“L’ora dei dannati – L’abisso” di Luca Tarenzi è il primo volume di una trilogia fantasy che porta il lettore direttamente… all’inferno. Ne parla su ilLibraio.it la scrittrice Barbara Baraldi

È appena uscito in libreria per Giunti editore L’ora dei dannati – L’abisso di Luca Tarenzi, il primo volume di una trilogia fantasy che porta il lettore direttamente… all’inferno. No, non sto parlando di un inferno metaforico, o almeno non solo, ma proprio dell’inferno dantesco, quello narrato nella Divina Commedia, con i gironi, le anime dannate, le punizioni eterne, l’orrore e la violenza perpetua. L’inferno, dove l’oscurità non fa meno paura della luce accecante di Lucifero e dove la parola speranza, come ci ricorda Dante stesso nel suo verso – forse il più famoso dell’opera – è bandita.

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“Lasciate ogne speranza, o voi ch’ intrate”: parla chiaro l’iscrizione sulla porta dell’inferno che il Sommo Poeta si trova dinanzi quando, insieme a Virgilio, si prepara a entrare nel luogo che imprigiona “la perduta gente”. Ed è proprio la speranza che Tarenzi riporta in vita, tessendo un romanzo young adult che è, di fatto, un vero e proprio racconto carcerario.

Cinque dannati – tra cui proprio Virgilio che, dopo aver accompagnato Dante nel suo viaggio e aver intravisto la luce divina sulla montagna del purgatorio, non può tornare nel limbo – tentano qualcosa di inimmaginabile: evadere dalla prigione eterna. Un carcere di massima sicurezza in cui i secondini sono angeli caduti che torturano i prigionieri (gli Spezzati), sadiche arpie, mostri e giganti.

Il principe dei poeti latini diventa elemento essenziale nell’evasione. Solo lui, infatti, può ormai muoversi liberamente all’inferno. Seguendo il piano di Pier delle Vigne – il suicida trasformato in albero per espiare l’ignominia del suo gesto, – Virgilio recluterà altri dannati per tentare l’impossibile.

Ma ci si può davvero fidare di gente condannata all’eterno tormento? Gente come il conte Ugolino, traditore della patria, il “pazzo cannibale” imprigionato nel ghiaccio nell’Antenòra, la seconda zona del IX cerchio dell’inferno. O come Filippo Argenti, nemico di Dante in vita (si oppose al ritorno del poeta in patria), l’iracondo, destinato in eterno a essere dilaniato dagli altri iracondi, immersi nel fango del V cerchio. O come Bertran de Born, soldato senza testa e seminatore di discordia. Colui che nel canto ventottesimo pronuncia la sua stessa condanna: «Come io divisi persone così unite, adesso tengo il mio cervello separato dal tronco, così agisce in me il contrappasso».

Del resto, l’inferno non rende nessuno migliore, ma assumersi dei rischi è necessario per avere almeno una speranza di spuntarla.

Lo stile dell’autore è veloce, con suggestioni gotiche e passaggi sincopati di azione pura che portano echi alla Alan D. Altieri e alla sua celebre trilogia di Magdeburg.

L’abisso è una storia epica che nasce da un immaginario classico (a cui è, a suo modo, fedele) che tutti conosciamo dai tempi della scuola, ma riesce ugualmente a sorprendere, dove niente è come sembra e combattimenti feroci, tradimenti e colpi di scena si susseguono fino all’ultima pagina. Ma è anche una storia di redenzione. Perché tutti hanno bisogno di credere in una via d’uscita… persino i dannati.

ORA DEI DANNATI Giunti

LA TRILOGIA E L’AUTORE – Arriva in libreria per Giunti L’ora dei dannati, una nuova trilogia fantasy, dal sapore dantesco, a firma di Luca Tarenzi. A scrivere de L’Abisso, il primo capitolo, su ilLibraio.it, è la scrittrice Barbara Baraldi, autrice di thriller e sceneggiature di fumetti. Tra le sue ultime opere, L’ultima notte di Aurora (Giunti, 2019) e Sentenza artificiale (Chiarelettere, 2020).

Quanto all’autore della trilogia, classe ’76, vive sul Lago Maggiore, è laureato in Storia delle Religioni e lavora per vari editori come traduttore (ha lavorato tra l’altro a opere di Douglas Preston, Lincoln Child e Jonathan Stroud), editor e consulente. Ha esordito nel 2006 con il romanzo (urban fantasy) Pentar – Il patto degli dei, e da allora ha pubblicato una dozzina tra romanzi e raccolte di racconti, oltre a due saggi (La sciamana del deserto, e La più breve storia dell’urban fantasy che si sia mai vista). Racconta Tarenzi: “Per tanto tempo ho desiderato scrivere una storia in cui personaggi che tutti noi abbiamo già incontrato nella nostra vita, da lettori, e che provengono dal luogo peggiore dell’universo, l’Inferno di Dante, diventassero per una volta veri eroi, e si ribellassero contro una ingiustizia intollerabile come la dannazione eterna. Mai mi sarei aspettato che il mio pensiero fondamentale potesse diventare così attuale, così vicino alla nostra vita”.

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