Classici o contemporanei? Lasciare liberi gli adolescenti di scegliere o “imporre” i romanzi “da leggere”? Si è riaperto il dibattito sui libri consigliati dalla scuola per l’estate. Su ilLibraio.it interviene Giusi Marchetta, scrittrice e insegnante, che non solo propone una serie di letture (non scontate) a ragazze e ragazzi, ma dà anche alcuni suggerimenti a insegnanti e genitori…

Per uno studente che legge l’estate rappresenta una piccola miniera di tempo libero per mettersi al passo con tutti i libri accumulati sul comodino: classici, nuove uscite, autori del cuore, piacevoli riletture. Il mare è una scusa, la compagnia (temporaneamente) un optional. Lasciatelo solo col libro e sarà felice. Per lo studente che non legge l’estate rappresenta una piccola miniera di tempo libero per tutto il resto. Di libri se ne riparlerà a settembre.

Nemica naturale di questa dimensione idilliaca pare essere la lista delle letture estive assegnate a scuola. Pesanti, inadeguate o troppo libere, corredate dall’obbligo di scheda ammazza piacere della lettura: di anno in anno sembra sempre più difficile guidare i ragazzi alla lettura senza scatenare la riprovazione del genitore e la noia dell’alunno.

Il dibattito è acceso e, mi pare, a ragione. Non entrerò nel merito limitandomi a sostenere che Alice Bigli ha scritto il decalogo perfetto per la compilazione della lista delle letture e che per qualunque libro assegnato è fondamentale chiedersi cosa abbia da dare ai nostri alunni come recentemente ha sostenuto su Repubblica Paolo di Paolo.

Quello che vorrei provare a fare, invece, è consigliare qualche titolo per questa estate che permetta alla nostra lista di respirare un po’.

È sempre molto bello introdurre i più piccoli al mondo dei classici. A questo scopo Edt ha inaugurato una collana di mappe che raccontino graficamente il viaggio di Ulisse, quello di Marco Polo, di Phileas Fogg e di molti altri personaggi della letteratura. La narrazione è affidata a scrittori come Pino Pace e Sofia Gallo e si accompagna a una parte illustrata che non esalta solo il contenuto, lo dispone in un modo interessante e divertente (confesso, non solo per i più piccoli). Cercate in libreria Viaggio al centro della terra per farvi un’idea.

Per i giovanissimi lettori in cerca di brividi, la notizia dell’anno è la nascita di Pelledoca, casa editrice che pubblica storie che ruotano attorno all’horror e al mistero. Tra le uscite che potrebbero interessare un potenziale lettore delle scuole medie, mi fa piacere segnalare Non chiudere gli occhi di Francesco Formaggi e il classico I topi di Dino Buzzati. Come sempre, comunque, dato l’appeal che il genere ha sui giovani lettori, il mio consiglio è di accompagnarli in libreria, indicare loro la collana e lasciare che scelgano da soli. (Conoscendo i miei alunni di prima ad esempio, sono sicura che molti si butterebbero su Blu – Un’altra storia di Barbablù di Beatrice Masini, dato il successo della fiaba durante l’anno scolastico).

È naturale che un insegnante desideri inserire nella lista delle letture qualcosa di impegnativo o di rilevante dal punto di vista del contenuto. Da qui la buona abitudine di inserire i classici tra i libri consigliati. Quello che a me sembra importante a questo proposito è la quantità dei titoli e la libertà  da parte dello studente di scegliersi il classico da affrontare. Non tutti sono pronti alla lettura di un autore che magari affronteranno con maggiore consapevolezza più tardi. L’importante è permettere agli studenti di crescere in questa scelta usando tutte le armi a nostra disposizione: utilizzando l’anno scolastico per le letture più ostiche o che hanno più bisogno del filtro del docente, includendo nelle letture estive libri di buon livello ma più comprensibili. Questi libri ripresi a settembre ci permetterebbero di affrontare alcuni temi con gli studenti, rendendo anche le lezioni più interattive.

In questo senso a partire dai dodici anni consiglierei il libro di Annalisa Strada, L’isola dei libri perduti, (EL), che descrive in un modo lieve un mondo in cui i libri non esistono. Nel desiderio di Amalia e Nazario di andarsene da Thia si nascondono tanti temi su cui varrebbe la pena riflettere con i ragazzi: l’identità, la curiosità, il senso della conoscenza e il modo in cui influenza ciò che pensiamo e ciò che siamo.

Altrettanto attuale, L’arte di essere normale di Lisa Williamson, (Hot Spot – Il Castoro), ci consente di confrontarci con il desiderio di David di essere quello che sente di essere: una ragazza. Mi rendo conto della difficoltà per un docente di affrontare un argomento complesso come questo e soprattutto della possibilità di esporsi alle critiche e alle proteste di alcuni genitori. Penso però che inserirlo in una lista di letture tra cui scegliere, debitamente introdotto come gli altri libri, consentirebbe al quindicenne a cui David ha qualcosa da dire di fare una lettura molto utile e, in qualche caso, necessaria.

È estate: più tempo per Netflix. Piuttosto che tentare un’inutile guerra (già persa) con le serie televisive, sarebbe il caso di cogliere gli spunti più interessanti che offrono. È il caso di Tredici di Jay Asher, (Mondadori) un libro uscito dieci anni fa e tornato in libreria con maggiore visibilità a causa della serie. Il suicidio degli adolescenti è un tema terribile e i numerosi titoli che lo trattano e che popolano le nostre librerie testimoniano un maggiore interesse per l’argomento. È giusto. E sarebbe auspicabile che gli adulti non chiudessero gli occhi o reagissero abbandonandosi alla paura e all’isterismo. Leggerne con i propri figli o studenti mi sembra indispensabile per cercare di capirne di più e soprattutto per dimostrare loro di esserci e di essere disposti ad ascoltare.

Sempre per i nostri adolescenti in cerca di un senso, sarebbe bello trovare in queste liste due distopie sul tema della parità dei sessi: Solo per sempre tua di Louise O’Neill (Hot Spot – Il Castoro), in cui si immagina una società di donne allevate in laboratorio in modo da essere scelte dagli uomini, e Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood (Ponte alle grazie), a tutti gli effetti un classico che supera i confini della fantascienza e che ci proietta nella repubblica di Gilead dove le ancelle vengono utilizzate per partorire i figli dei capi della dittatura.

Se a interessarci è la riflessione su qualcosa di così importante come l’identità e l’uguaglianza, non vedo perché non si potrebbe suggerire anche la lettura di Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Adichie. Il governo svedese lo ha regalato a tutti i sedicenni. Noi potremmo quantomeno consigliarlo.

Saggi, dunque. Perché no? Volentieri, se avessi una classe delle superiori, proporrei la lettura (anche non integrale) dell’Atlante delle emozioni umane (Utet) di Tiffany Watt Smith. In primo luogo perché basta sfogliarne qualche voce per apprezzarne la profondità e i riferimenti letterari che contiene; poi perché aggiungere sfumature alla nostra capacità di sentire non è solo arricchente ma ci costringe a guardarci dentro e a ripensare alla nostra esperienza in un modo nuovo. Certo, i romanzi lo fanno. Non sempre però, non per tutti. Se vogliamo che i ragazzi crescano nella loro capacità di riflettere e scrivere perché non partire da alcune di queste voci?

Infine, perché non approfittare di questa piccola miniera di tempo per consigliare un po’ di poesia? Forse l’estate è proprio il momento di Caproni, Sereni, Fortini, Pagliarani, Rosselli, Gatto, Gualtieri, Cavalli, Magrelli, ma anche di Carver, Ford, Dunne, Bukowski, insomma è in generale il momento di tutte quelle letture che ci sono suggerite con buon senso, a cui possiamo avvicinarci con curiosità e che possano dirci qualcosa sul mondo e su noi stessi che non avremmo mai sospettato.

L’AUTRICE – Giusi Marchetta, nata a Milano nel 1982, è cresciuta a Caserta, poi si è trasferita a Napoli. Oggi vive a Torino dove è insegnante. Per Terre di Mezzo ha pubblicato le raccolte di racconti Dai un bacio a chi vuoi tu (2008), con la quale ha vinto il Premio Calvino, e Napoli ore 11 (2010). Il suo primo romanzo, L’iguana non vuole, è stato pubblicato nel 2011 da Rizzoli. Nel 2015 è uscito, per Einaudi, Lettori si cresce.
Qui tutti gli articoli scritti da Giusi Marchetta per ilLibraio.it.

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