I risultati della ricerca che studia l’effetto – in termini di stimolo indotto sugli educatori – dell’arrivo di nuovi libri donati da editori e cittadini in occasione di #ioleggoperché, e delle attività da ciò innescate nei nidi…

In occasione di Bologna Children’s Book Fair è stata presentata la ricerca La lettura dei piccolissimi. L’impatto dei libri nei nidi con #ioleggoperchéLAB-NIDI.

La ricerca studia l’effetto – in termini di stimolo indotto sugli educatori – dell’arrivo di nuovi libri donati da editori e cittadini in occasione di #ioleggoperché, e delle attività da ciò innescate nei nidi.

Il 70% degli educatori che operano nei nidi in aree disagiate della Lombardia e delle province di Novara e Verbania-Cusio-Ossola è costretto a portarsi i libri utilizzati nei giochi e nelle attività formative con i bambini da casa.

Progetti pilota di sostegno alla lettura – come #ioleggoperchéLAB-NIDI – si mostrano in questi casi efficaci sia nell’aumentare la dotazione di libri della “biblioteca” interna all’istituto, con una crescita media del 50%, sia nello stimolare gli educatori a utilizzarli ancora di più e meglio nelle proprie attività.

Sono i risultati principali del piano di monitoraggio intermedio del progetto pilota #ioleggoperchéLAB-NIDI, organizzato dall’Associazione Italiana Editori in collaborazione con Fondazione Cariplo e con il supporto di Nati per Leggere, Università di Bologna e Bologna Children’s Book Fair: coinvolge 250 nidi, selezionati da Evaluation Lab nelle aree fragili della Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, ambito di lavoro della Fondazione, con l’obiettivo di avvicinare alla lettura i bimbi da 0 a 3 anni, aiutando e potenziando le biblioteche scolastiche dei nidi e fornendo agli educatori strumenti formativi concreti. I minori coinvolti sono stati 7.139, 1.258 gli educatori.

Il progetto si inscrive all’interno di #ioleggoperché, il progetto di promozione della lettura di AIE rivolto al potenziamento delle biblioteche scolastiche.

Dal 5 al 13 novembre, dopo essersi gemellati con librerie del territorio, i nidi hanno potuto beneficiare dei doni delle famiglie che in quella settimana si sono recate nelle librerie. Al contempo, durante la stessa settimana, ciascuno dei 250 nidi coinvolti ha ricevuto anche una dotazione di 10 libri, uguali per tutti, scelti dall’Osservatorio bibliografico di Nati per Leggere, programma nazionale sostenuto dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino per la promozione della lettura in famiglia con bambini da 0 a 6 anni e 11 video formativi, sempre a cura dell’Osservatorio bibliografico di Nati per leggere, per dare spunti didattici e di formazione, ad uso di genitori ed educatori.

I risultati sono stati importanti. I libri presenti nei 250 nidi sono passati da 11.238 (stima) a 16.417, con una crescita percentuale del 46,6%. Se prima della partecipazione del progetto già il 91% degli educatori dichiarava di utilizzare libri nelle attività proposte in classe, dopo la percentuale è cresciuta di oltre 7 punti percentuali, fino al 98,1%. Inoltre il 55,7% degli educatori dichiara di aver utilizzato già nei primi due mesi più della metà dei libri ricevuti, il 42,7% una percentuale tra il 10% e il 50% e solo l’1,4% non aveva ancora utilizzato i volumi ricevuti in regalo.

Nel 66,3% dei casi i libri sono stati usati per raccontare storie, nel 40,1% per permettere ai bambini di prendere confidenza con l’oggetto libro, per il 35,4% per imparare a riconoscere persone, animali, cose, per il 25,6% per associare le parole al loro significato/concetto, per il 19,2% per vedere le illustrazioni (erano possibili massimo due risposte).

L’adesione è evidente anche nel giudizio dato al progetto: in un voto da 1 a 10, gli educatori hanno assegnato una media di 9 all’affermazione “#IoleggoperchéLAB-NIDI avvicina i bambini ai libri”, 8,7 a “il progetto sviluppa l’immaginazione del bambino”, 8,3 a “il progetto sviluppa l’interazione tra i bambini”. Sul fronte del sostegno al lavoro dell’educatore, l’affermazione “#IoleggoperchéLAB-NIDI sta aiutando l’educatore nel suo lavoro” riceve un voto medio di 9 e “i video del progetto sono stati utili” 7,3. Tra le iniziative che potrebbero migliorare gli educatori indicano incontri con gli autori, con i genitori per presentare il progetto, con i genitori per letture ad alta voce, con i bibliotecari.

Le strutture coinvolte operano in territori dove era più probabile la presenza di bambini appartenenti a famiglie in condizioni di disagio e mostrano da una parte limiti di dotazioni e, dall’altra, una forte capacità di intervento del corpo degli educatori.

All’aumentare dei livelli di disagio in cui opera la struttura (sono stati suddivisi in 4 categorie, la 1 la più disagiata, la 4 meno), aumentano le difficoltà a ottenere sostegno: più di un nido su 4 (28%) nei nidi in territorio maggiormente disagiati, e quindi in categoria 1, non ha ottenuto nessun libro in dono nell’ambito di #ioleggoperché, percentuale che si riduce al 2,9% nei nidi di categoria 4.

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Il numero medio dei libri presenti nei nidi prima del progetto è di 50,3, con una media per educatore di 12,6 volumi e di 2,3 per bambino.

Il 67,2% degli educatori si porta i libri da casa per le attività, sebbene tutte le strutture siano comunque dotate di una biblioteca. Nei nidi di livello 1 la percentuale sale al 70,7%, scende al 50% nel livello 4. Un po’ meno della metà dei nidi, il 48,1%, aveva avviato iniziative con biblioteche e librerie del territorio già prima di #ioleggoperchéLAB-NIDI. Il 90,6% degli educatori, inoltre, dichiara di aggiornarsi sulle novità editoriali pubblicate. Il 26,2% lo fa in maniera sistematica rivolgendosi a librerie e biblioteche, il 39% in maniera saltuaria rivolgendosi sempre a librerie e biblioteche, il 25,4% utilizza altri strumenti.

Qui è possibile leggere l’indagine completa

“Con questo progetto, insieme ad AIE, ci siamo rivolti al mondo dei più piccoli e lo abbiamo fatto andandoli a cercare in modo capillare – ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti -. #ioleggoperchéLAB NIDI ha sperimentato una nuova modalità di azione, a partire dall’idea che per accorciare le distanze sia necessario non tanto moltiplicare l’offerta, ma portare più opportunità dove ce ne sono meno. Per questo il progetto ha lavorato per individuare e coinvolgere proprio quei nidi che vedevano la presenza di famiglie in maggiore difficoltà e le ricerche sul suo impatto ci confermano che dove il contesto è più fragile lo sforzo deve essere maggiore. Ci auguriamo quindi che questa sperimentazione possa proseguire e ampliarsi: vogliamo continuare a creare valore per tutti i soggetti coinvolti, e generare conoscenza che permetta di intervenire sempre meglio per il futuro dei nostri bambini.”

“L’obiettivo – ha aggiunto il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – è stato quello di aiutare ad avvicinare i più piccoli ai libri e alla lettura, certi che i nidi siano una risorsa educativa preziosa e uno strumento fondamentale di contrasto alle diseguaglianze e di inclusione sociale. Servono libri per cambiare le cose, fin da piccolissimi, e ancora di più nelle aree disagiate. Questo progetto, possibile solo grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, sperimenta per la prima volta il modello di #ioleggoperché su un terreno inesplorato come quello dei nidi e grazie all’indagine condotta insieme all’Università di Bologna ci dice, fin d’ora, che il lavoro fatto ha un impatto. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fare da apripista per altri territori”.

 

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