In tantissimi si sono chiesti come leggere o, meglio, come finire di leggere, l'”Ulisse” (uno dei classici più abbandonati di sempre). La monumentale opera di Joyce è un romanzo difficile, ma forse grazie a questi “escamotage” digitali…

In tantissimi si sono chiesti come leggere l‘Ulisse. La monumentale opera di Joyce è un romanzo difficile da leggere e sono in tantissimi, anche tra i lettori più forti, quelli che iniziano il libro per poi abbandonarlo dopo qualche capitolo. Ispirato all’Odissea di Omero, il romanzo percorre la giornata di Leopold Bloom e dei personaggi che incontra per la sua strada, tra funerali e gite in spiaggia, anche attraverso ricordi e sensazioni, in uno stream of consciousness con cui è davvero difficile stare al passo.

Tuttavia, grazie ad alcuni progetti digitali e multimediali, sembra essere sempre più possibile leggere questo libro, a quasi cento anni dalla sua prima pubblicazione, che risale al 1922.

Per prima cosa mettetevi il cuore in pace se non siete riusciti nemmeno al terzo o quarto tentativo a superare i primi capitoli: neanche Virginia Woolf ha capito come leggere l’Ulisse. In una lettera la grande scrittrice ha affermato che si è arenata nella lettura dopo 200 pagine.

Il romanzo, inoltre, è al terzo posto nella classifica dei classici più spesso abbandonati prima della fine stilata dagli utenti di Goodreads.

Tuttavia, negli anni, grazie all’avvento del digitale, sta diventando un pochino più facile avvicinarsi alla prosa di Joyce e al linguaggio dai molteplici significati della sua opera grazie a una app che potrebbe fare comodo a chi si sta impegnando a capire come leggere l’Ulisse.

He liked thick word soup è un’applicazione che permette (solo con il testo inglese) di “leggere” con le dita l’opera: in ben quattro livelli di difficoltà è possibile “sbrogliare” alcune frasi del romanzo e raggrupparle in base a parole chiave. Perfetta per percorrere l’opera tramite le frasi salienti.

Questa è solo una delle idee nate per rispondere alla questione che verte attorno a come leggere l’Ulisse e riportata dal New Yorker.

Esiste anche un podcast radiofonico curato da Frank Delaney: da sei anni ogni settimana legge un frammento dell’opera e finora ha creato 300 puntate del programma radiofonico.

Per chi invece non si accontenta di ascoltare la storia, ma vuole davvero tuffarsi nel mondo creato da Joyce c’è un’app, James Joyce’s Ulysses: A Guide, che permette di accedere a tantissimo materiale extra che spiega al meglio come leggere l’Ulisse. Da foto di Dublino nel 1904, anno in cui è ambientata la vicenda, fino a schemi disegnati dallo stesso autore per spiegare i passaggi più difficili del libro durante la stesura.


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