A Pontremoli la finale del premio Bancarella 2024, riconoscimento la cui nascita si deve alla tradizione dei librai pontremolesi. A vincere è Aurora Tamigio con “Il cognome delle donne”

Appuntamento finale, a Pontremoli, per il premio Bancarella, la cui nascita si deve alla tradizione dei librai pontremolesi, fenomeno particolare e unico in Italia.

Come si ricorda sul sito del premio, infatti, “dall’alta Lunigiana, terra di grande emigrazione, dai paesi di Montereggio, Parana, Pozzo, Mulazzo, Busatica, Filattiera, Bratto, sono partite generazioni e generazioni di librai ambulanti. Per i venditori ambulanti pontremolesi l’appuntamento era in primavera al passo della Cisa, sull’antico itinerario della via Francigena, che divide la Lunigiana dalla Padania. Nei verdi prati dell’Appennino si svolgeva il rito sacro dell’assegnazione delle zone dove andare a vendere, in modo da evitare l’inutile e dannosa concorrenza, e scambiarsi le preziose informazioni per rifornirsi dei libri. Difficile trovare dove comprare libri a prezzo conveniente e adatti alle esigenze della loro clientela. L’ideale trovare un editore dove acquistare i resti di magazzino coi pochi soldi ricavati dalla vendita delle castagne, del formaggio e delle foglie di gelso”.

Il cognome delle donne di Aurora Tamigio

E a vincere la 72esima edizione del Premio Bancarella con 185 preferenze è l’esordiente siciliana Aurora Tamigio con Il cognome delle donne (Feltrinelli). Nata a Palermo nel 1988, cresciuta a Milano, l’autrice, che firma una saga familiare ambientata nella sua terra d’origine, ha ringraziato “le donne a cui questo libro è dedicato”.

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premio bancarella 2024 aurora tamigio

Tamigio supera La casa delle Sirene (Mondadori – 88 voti) di Valeria Galante, L’Iliade cantata dalle Dee (Solferino – 84 voti) di Marilù Oliva, L’inventario delle nuvole (Fazi Editore – 81 voti) di Franco FaggianiTangerinn (e/o – 66 voti) di Emanuela Anechoum e Selvaggio Ovest (NN – 60 voti) di Daniele Pasquini

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Il Premio Bancarella Sport 2024 va invece a Antonello Capurso con La piuma del ghetto (Gallucci).

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