Nei primi cinque mesi del 2022 l’editoria italiana di varia è in flessione del 4,5% a valore e del 3,6% a numero di copie rispetto ai primi cinque mesi del 2021. A maggio il calo è pari, rispettivamente, al -8,6% e al -8,2%. Resta in positivo il confronto con il 2019 – Ecco gli ultimi dati

Nei primi cinque mesi del 2022 l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, è in flessione del 4,5% a valore e del 3,6% a numero di copie rispetto ai primi cinque mesi del 2021. Le vendite a prezzo di copertina nelle prime venti settimane sono state pari, infatti, a 565,6 milioni di euro, le copie vendute pari a 38,3 milioni (si sono persi a valore 27,0 milioni di euro e 1,4 milioni di copie vendute rispetto al 2021).

Nel solo mese di maggio (24 aprile-21 maggio) si registra un -8,6% a valore e -8,2% a copie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite sono state pari a 96,2 milioni e le copie sono state pari a 6,7 milioni (rispetto al maggio 2021 si sono persi rispettivamente 9,1 milioni a valore e 600mila copie).

Rispetto ai primi cinque mesi del 2019, le vendite sono in crescita del 15,3% a valore e del 15,8% a numero di copie, ovvero 72,4 milioni di euro in più e 5,2 milioni di copie in più rispetto al periodo corrispondente del 2019.

Sono i dati rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori  su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito AIE.

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