodo per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli inve­stimenti finanziari. La scrittura è arrivata come “metodo anti­stress” durante la gravidanza.

Ti prego lasciati odiare, il suo romanzo d’esordio, è stato un successo e ha vinto il Premio Bancarella. Con Newton Compton ha pubblicato negli anni numerosi romanzi, fra cui Tutti i difetti che amo di te (2014) e Un giorno perfetto per innamorarsi (2015), poi tradotti in diversi Paesi.

Il suo ultimo libro si intitola invece Tutto a posto tranne l’amore (2021) e ha per protagonista Ludovico Paravicini, un uomo decisamente prevenuto in fatto di donne – ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L’epilogo del suo grande amore è stato davvero infelice. In una parola: divorzio.

E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione.

All’improvviso, però, Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese siano negative…

Abbiamo parlato di...