“Polveri sottili”, secondo romanzo di Gianluca Nativo (dopo “Il primo che passa”) è il racconto di un amore fragile e burrascoso. Ma che è anche la storia di un allontanamento complicato – a tratti impossibile – che emerge in maniera vivida quando si fa spazio nell’animo dei protagonisti, Eugenio e Michelangelo, la consapevolezza di scappare dalla propria terra, dai propri fantasmi interiori, da un lavoro opprimente e da un contesto senza futuro…

Nessuno può tenere distanti due persone che si appartengono e che si stanno cercando, forse anche da molto tempo e da molto distante“. Pier Vittorio Tondelli, Camere separate

In questa citazione, tratta dal romanzo di Tondelli, è racchiusa l’essenza, la linfa vitale che anima Polveri sottili (Mondadori), il secondo romanzo di Gianluca Nativo.

L’autore de Il primo che passa (Mondadori, 2021), nato a Mugnano di Napoli nel 1990, in Polveri sottili segue la storia in cinque atti di Eugenio e Michelangelo, due ragazzi che si incontrano proprio nei vicoli del quartiere universitario della città partenopea nel pieno dei loro vent’anni.

Gianluca Nativo, autore di Polveri sottili, nella foto di Riccardo Piccirillo

Gianluca Nativo, autore di Polveri sottili, nella foto di Riccardo Piccirillo

I due giovani non si rendono ancora conto che quegli sguardi scambiati con leggerezza non sono altro che indizi, sintomi della loro prima vera storia d’amore. Eugenio, dall’animo fermo e razionale, è fresco di laurea in medicina; Michelangelo, goffo e contemplativo (ai limiti del tedio), passa le giornate a rifinire la sua tesi in filologia, crogiolandosi nel lontano sogno della scrittura.

Da questa “attrazione degli opposti” (tensione che alimenta tanto le relazioni quanto i detti popolari) nasce un primo amore che arde nella propria illusione di invincibilità, che cavalca a pieno la dolce innocenza dei giovani adulti con un piede nell’adolescenza e uno nella cruda – e spesso, come vedremo, spietata – realtà. Una relazione forte di questa invulnerabilità è pronta a fronteggiare qualsiasi tipo di ostacolo le si pari davanti.

Uno su tutti? La partenza di Eugenio per la specializzazione in Inghilterra. Un “cambio di programma” tanto inatteso quanto lieto e necessario per il bene di una carriera in continua ascesa nel panorama medico. Ed ecco che, dopo un primo tergiversare fatto di giornate con l’umore sotto ai piedi e senza idea di che cosa mette in valigia “chi parte per sempre”, arriva un punto di svolta nella vita dei due giovani…

Dopo i primi appuntamenti incerti, a orari improbabili, le prime giornate di bel tempo li avevano fatti innamorare come due adolescenti in vacanza. Non avevano un lavoro, impegni, un sistema della vita prestabilito. La loro unica priorità era sfruttare al massimo i mesi rimasti prima della partenza di Eugenio, che intanto si avvicinava sempre di più. […] Si erano sfiancati per tutta la città, in silenzio, come se alla fine di quel vagabondare ci fosse in premio una risposta al tormento che li sfiniva lungo le strade in pendenza. Poi a letto, uno a fianco all’altro, la pelle ancora arrossata dal freddo, Michelangelo si era tirato su e aveva detto, lucido, fermo: ‘E se venissi con te?'”.

Sei mesi dopo dividono una stanza in un sobborgo a sud di Londra. Da qui ha inizio l’idillio nella City, tra vecchie palazzine di proprietà delle Spice Girls e scalinate buie lungo il Tamigi dove Jack lo Squartatore trascinava le sue vittime. Una convivenza fatta di articoli scientifici e pagine de La Recherche di Proust, scattandosi foto (il modo con cui Eugenio teneva sotto controllo l’amore) nell’illusione di essere in un volterrianomigliore dei mondi possibili“. E come in tutti i sogni ad occhi aperti si auspica, nonostante tutto, che duri per sempre.

Ma anche in questo caso, le strade dei giovani sono costrette a biforcarsi. Complici i turni massacranti in ospedale per Eugenio (fatti di pazienti che storcono il naso di fronte all’accento italiano) e uno scadente corso di lingua per Michelangelo, inizia a serpeggiare l’avvilente sensazione di essere gli ultimi arrivati: visto da vicino, il sogno inglese rivela presto le prime crepe dovute a un vero e proprio shock culturale. E proprio mentre sta per infrangersi, Michelangelo riceve una proposta da Milano…

È l’inizio di un inseguimento amoroso che si dipana fra tre città e infiniti voli aerei (a proposito del riferimento a Camere separate in esergo), nel tentativo di colmare una distanza – fisica ed emotiva – che si allarga giorno dopo giorno. Una diluizione sentimentale che assume la forma di una fumosa cappa intravista da un finestrino durante un volo, risultato di una strana entropia che voleva Eugenio e Michelangelo lontani, “una massa di polveri sottili che si espandeva per il continente come una minaccia divina e insondabile“.

Polveri sottili è il racconto di un amore fragile e burrascoso. Ma che è anche il racconto di un allontanamento complicato – a tratti impossibile – che emerge in maniera vivida quando si fa spazio nell’animo dei protagonisti la consapevolezza di scappare dalla propria terra, dai propri fantasmi interiori, da un lavoro opprimente e da un contesto senza futuro. Una fuga che però, spesso e volentieri, non approda ad una soluzione definitiva (e definita).

È una consapevolezza tutta adulta quella ritratta da Nativo. Eugenio si chiede spesso come faccia ad essere così tanto difficile lasciar passare i treni invece di inseguirli, di rincorrerli oltre ogni possibilità umanamente immaginabile. Forsa, a conti fatti, è proprio la sconsideratezza a mancargli: il darsi via con facilità, perdersi nella scia del primo treno che arrivava, senza meta e senza programmi. Un’avventatezza tutta adolescenziale, capace però di sbrigliare i nodi al pettine dovuti da un overthinking (e overplanning) tutto adulto.

E se già è difficile programmare la vita, figuriamoci programmare gli amori.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Libri consigliati